Roberto Abraham Scaruffi

Friday, 18 January 2013

IL FOGLIETTO QUOTIDIANO

Edizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara

OGGI IN EDICOLA
PRIMA PAGINA

“Now what?”

Le versioni di Washington sul Mali e la dottrina selettiva di Obama

Ringraziate lo stato

La Thailandia primo esportatore di riso, il Brasile potenza energetica in nuce. Poi è arrivato il populismo
SECONDA PAGINA

Così la sequoia Bersani ha trasformato il grigio nella sua arma anti cabaret

di Marianna Rizzini

Per Monti il richiamo delle élite supera quello della foresta. F.to Fabbrini

di Marco Valerio Lo Prete
EDITORIALI

La Bce rincuora e avverte

Bollettino positivo, ma l’Italia non si rilassi ora che torna la politica
ANALISI

La locomotiva cinese trainerà la ripresa, con vagoni occidentali

Nel 2013 Pechino tornerà a crescere, ma con qualche preoccupazione. Gli esperti ci spiegano i guai inflattivi
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OGGI ONLINE
Cui prodest?

Il patto Monti-Bersani era una velina, il prof. prepara l’agenda bis

Nessun incontro con il segretario del Pd, solo telefonate tra il premier e l’ex ABC. I montiani riscrivono il welfare
Pietro Ichino, Alberto Bombassei, Andrea Olivero, Nicola Rossi, Benedetto Della Vedova, con i consigli – a distanza – di Elsa Fornero. E’ con questa équipe che Mario Monti sta scrivendo la sua “agenda bis”, il programma di governo, quello vero, dettagliato, con una proposta di riforma del lavoro capace di provocare svenimenti dalle parti della Cgil di Susanna Camusso e del Pd a trazione laburista di Stefano Fassina.
di Salvatore Merlo

Strage nel nulla algerino

L’operazione militare algerina per chiudere la crisi internazionale con centinaia di ostaggi è coperta da un blackout sulle notizie (con l’approvazione riservata di Parigi?). Il fallimento del “Bombardiere”
Ieri, nel settimo giorno delle operazioni militari della Francia contro la guerriglia in Mali, la crisi internazionale con centinaia di ostaggi nel sud dell’Algeria è precipitata. Dopo 24 ore di assedio, l’esercito algerino ha annunciato che “un’operazione militare” era “in corso per liberare gli ostaggi” chiusi all’interno di un impianto petrolifero della BP controllato con le armi da un gruppo estremista. Non si conosce il numero totale degli ostaggi stranieri.
di Daniele Raineri