Roberto Abraham Scaruffi

Saturday 15 June 2013

IL FOGLIETTO QUOTIDIANO

Edizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara

OGGI ONLINE
Il braccio di ferro tedesco continua

Rigoristi e vittimisti, così i tedeschi favoriscono la fine dell’euro

Dalla condivisione del debito all’instabilità valutaria, Berlino respinge i rischi potenziali e si gode i vantaggi certi
Sono tedeschi, ma sembrano partenopei: chiagn’e fotte è da un po’ di tempo la loro stella polare. A Berlino e a Francoforte l’ideologia ufficiale insiste sui pericoli e sui costi che, a causa della moneta unica e dei soci valutari acquisiti per suo tramite, derivano all’economia tedesca: esborsi per finanziare i fondi da cui sono tratti i sostegni agli stati in difficoltà (Grecia, Portogallo, Irlanda); rischio di incappare in contributi al servizio del debito altrui (Eurobond); potenziale instabilità valutaria connessa agli squilibri di bilancio degli stati soci. E’ invece omessa con cura la lista dei benefici apportati dall’euro.
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di Antonio Pilati
Parla Mandravelis

Le ragioni per chiudere la “Rai” greca ci sono eccome

Rete tv pletorica e riforme boicottate, spiega l’editorialista di Kathimerini
Buone ragioni per chiudere la televisione e la radio di stato greca, l’Ellinikí Radiofonía Tileórasi (Ert), e riaprirla soltanto tra due mesi quando sarà completamente rinnovata e dunque meno onerosa per le finanze pubbliche, ce ne sono eccome. Sbagliano perciò quei colleghi giornalisti che in tutta Europa parlano di “oscuramento della democrazia”. Parola di Paschos Mandravelis, editorialista del quotidiano greco Kathimerini e fino al 2012 anche del Guardian. “Il governo ha fatto una scelta coraggiosa – dice in una conversazione con il Foglio il columnist di uno dei principali quotidiani greci, l’unico con una versione in inglese pubblicata in collaborazione con l’International Herald Tribune – Non c’era alternativa”.
di Marco Valerio Lo Prete