IL FOGLIETTO QUOTIDIANOEdizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara | |||||||||
OGGI IN EDICOLAPRIMA PAGINABuffi e veti dei sindaci, ecco il primo sgambetto in Aula al sindaco d’ItaliaSaltano i fondi extra alla Capitale, Renzi non copre Marino. La lobby bipartisan della spesa locale c’è. Qualcuno s’opponeANALISIBitcoin ha gli stessi tic del sistema finanziario che combatteSECONDA PAGINAIl fondatore di Greenpeace accusa gli ecologisti di “crimini contro l’umanità”di Giulio MeottiEDITORIALIMatteo e MarinoConfronto su riforme e capacità di governo in Italia e in SpagnaINSERTIIl cuore oltre la piazzaA Kiev l’occidente ha registrato una delle sue poche vittorie, ma già s’affida a calcoli e cautela, mentre Putin allerta l’esercito. E’ tanto difficile schierarsi con la libertà?EDITORIALIL’utero in affitto piace al tribunaleSe comprare un figlio con la maternità surrogata non è reato
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“Devi mettere insieme tutto. Il ribaltone. Gli azionisti. I ministri. Le parole. I consiglieri. I servizi. L’economia. I sindacati. Le riforme. Le provocazioni. I messaggi. Le cooperative. La Confindustria. La missione. Le sfide. Blair. La scuola. La terza via. Il rapporto con i comunisti. Il rapporto con il partito. Il rapporto con il successore. Come dire: io qualcosina la noto, diciamo…”. Come tutti i migliori libri dei sogni, la particolarità del governo Leopolda è di essere un miracoloso volume in cui le pagine rilegate sono state scritte con un carattere così poco decifrabile e così poco comprensibile che chi in quelle pagine cerca di vedere qualcosa di particolare riesce senza problemi a intravedere esattamente quello che sogna di vedere.
Giudici che possono dare l’ergastolo a due gay hanno nelle loro mani due italiani. Bisogna anzitutto immaginarsela a parti invertite, la storia dei nostri due Marò sotto sequestro in India, vittime del pavore italiano e del titanismo degenerato degli indiani. Bisogna fantasticare su un’orda di dravidici senza-casta, consanguinei alla plebe oscura del Kerala, che assalta la nostra ambasciata a Nuova Delhi fra sibili e ringhi per intimare la restituzione di due marinai messi in cattività dall’Italia (li riavrebbero presto a casa, infiocchettati con nastri dorati di scuse).