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Friday, 4 September 2015

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Newsletter del 04 settembre 2015
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Inversioni di rotta

L'editoriale del n. 565 di Le Scienze, in edicola il 1 settembre 2015
di Marco Cattaneoleggi l'articolo »
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Le prevedibili preferenze morali dei bambini

Già fra i 12 e i 24 mesi di età, è possibile capire come si stanno sviluppando le inclinazioni morali dei bambini grazie all'analisi dei tracciati degli elettroncefalogrammi e dei tempi di fissazione dello sguardo durante l'osservazione di scene che mostrano azioni prosociali o antisocialileggi l'articolo »
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Catalogare tutto l'universo

La dimostrazione più ampia della matematica è quella del fatto che le simmetrie dell’universo si possano ripartire in quattro categorie. Il suo enunciato è noto come Enorme Teorema. Dimostrare questa affermazione richiede qualcosa come 15.000 pagine, e i pochissimi che le capiscono temono di morire prima che subentri loro una nuova generazione. I matematici hanno lanciato un progetto di salvataggio per semplificare questa dimostrazione e quindi riuscire a salvarla prima che sparisca la conoscenza.leggi l'articolo »
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Il cervello adolescente

A richiesta con "Le Scienze" di settembre
di Laurence Steinbergleggi l'articolo »
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La vita alle porte dell'inferno

A gennaio i glaciologi hanno trivellato 740 metri di ghiaccio nel punto dove l’Antartide incontra il mare. Un robot calato nel buco ha scoperto pesci e altri animali che vivevano in appena dieci metri di mare, a 850 chilometri dalle acque dell’oceano aperto e dalla luce, mentre gli scienziati pensavano che luoghi così remoti fossero quasi senza vita. I pesci mangiano piccoli anfipodi che a loro volta si nutrono di microbi. In un luogo così isolato, i microbi potrebbero alimentarsi con i detriti che si staccano dalla superficie inferiore del ghiaccio mentre scivola nell’acqua. Senza luce solare e fotosintesi, i microbi ottengono energia da questi detriti con modalità insolite. La scoperta apre alla possibilità che ci sia vita in luoghi della Terra finora ritenuti inabitabili e su pianeti e lune come Europa.leggi l'articolo »
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Quel che non ti uccide...

Le piante non hanno la possibilità di fuggire dai predatori; di conseguenza, hanno sviluppato un elaborato insieme di difese chimiche per tenere lontani insetti e gli altri animali che vorrebbero cibarsene. Le sostanze tossiche usate dalle piante per difendersi dai predatori sono consumate anche da noi, a bassi livelli, nella frutta e nella verdura. L’esposizione a queste sostanze provoca una modesta reazione di stress che rende più resilienti le cellule del nostro corpo. L’adattamento a questi stress, un processo chiamato ormesi, spiega una serie di vantaggi per la salute, come la protezione dai disturbi cerebrali, che derivano dal mangiare broccoli e mirtilli.leggi l'articolo »
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Il dilemma dello shale gas

Nel primo decennio di questo secolo il quadro energetico globale è stato sconvolto da nuove tecnologie che hanno permesso lo sfruttamento intensivo dei cosiddetti shale, giacimenti composti da rocce argillose a bassissima permeabilità al cui interno sono intrappolati idrocarburi. La produzione di shale gas in particolare ha di recente sperimentato una crescita repentina, che in futuro potrebbe portare questi giacimenti a essere i protagonisti principali della produzione di idrocarburi. L’impatto della produzione di shale gas su ambiente, salute e qualità della vita delle comunità coinvolte non è pero ancora chiaro sia per la scarsità dei dati sia per la poca affidabilità di quelli disponibili. Ora un progetto europeo chiamato SHEER punta a sviluppare una metodologia per valutare e mitigare i rischi associati allo shale gas.leggi l'articolo »
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Più brillante del silicio

Il silicio cristallino domina da decenni il mercato delle celle solari, ma prototipi realizzati con un materiale cristallino diverso, la perovskite, si stanno avvicinando rapidamente agli stessi livelli di efficienza. La perovskite potrebbe diventare meno costosa del silicio perché si può produrre a temperature molto più basse. Le celle in perovskite si possono arrotolare sotto forma di pellicole flessibili e colorate, determinando una più ampia varietà di prodotti rispetto alle celle in silicio, che sono rigide. Ma restano grandi difficoltà. Servono infatti sistemi affidabili per isolare la perovskite dall’acqua ed evitare che le celle si deteriorino nel giro di qualche ora. Il piombo, usato in piccole quantità in ogni cella, deve essere sempre isolato all’interno per questioni di sicurezza. Inoltre le celle devono diventare molto più grandi: adesso le versioni ad alta efficienza hanno le dimensioni di un’unghia.leggi l'articolo »
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Il mistero del cosmo nascosto

Gli scienziati sanno che nell’universo ci deve essere più materia di quanta se ne veda. La ricerca di questa materia oscura si è concentrata su un unico tipo di particella mai osservata, ma in decenni di esperimenti non si è riusciti a trovarla. Altre possibilità esotiche per la materia oscura appaiono sempre più plausibili. Invece di un’unica particella, la materia oscura potrebbe contenere un mondo di particelle e forze che interagirebbero pochissimo con la materia normale. La materia oscura complessa potrebbe formare atomi e molecole oscuri, e raccogliersi a formare dischi galattici invisibili che si sovrappongono ai bracci a spirale della Via Lattea e di altre galassie. Alcuni esperimenti cercano prove di un simile settore oscuro.leggi l'articolo »
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Le Scienze n.565

In edicola il 1 settembre
L'editoriale: Inversioni di rotta
di Marco Cattaneoleggi l'articolo »
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Dal lupo al cane

Il cane è stato la prima specie domesticata, ma malgrado anni di ricerche gli scienziati stanno ancora tentando di capire quando, dove e in che modo sia avvenuta la domesticazione. Recenti studi di genetica hanno gettato nuova luce sui lupi antenati dei cani, ed è in corso un ambizioso progetto che mira a identificare il momento e il luogo esatti della sua domesticazione.leggi l'articolo »
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Ricerca sui primati, fine di un'era?

Negli scorsi anni una normativa europea più rigorosa e una migliore strategia comunicativa sembravano aver rassicurato l’opinione pubblica in merito agli esperimenti con primati non umani. Ma le questioni etiche legate all’uso di specie così vicine alla nostra rimangono estremamente sensibili, e di recente nuove ondate di protesta, spesso violenta, hanno spinto molte istituzioni scientifiche a ridurre o eliminare del tutto questo genere di ricerche. In Italia, in particolare, un’interpretazione ancora più restrittiva delle normative europee potrebbe bloccare buona parte della ricerca scientifica nazionale. Vi sono però importanti settori di studio, come la ricerca sull’HIV o sulle malattie neurodegenerative, in cui non esistono modelli alternativi. Le ricerche sui primati si vanno quindi trasferendo dall’Europa verso paesi come la Cina e l’India, dove però gli standard di tutela degli animali usati negli esperimenti sono nettamente inferiorileggi l'articolo »
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Settembre 2015

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Plastica nello stomaco di 90 uccelli marini su cento

Intorno al 1960, il 5 per cento degli uccelli marini aveva nello stomaco qualche pezzo di plastica. Oggi la percentuale è salita al 90 per cento ed entro il 2050 raggiungerà il 99 per cento. Eppure per arginare il fenomeno, che mette a rischio la salute e spesso la vita stessa degli uccelli, basterebbe una migliore gestione dei rifiuti plastici, come dimostrano i dati relativi agli uccelli che vivono nei mari dell'Europa centrosettentrionale
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Una luce spremuta fotone per fotone

Il processo di riduzione del rumore della luce, ottenuto sfruttando leggi della meccanica quantistica, può essere portato al livello dei singoli fotoni, i quanti di luce. Questo risultato era stato previsto per via teorica decine di anni fa, ma per lungo tempo era stato ritenuto impossibile da raggiungere sperimentalmenteleggi l'articolo »
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CNR: La città che scotta

Comunicato stampa - I ricercatori dell’Istituto di biometeorologia del Cnr confermano l’associazione tra elevate temperature urbane ed effetti sulla salute della popolazione più soggetta, soprattutto anziani, sviluppando mappe ad alta risoluzione che mostrano rischio da caldo generalmente concentrato nelle zone centrali e nelle città costiere. I risultati sono pubblicati sulla rivista Plos Oneleggi l'articolo »
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Modelli di tessuti in 3D per studiare i tumori

Una nuova ricerca ha dimostrato un modo rapido e semplice per realizzare modelli tridimensionali di tessuti umani, combinandoli come se fossero mattoncini da costruzione. La metodica servirà a studiare lo sviluppo di tumori dovuti alla presenza di mutazioni cancerogene di alcuni geni e potrebbe aprire la strada a terapie oncologiche personalizzate in base alle caratteristiche dei singoli pazientileggi l'articolo »
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Sono tremila miliardi gli alberi sulla Terra

Integrando immagini satellitari e i risultati di oltre 400.000 ispezioni al suolo è stato possibile valutare il numero complessivo di alberi sul pianeta, stimati a più di 3000 miliardi. Lo studio che ha effettuato la valutazione riferisce però che ogni anno scompaiono circa 15 miliardi di alberi, il cui numero si è ridotto del 46 per cento dagli inizi della civiltà umanaleggi l'articolo »
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Caccia alle onde gravitazionali, LISA è pronta al lancio

Conclusa la fase di test in Germania, LISA Pathfinder, il satellite europeo a forte partecipazione italiana destinato ad aprire la strada allo studio del cosmo attraverso le onde gravitazionali, è pronto per il lancio, previsto alla fine di novembre dallo spazioporto di Kourou. Scopo della missione è dimostrare la validità delle sofisticate tecnologie di elevatissima precisione in grado di rilevare le onde gravitazionali nello spazioleggi l'articolo »
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Mappa foreste