Roberto Abraham Scaruffi: Balle d'occasione per 'spiegare' manifestazioni di un'oligarchia compradoro-predatoria di uno starello brasileiro che affonda nella corruzione, nella disorganizzazione, nell'ignoranza, nel protezionismo per coprire l'inefficienza e nell'assenza di qualunque industria d'avanguardia, con salari cinesi e prezzi più alti che gli europei. Il sistema giudiziario brasileiro è già sotto il ferreo controllo delle Polizie Segrete militari ed altre. Le proteste sono parte delle patologie brasiliche, non la soluzione di alcunché!

Friday 21 June 2013

Balle d'occasione per 'spiegare' manifestazioni di un'oligarchia compradoro-predatoria di uno starello brasileiro che affonda nella corruzione, nella disorganizzazione, nell'ignoranza, nel protezionismo per coprire l'inefficienza e nell'assenza di qualunque industria d'avanguardia, con salari cinesi e prezzi più alti che gli europei. Il sistema giudiziario brasileiro è già sotto il ferreo controllo delle Polizie Segrete militari ed altre. Le proteste sono parte delle patologie brasiliche, non la soluzione di alcunché!

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Il Brasile e l’attacco alla Giustizia

by cubicamente
La rivolta in Brasile, è scritto, è iniziata per un aumento del biglietto dell'autobus. Un aumento di pochi centesimi. Può questo fatto aver spinto migliaia di manifestanti a scendere nelle piazze? E' stato detto che la protesta ha preso di mira gli investimenti spropositati per i Mondiali di Calcio 2014. E' stato detto che il calcio deve prevalere sui problemi del popolo brasiliano.
Ma i giornali, specie quelli stranieri, hanno smarrito il quadro d'insieme. C'è qualcosa di più serio, qualcosa che prende il nome di PEC 37. Il congresso brasiliano è in procinto di discutere e votare un emendamento alla Costituzione. Il progetto di legge costituzionale prevede modifiche al sistema giudiziario, modifiche che prevedono di sottrarre ai Pubblici Ministeri il potere di avviare indagini investigative. Il Pubblico Ministero, in Brasile, opera indipendentemente dai tre poteri dello Stato. Il PEC 37 disarma il PM impedendo ai procuratori (che in Brasile si chiamano State's attorney e generalmente, nei sistemi di common law, sono eletti dai cittadini), al COAF, il Consiglio di Controllo delle Attività Finanziarie, alla IRS (l'agenzia delle entrate, Internal Revenue Service), all'IBAMA (Istituto Brasiliano dell'Ambiente e delle Risorse Naturali), al Social Security (sorta di Inps) nonché alla Polizia Militare, di avviare autonomamente indagini.
Nel paese il provvedimento è considerato un attacco alla democrazia. E' di fatto un tentativo di mettere la giustizia sotto il controllo del potere esecutivo. Il sistema politico, come in altre parti del globo, difende i suoi afferenti dal pericolo di essere messi sotto inchiesta con accuse gravi come quella della corruzione. Ci sono stati pesanti scandali che hanno coinvolto politici e uomini d'affari. Persino Inacio Lula Da Silva, l'amato ex presidente, pare essere coinvolto nel cosiddetto scandalo del mensalão. Il mensalão è una sorta di "rimborso mensile: nel 2005 il deputato Roberto Jefferson denunciò che ilPartido dos Trabalhadores stava pagando 30000 reais al mese ad alcuni suoi colleghi deputati e senatori per far sì che votassero progetti di legge proposti dallo stesso PT. Sostenne inoltre che il denaro per il pagamento di queste ingenti somme (30000 reais erano circa 10000 € ai tempi) provenisse dal budget pubblicitario di alcune società statali, e che venisse pagato ai deputati corrotti tramite l’agenzia pubblicitaria di Marcos Valério" (europinione.it).
Il PEC 37 è già stato votato nelle Commissioni ed è pronto per la deliberazione in aula. Il voto finale era previsto in questi giorni ma è stato posticipato, anche in conseguenza delle rivolte. Stasera la presidente Dilma Rousseff si è incontrata con il ministro della Giustizia, Cardoso, ufficialmente per "analizzare" la situazione dell'ordine pubblico. Sui giornali online come O Globo e Jornal do Brasil compaiono inviti a 'isolare' i violenti e condanne degli atti di vandalismo. In ogni caso, se PEC 37 verrà approvato definitivamente, alle manifestazioni pacifiche seguirà certamente il caos.