Roberto Abraham Scaruffi: Il Pontefice G.Ferrara sfoggia una cultura sullo Stato che gli manca. I suoi pidocchietti fingono di implementare una linea che non capiscono e su cui non hanno alcuna formazione culturale...

Monday, 21 January 2013

Il Pontefice G.Ferrara sfoggia una cultura sullo Stato che gli manca. I suoi pidocchietti fingono di implementare una linea che non capiscono e su cui non hanno alcuna formazione culturale...

GAZZETTAFINANZIARIA

La newsletter di Economia & Finanza del Foglio.it

Numero 42
lunedì 21 gennaio 2013
LA CRISI SPINGE LA DEMOCRAZIA NELLE BRACCIA DELLE ELITE?
1) L'areopago di Monti
I “poteri forti” sono una categoria “inafferrabile”, il “pensiero elitario” invece in democrazia esiste e in Italia deve contare di più, a patto di riuscire a superare le resistenze di “un establishment economico al quale piace criticare ma che non vuole essere disturbato”. E’ questo il Monti-pensiero più difficilmente sintetizzabile nelle “agende” elettorali, illustrato però due sere fa dal premier a Roma, nella depressione geologica dov’è sito il Parco della musica, per una sera simile alla collina dell’Areopago. Era la presentazione del suo ultimo libro (“La democrazia in Europa”, scritto per Rizzoli assieme all’eurodeputata francese Sylvie Goulard). Un evento a metà tra una “lezione frontale” di bocconiana memoria e un “salotto mondano” di tradizione romana.
-- Leggi qui tutto l'articolo di Marco Valerio Lo Prete
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2) Per il premier il richiamo delle élite supera quello della foresta. Parla Fabbrini
In Italia, dopo una sbornia ventennale di “politics”, cioè di politica intesa come “scontro ideologico e posizionamento tattico”, non si può più fare a meno di “élite competenti” che ristabiliscano la priorità delle “policies”, cioè delle politiche pubbliche necessarie per rilanciare il paese e la sua economia. Sergio Fabbrini, direttore della Luiss school of government, vincitore della Jean Monnet Chair dell’Unione europea e già direttore della Rivista italiana di scienza politica, ricorre spesso al vocabolario anglosassone della politologia per descrivere l’idea di democrazia di cui è portatore il premier Mario Monti. Ma il concetto è cristallino: per “europeizzare” l’Italia, Monti lo sa, occorre passare anche attraverso una “deideologizzazione” del dibattito politico.
-- Leggi qui tutta l'intervista al politologo italiano
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3) Monti l’elitario bocciato da sinistra. D’Alema, Bertinotti, Giddens: non sfonda la democrazia del premier
Non autenticamente “riformatore”, fautore dell’“antipolitica”, protagonista di un regime “oligarchico”. Sono soltanto alcuni degli epiteti che politici e pensatori di sinistra stanno riservando in questi giorni a Mario Monti e più in generale alla sua idea di democrazia. Così, mentre in campagna elettorale pare iniziatosi un avvicinamento tattico tra Pd e lista Monti soprattutto in chiave anti Berlusconi, tra i gauchisti è sempre più evidente però l’insofferenza all’idea che il nostro regime politico vada riformato fino in fondo, correggendo gli eccessi partigiani con una robusta iniezione elitaria e meritocratica.
-- Leggi qui tutta la rassegna ragionata
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L'anno prossimo a Detroit

VINCITORI E VINTI DELL'ULTIMA PARTITA (TUTTA AMERICANA) DI SERGIO MARCHIONNE
Operai, sindacati, azionisti, famiglia Agnelli-Elkann, l'Amministrazione Obama. Chi vince e chi perde con la fusione Fiat-Chrysler e la quotazione in Borsa? Di certo è una scommessa che il "manager col pullover" non può perdere.
-- Leggi qui l'analisi di Riccardo Ruggeri, già manager del Lingotto

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C'è penuria di idee (in occidente)
LA "FABBRICA DELLE IDEE" SI SPOSTA IN CINA, A SUON DI BREVETTI 
La novità è che la Cina è il paese in cui si sono depositati più brevetti nel 2011. E' un sorpasso storico sui primi della classe, gli Stati Uniti. Ma significa che l'occidente ha finito le idee? Non proprio. Vuol dire che la "produzione di innovazione" si è trasferita in Asia, dove non si copia e basta ma adesso si inventa, con delle conseguenze negative per l'economia occidentale. Ne abbiamo parlato con Robert J. Gordon (Northwestern University), Airaldo Piva (Hengdian Group), Marco Bonetto (Bonetto design).
-- Leggi qui tutto l'articolo di Alberto Brambilla
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Dal blog Contrarian
TROPPE REGOLE, TROPPO STATO, TROPPA BUROCRAZIA. I PROBLEMI ITALIANI…NEL 1922
-- Leggi qui il post con lo stenografico inedito di una seduta del Consiglio dei ministri