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Friday, 2 August 2013

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Newsletter del 02 agosto 2013
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Oltre le difese del cervello

Per più di un secolo gli scienziati hanno creduto che la barriera ematoencefalica fosse un muro invalicabile. In effetti è formata da vasi sanguigni normali dotati di una straordinaria proprietà: le cellule che ne rivestono le pareti sono unite fra loro così strettamente da consentire a pochissime sostanze di attraversare la barriera in direzione del tessuto cerebrale. La barriera è un organo vitale di per sé in costante attività dato che le cellule comunicano fra loro per decidere quali molecole bloccare e quali far passare. Attraverso la barriera transitano assai più cellule di quante si pensasse. Per sottolineare queste nuove conoscenze, oggi gli scienziati chiamano la barriera ematoencefalica "unità neurovascolare". Secondo molti studiosi, capire come renderla permeabile e impermeabile potrebbe essere la chiave per curare un gran numero di malattieleggi l'articolo »
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Bruno Pontecorvo: misteri, vasche e brevetti

Bruno Pontecorvo è conosciuto soprattutto per la sua fuga in Unione Sovietica dopo aver partecipato a progetti nucleari degli Alleati. Oggi sappiamo che Pontecorvo decise di fuggire per il timore di conseguenze per la sua vita e carriera legate a un’indagine dell’agenzia statunitense per l’energia atomica in pieno maccartismo. Le indagini riguardavano una richiesta di brevetto per un processo cruciale nella produzione di plutonio, uno dei tanti risultati ottenuti da Pontecorvo ma poco conosciuti. I contributi del fisico italiano sono stati cruciali anche nel campo di atomi e particelle, sebbene non abbia mai ricevuto i dovuti riconoscimenti. I documenti restituiscono in generale un’immagine del fisico italiano come uomo tradito, ostracizzato e schiacciato dalla guerra freddaleggi l'articolo »
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Il recupero del relitto

Il relitto della nave da crociera Costa Concordia dovrebbe venire disincagliato dagli scogli dell'Isola del Giglio e trasportato via seguendo una procedura difficile e delicata chiamata parbuckling. In caso di successo, sarà il più grande recupero in mare di tutti i tempi. Ma se anche una sola cosa andrà storta, l'enorme relitto si spezzerà o affonderà, schiacciando i coralli del fondo e riversando le sostanze tossiche delle quali è piena nelle acque del circostante santuario dei mammiferi marini del Mediterraneoleggi l'articolo »
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Marte in movimento

Le immagini orbitali ad alta risoluzione realizzate nel corso di parecchi anni marziani rivelano una grande varietà di cambiamenti della superficie del pianeta, in alcuni dei quali potrebbe essere coinvolta acqua allo stato liquido. Un tempo si riteneva che i cosiddetti canali traessero origine dallo scorrimento di acqua, ma prove recenti sembrano smentire questa convinzione. Una nuova classe di strutture recentemente scoperte, presenti su rilievi con clima relativamente caldo, potrebbe indicare la presenza di flussi di acqua a elevata salinità. Questi siti potrebbero essere i luoghi più adatti per cercare microrganismi sul pianetaleggi l'articolo »
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L'alba delle Nano Macchine

La nuova generazione di dispositivi a scala atomica è in fase di costruzioneleggi l'articolo »
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I grandi della scienza: Poincaré

A richiesta con «Le Scienze» di agostoleggi l'articolo »
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Assemblaggi virtuali

Ormai le simulazioni digitali sono così potenti che le aziende «centrifugano» i loro prodotti, a volte letteralmente, prima di costruire un prototipoleggi l'articolo »
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Il paradosso dei paradossi quantistici

La meccanica quantistica è una teoria che ha ottenuto successi incredibili, ma anche piena di paradossi. Un modello recente, detto bayesianismo quantistico (o QBism), unisce la teoria quantistica al calcolo delle probabilità nel tentativo di eliminare i paradossi o di porli in forma meno problematica. Il QBism riconsidera l’oggetto alla base dei paradossi quantistici: la funzione d’onda. Gli scienziati usano le funzioni d’onda per calcolare la probabilità che una particella abbia una certa proprietà, come trovarsi in una determinata posizione. Ma quando si assume che una funzione d’onda sia reale emergono paradossi. Il QBism afferma che la funzione d’onda è solo uno strumento matematico usato da un osservatore per assegnare il proprio grado di fiducia personale nel fatto che un sistema quantistico abbia una certa proprietà. In questa ottica, la funzione d’onda non esiste, si limita a riflettere lo stato mentale soggettivo di un individuoleggi l'articolo »
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Tra luci e ombre

L'editoriale del numero 540 di Le Scienzeleggi l'articolo »
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Le minuscole piante che dominarono i mari

Dopo che un’estinzione di massa, 250 milioni di anni fa, decimò la vita nei mari, le creature marine presero a diversificarsi a ritmo frenetico. Tradizionalmente gli scienziati hanno attribuito questa esplosione evolutiva a fattori fisici, come il cambiamento dei livelli dei mari. Sempre più prove suggeriscono però che sia stato trascurato il ruolo delle minuscole piante acquatiche che chiamiamo fitoplancton. L’aumento della quantità e qualità del fitoplancton sembra aver alimentato l’ascesa dei moderni gruppi di animali marinileggi l'articolo »
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Materiali di domani

Sette materiali di prossima generazione che promettono di cambiare il modo in cui è fatto il mondoleggi l'articolo »
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Stampare l'impossibile

Riuscirà la stampa in 3D a realizzare il suo straordinario potenziale?leggi l'articolo »
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Ballando il valzer intorno a Saturno


Attenzione: il video può creare problemi a persone affette da epilessia fotosensitiva

E' dedicato al ricordo di Margherita Hack questo video realizzato da  Fabio di Donato, che sulle struggenti note della Suite per Orchestra Jazz n. 2 di Dmitrij Shostakovich fa scorrere  una selezione delle oltre 200.000 immagini riprese nell'arco di nove anni dalla sonda Cassini mentre orbitava attorno a Saturno. Nei vorticosi giri di valzer proposti scorrono le immagini del pianeta, dei suoi stupefacenti anelli e dei suoi satelliti. E' facile riconoscere l'aspetto butterato di Mimas, ma l'occhio più esperto potrà individuare anche altri, come Giapeto e Titano.

La missione Cassini–Huygens, frutto della collaborazione fra ESA e NASA, è partita dalla Terra  il 15 ottobre 1997 per entrare in orbita attorno al gigante gassoso il primo luglio 2004, per poi compiere una serie di incontri ravvicinati con i suoi più importanti satelliti, l'ultimo dei quali, con Titano, risale al 26 luglio scorso. Considerato il perfetto stato di operatività della sonda, la durata della missione, originariamente era prevista fino al 2009, è stata prolungata fino al 2017. E' possibile seguire le attività della Cassini sul sito della sonda allestito dalla NASA.

Questo video, Around Saturn, è stato originariamente pubblicato da Fabio Di Donato sul suo canale Vimeo in occasione delle celebrazioni per la foto della Terra dal sistema di Saturnoscattata lo scorso 19 Luglioleggi l'articolo »
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Le Scienze n.540

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Speciale: Il futuro delle fabbriche

L'attività manifatturiera è ordine, applicato con intelligenza. Dato che la natura non ci presenta il mondo come lo vorremmo, dobbiamo rimetterlo in ordine. Per creare questo nuovo ordine abbiamo bisogno di informazioni su come pensiamo debba apparire, di conoscenze su come arrivarci e di energia con cui trasformare i materiali grezzileggi l'articolo »
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Archaeopteryx: corpo da uccello e cervello da dinosauro

Le dimensioni e la struttura del cranio di Archaeopteryx erano più simili a quelle di altri dinosauri non aviari che a quelle degli uccelli. La scoperta - dovuta a una nuova analisi su fossili di Archaeopteryx, di altri dinosauri non aviari e di diverse specie di uccelli attuali – contrasta con precedenti studi analoghi e apre la strada a nuove ipotesi sulle capacità di volo tra i dinosauri del clade Maniraptora e sull'encefalizzazione negli uccellileggi l'articolo »
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Il mio capo è un robot

Nelle officine esseri umani e robot lavoreranno fianco a fianco: ma su chi comanda ci sarà da stupirsileggi l'articolo »
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Sapienza Università di Roma: Computer quantistici, due  fotoni al prezzo di uno

Comunicato Stampa - Un team di ricercatori della Sapienza e dell’Università di Napoli  Federico II ha dimostrato per la prima volta come sia possibile trasferire l’informazione quantistica  inizialmente scritta in due o più fotoni separati in un solo fotone. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista ‘Nature Photonicsleggi l'articolo »
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Scatti di scienza per giovani ricercatori

Torna per il terzo anno consecutivo il concorso fotografico di "Le Scienze" dedicato alla ricerca biomedica. La scadenza per l'invio delle immagini è il 21 ottobre prossimo; le foto dei vincitori saranno pubblicate sul numero di dicembre 2013 della rivista
(red)leggi l'articolo »
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INAF: Quando le galassie si spengono

Comunicato stampa - L’enigma delle “galassie spente”, ovvero il loro apparente continuare a crescere anche a formazione stellare terminata, è stato risolto grazie alla survey COSMOS del telescopio spaziale Hubble. Fra gli autori della scoperta, in corso di pubblicazione su The Astrophysical Journal, Marcella Carollo dell’ETH di Zurigo e Alvio Renzini dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Padova
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