Roberto Abraham Scaruffi

Tuesday, 22 January 2013

IL FOGLIETTO QUOTIDIANO

Edizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara

OGGI IN EDICOLA
PRIMA PAGINA

Il mistero non è Monti, ma gli italiani

Basta con un passato tutto favole e veti. Perché volete votare “no”?

La Sicilia e i rischi per il Pd dell’operazione “liste pulite”

Gli effetti del caso Crisafulli. Il caso Lazio e quel sondaggio su Roma
SECONDA PAGINA

Quelle pazze idee riformiste di Giuseppe Dossetti, stroncate pure da Biffi

EDITORIALI

Minzolini e la cattiva strada

Ogni lista ha il suo giornalista, dov’è lo scandalo per l’ex direttore del Tg1?
INSERTI

L’Algeria fornisce versioni discordanti sui morti a In Amenas e spaventa i possibili alleati della Francia

ANALISI

Darci un taglio con il taglio cesareo, meglio tardi che mai

La meritevole e tardiva inchiesta dei Nas e tutto quello che si può fare per migliorare i conti e la salute
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Ma cosa ci ha fatto questo Monti?

Vedremo, i conti si fanno alla fine. Ma a stare ai sondaggi e alle chiacchiere Monti farà una figura meschina davanti all’elettorato. Eppure meriterebbe una torta o almeno un pasticcino. Ci ha salvati, o no?
Evocato e intervistato da Marco Valerio Lo Prete nella nostra lunga inchiesta sulla democrazia “a trazione elitaria” ovvero sul montismo, fino a ieri per noi Nathan Gardels era un guru californiano liberal, ma assalito dalla realtà, ripescato e rilanciato da Mario Monti e dall’eurodeputata liberale Sylvie Goulard in sapide note al testo di un loro pamphlet sulla democrazia in Europa. Una voce interessante, un americano conoscitore dell’Italia, uno controcorrente.
di Giuliano Ferrara
L’America al secondo mandato

Uguaglianza, diritti gay e libertà. Obama riparte dai (suoi) valori nazionali

Lo show dell’insediamento tra padri fondatori, Lincoln e guizzi pop. Il tono dimesso e la rivoluzione liberal
Con il ritornello “we the people” Barack Obama è tornato dalle parti dei padri fondatori, è andato all’eccezionalità di una nazione che “non è tenuta insieme dal colore della pelle, dalle dottrine delle fedi o dalle origini dei nomi, ma dal legame con un’idea articolata in una dichiarazione di oltre due secoli fa: ‘Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per sé evidenti; che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono dotati dal loro creatore di alcuni diritti inalienabili, che fra questi sono la vita, la libertà e la ricerca delle felicità’”.
di Mattia Ferraresi