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Friday, 7 November 2014

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Newsletter del 07 novembre 2014
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Datemi un martello

Una nuova teoria attribuisce l'evoluzione eccezionalmente rapida nei primi umani a una combinazione di progressi culturali e cambiamenti climatici imprevedibili. I cambiamenti climatici hanno ripetutamente frammentato le popolazioni ominine, creando piccoli gruppi in cui le novità genetiche e culturali potevano rapidamente consolidarsi, accelerando la speciazione. La nostra specie, Homo sapiens, anatomicamente ben distinta, è nata in Africa da un evento di questo tipo circa 200.000 anni fa. Circa 100.000 anni dopo un gruppo isolato africano della nostra specie ha acquisito la capacità di usare i simboli. Quasi certamente è stata proprio questa esclusiva cognizione simbolica a rendere possibile l'eliminazione, in breve tempo, di ogni concorrenza omininaleggi l'articolo »
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Diventare genitori

Negli esseri umani le cure dedicate alla prole seguono stili diversi, ma le basi comuni di questo comportamento cruciale per la conservazione della specie derivino dalla nostra eredità di primatileggi l'articolo »
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Evoluzione continua (dopo tutti questi anni)

Alcuni ricercatori e divulgatori scientifici hanno affermato che gli esseri umani non sono più soggetti alla selezione naturale, e che l'evoluzione umana si è conclusa. In effetti, gli esseri umani si sono evoluti rapidamente e notevolmente negli ultimi 30.000 anni. I capelli lisci e neri, gli occhi blu e la tolleranza al lattosio sono tutti esempi di nuovi tratti relativamente recenti. Questa rapida evoluzione è stata possibile per diverse ragioni, tra cui il passaggio da caccia e raccolta alle società agricole, che ha permesso alle popolazioni umane di diventare molto più grandi. Più ci si riproduce in una popolazione, più alta è la possibilità di nuove mutazioni vantaggiose. Non c'è dubbio che gli esseri umani continueranno a evolvere anche in futuro. E benché possa sembrare che ci stiamo dirigendo verso una mescolanza cosmopolita di geni umani, le generazioni future saranno probabilmente dei sorprendenti mosaici del nostro intero passato evolutivoleggi l'articolo »
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Il fattore X

Si è a lungo ritenuto che gli esseri umani si distinguessero da tutti gli altri animali per l'uso di strumenti e la loro complessiva superiorità in un'ampia gamma di abilità cognitive. Questa convinzione è stata smentita grazie all'osservazione approfondita di scimpanzé e altre grandi scimmie. Gli scimpanzé ottengono gli stessi punteggi dei bambini piccoli nei test di ragionamento generale, ma non hanno molte delle abilità sociali di cui sono naturalmente dotati i loro cugini umani. A differenza di essi,gli scimpanzé non collaborano nei grandi gruppi indispensabili per costruire società complesse. Il confronto tra la psicologia degli esseri umani e quella degli scimpanzé rivela che una ragione fondamentale delle specificità degli esseri umani potrebbe essere l'evoluzione della capacità di intuire quello che sta pensando un altro individuo, che consente di lavorare insieme al raggiungimento di un obiettivo comuneleggi l'articolo »
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IRCCS: Scoperto un nuovo meccanismo che regola la formazione della mielina

Comunicato Stampa: Lo studio pubblicato su Nature Neuroscience apre a nuovi approcci terapeutici per le malattie demielinizzantileggi l'articolo »
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L'usignolo che canta con le frequenze della musica umana

L'usignolo eremita canta emettendo soprattutto suoni dotati di una frequenza che è un multiplo intero di una frequenza fondamentale, secondo lo stesso principio che regola le scale armoniche della musica occidentale e anche di parte di quella non occidentale. La scoperta dimostra per la prima volta che i rapporti matematici che regolano la produzione musicale umana sono condivisi anche da altri animali, e non sono quindi determinate culturalmenteleggi l'articolo »
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L'esplosione del Cambriano e la nascita del Nord America

L'esplosione di forme di vita avvenuta 530 milioni di anni fa sarebbe stata innescata da una serie di sommovimenti tettonici, in particolare dalla separazione dell'antico continente di Laurentia, progenitore del Nord America, dal supercontinente Gondwana. La teoria, suffragata da un ampio confronto fra i dati geologici disponibili, ridisegna drasticamente la geografia del globo agli inizi del Cambrianoleggi l'articolo »
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Politecnico di Torino: Dalla nanocellulosa un nuovo materiale ecocompatibile con proprietà isolanti e ignifughe

Comunicato stampa - La rivista Nature Nanotechnology pubblica i risultati di una ricerca svedese sviluppata in collaborazione con il Politecnico di Torinoleggi l'articolo »
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Il senso della probabilità è universale e innato

Gli esseri umani hanno un senso delle probabilità innato, indipendente dalla cultura e dal grado di scolarità. È quanto emerge da uno studio di ricercatori italiani su soggetti illetterati di etnia Maya che vivono in zone remote del Guatemala. Dall'analisi dei dati non risultano differenze significative con i soggetti italiani istruiti del gruppo di controlloleggi l'articolo »
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INFN: È l'italiana Fabiola Gianotti il nuovo Direttore Generale del CERN

Comunicato stampa - Fabiola Gianotti è il nuovo Direttore Generale del CERN di Ginevra, il più importante centro al mondo per la ricerca in fisica delle particelle. leggi l'articolo »
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MOSE Università di Trieste: Terapia genica, sviluppati nuovi nanovettori basati su molecole autoassemblanti

Comunicato stampa - Su “Angewandte Chemie International edition” la ricerca sullo sviluppo di nuovi nanovettori per terapia genica: di semplice formulazione, aprono nuove speranze per un processo di trasporto e rilascio di siRNA efficiente e sicuro a livello terapeutico. Coinvolto il laboratorio MOSE dell’Università di Triesteleggi l'articolo »
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Ecco come il conflitto cognitivo influenza l'apprendimento

La presenza di un conflitto cognitivo di tipo spaziale, per esempio se si deve premere un pulsante sul lato opposto rispetto allo stimolo, ha un costo notevole nell'apprendimento perché cambia la percezione della gratificazione e della possibile punizione. Lo dimostra un nuovo studio che ha stabilito anche un collegamento finora sconosciuto tra la corteccia prefrontale, che elabora le informazioni sul conflitto e le difficoltà delle azioni, e lo striato, che elabora quelle su ricompensa e punizioneleggi l'articolo »
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Lo splendido isolamento delle reti cerebrali giovani

I circuiti cerebrali sono organizzati in reti e sottoreti, che formano moduli specializzati, ciascuno dei quali opera in modo indipendente e comunica con gli altri solo al livello gerarchico più alto. Con l'invecchiamento, però, questa segregazione dei moduli va sfumando, con una perdita di specializzazione dei moduli a cui corrisponde anche una minore capacità di memorizzazione a lungo termineleggi l'articolo »
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IRCCS CRO: Sopravvivenza di lungo periodo prevalenza e guarigione dopo un tumore

Comunicato stampa: una stima di popolazione per 818.902 pazienti italiani e 26 tipologie di tumoreleggi l'articolo »
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Dalle specie selvatiche una riserva di biodiversità per il riso

Il sequenziamento del genoma di alcune specie di riso selvatico e il confronto con quello delle due specie di interesse agricolo ha permesso di identificare la maggior parte dei geni che controllano la capacità della pianta di resistere agli stress ambientali e difendersi dai parassiti. La scoperta permetterà di selezionare ibridi più adatti in un mondo in via di cambiamentoleggi l'articolo »
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CNR-ISAC: Ottobre mai così caldo dal 1800

Comunicato stampa - Una nota dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr) relativa a temperature e precipitazioni di Ottobre 2014 leggi l'articolo »
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Il leader preferito? Meglio sano che intelligente

Quando si tratta di scegliere un manager solamente in base all'aspetto del volto, le preferenze vanno quasi sempre a chi ha un bel colorito sano piuttosto che a chi ha un'aria intelligente. È quanto emerge da un nuovo studio, secondo il quale, inoltre, l'aspetto salutare aumenta la percezione della mascolinità di un volto, mentre l'intelligenza la diminuisceleggi l'articolo »
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Dalla bistecca all'ischemia, la colpa è della flora intestinale

Scoperto un nuovo meccanismo biochimico attraverso cui la carne rossa espone al rischio di malattie cardiovascolari: l'insorgenza dell'aterosclerosi - la progressiva ostruzione delle arterie che predispone all'ischemia - è promossa da un composto chimico chiamato gamma-butirrobetaina, prodotto dalla flora intestinale a partire da una proteina che abbonda in quell'alimento. Lo studio, secondo il quale la gamma-butirrobetaina è ancor più pericolosa per la salute cardiovascolare di un'altra sostanza identificata in precedenza, apre la strada all'individuazione di nuovi bersagli terapeuticileggi l'articolo »
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Zampe e coda all'origine dell'evoluzione dei genitali esterni

La transizione dalla vita marina a quella sulla terraferma ha richiesto notevoli cambiamenti anatomici, che hanno coinvolto anche il sistema riproduttivo. Due studi indicano che i genitali esterni dei vertebrati si sono evoluti in seguito alla riconversione di una parte dei tessuti embrionali che danno origine agli arti posteriori (nel caso di lucertole e serpenti) oppure alla coda (nel caso dei mammiferi)leggi l'articolo »
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CNR: Una proteina per rendere più efficace la chemio

Comunicato stampa - Uno studio condotto presso l’Itb-Cnr  di Bari ha permesso di identificare un oncosoppressore nei casi di un tumore chemio-resistente come il carcinoma renale. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Oncotargetleggi l'articolo »