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Non offre un canone morale, ma ha le stesse idee di Benedetto
Il
Papa gesuita non offre un canone morale, fatto di valori non
negoziabili, ma ha le stesse idee di Benedetto XVI, che quel canone ha
definito con la grazia ferma di un teologo sapiente. Il giudizio sul
mondo moderno non deve essere tanto diverso, tra i due, il regnante e
l’emerito, ma sul modo di affrontare il mondo c’è una differenza di
stile, o di eloquenza, che ha il suo peso e decide della guida pastorale
della cattolicità. Entrambi, per fare un esempio venuto alla luce con
l’Angelus di domenica scorsa, in occasione della celebrazione
anniversaria dell’enciclica Evangelium Vitae, sono contrari alla pratica
di massa e moralmente sorda dell’aborto, così come respingono la
codificazione in quanto diritto astratto del morire eutanasico, ormai
giunta ben oltre le soglie del suicidio assistito nella cultura
ipersecolarista.
Leggi anche Matzuzzi Il Vangelo della vita di Bergoglio è una nuova lingua che spiazza un po’
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di Giuliano Ferrara
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Il vertice del congelamento
Il presidente russo dice agli europei: non è contro i vostri valori dare armi ai ribelli con le mani insanguinate?
Non
c’è dispaccio proveniente dall’Irlanda del nord, sede del G8 in corso,
che non contenga la parola “frosty”: è tutto ricoperto di ghiaccio, le
relazioni, i dossier, le prospettive, la questione siriana
soprattutto. La seconda puntata dello scandalo sullo spionaggio
permanente di America e, ora sappiamo, Regno Unito per merito di Edward
Snowden, il leaker ormai scomparso nelle lande asiatiche a dominio
cinese, non ha aiutato a scongelare l’atmosfera (Gordon Brown spiò tutti
al G20 del 2009, gli americani spiarono l’allora presidente russo,
Dmitri Medvedev), ma c’è di buono che se gli spioni sono ancora
all’opera avranno poco da rivelarci.
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di Paola Peduzzi
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