Roberto Abraham Scaruffi

Thursday, 17 January 2013

IL FOGLIETTO QUOTIDIANO

Edizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara

OGGI IN EDICOLA
PRIMA PAGINA

La linea rossa

Damasco usa le armi chimiche, dice un cablo. Obama ridimensiona, altrimenti gli tocca invadere la Siria

L'infante nell'urna

Di fronte alla comunicazione politica siamo come bambini, o sono gli infantili politici a crederlo?
SECONDA PAGINA

Ritorno “Tsunami” di Grillo in camper, in fuga da noia e mollette riciclate

EDITORIALI

La scienza è di sinistra, dice Nature

Studiosi e democratici a braccetto, con tanti saluti alla credibilità
ANALISI

Il successo dei “Fort Apache” religiosi che difendono Israele

La scalata di Bennett e il nuovo volto di Tsahal. La maggior parte dei soldati scelti viene dai settlement
INSERTI

Soluzioni finali

Dieci anni di legge su eutanasia e suicidio assistito in Olanda e in Belgio. Crescono i casi e crescono indifferenza e arbitrio
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OGGI ONLINE
Favoriti e svenuti nel Pdl

Il Cav. dice sì a tutti ma prepara sorprese choc nelle sue liste elettorali

“In Sicilia, Lazio e Lombardia decido tutto io”. Cortigiani e fedeli in ansia, Verdini e Alfano fanno i buttafuori
Li ha fatti svenire tutti, i suoi uomini, i dignitari del partito riuniti a tarda sera attorno a un grande tavolo di Palazzo Grazioli: “Nelle regioni in bilico decido io, non voglio uomini che indossano il volto della sconfitta”. Insomma il Cavaliere ha domato ancora una volta i suoi tanti cavalli: in Sicilia, in Lombardia e nel Lazio i posti sicuri in lista li sceglie lui, e solo lui. Nessuno è garantito e così nel Pdl si diffonde la ben nota sindrome della tremarella, il panico pre-elettorale (esempio: i tre coordinatori siciliani, visto il risultato delle regionali e del comune di Palermo, non sono precisamente araldi di vittoria).
di Salvatore Merlo
Contro l’occidente

Con gli ostaggi in Algeria la guerra in Mali diventa conflitto internazionale

Almeno 40 lavoratori sono sequestrati in un impianto petrolifero Bp-Sonatrach, al confine con la Libia. Due morti
Al sesto giorno di operazioni militari della Francia contro la guerriglia in Mali, arriva la rappresaglia contro un obiettivo indiretto. Nella notte tra martedì e mercoledi un gruppo armato ha attaccato l’impianto petrolifero di In Aménas, in Algeria, del consorzio anglo-algerino Bp-Sonatrach, e ha preso in ostaggio 41 lavoratori non arabi, inclusi 7 americani, 13 norvegesi, altri francesi, britannici e inglesi. Il gruppo ha detto di avere agito per punire il governo algerino, che ha concesso l’uso dello spazio aereo ai jet francesi che bombardano in Mali.
di Daniele Raineri