OGGI IN EDICOLA
PRIMA PAGINA
Sonnambuli all’Ecofin
Trattative notturne e oggi vertice con pochi sbocchi sulle banche europee. Quel “nein” della Merkel
La guerra di Kerry sulla Siria fra fantasmi e calcoli
di Mattia Ferraresi
SECONDA PAGINA
Dal quadernetto di Orwell al datagate, gli spioni che si credono eroi
di Maurizio Stefanini
EDITORIALI
Magistratura improduttiva
Giudici d’assalto all’estero (con Saipem) e in Italia (con l’Ilva)
L’ottimismo di Osborne
Il cancelliere ha l’ego spezzato (da Obama) ma il futuro gli pare rosa
INSERTI
I figli perduti d’occidente
Convertiti all’islam e in guerra contro gli “empi”. Una generazione affascinata dalla morte e che odia il multiculturalismo. Le radici religiose e culturali
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OGGI ONLINE
Non è ancora certo, ma Diego Della Valle potrebbe farsi editore
Diego Della Valle, di seguito DDV, potrebbe diventare padrone o editore del Corriere della Sera. E’ dura, perché nemmeno l’avvocato Agnelli è mai stato editore a pieno titolo del giornalone nazionale al centro da sempre di tutti gli appetiti (ora un po’ meno perché comincia a costicchiare). La logica che portò a un non molto costoso rimpiazzo del Rizzoli in galera fu quella del patto di sindacato, con banche e salotti buoni della galassia del nord, la Fiat di allora in prima fila, impegnati a sostenere l’impresa e all’occorrenza a mungerla, a parte i decisivi risultati di influenza politica (meno forti oggi) ottenibile alla guida di un quotidiano terzo e per definizione altamente e autorevolmente censorio dei vizi cosiddetti della classe dirigente. |
di Giuliano Ferrara
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Le ragioni che portano il Rottamatore verso la segreteria, il rapporto con Letta, l’Irpef da abbassare, la sindrome “Conte Zio” del governo, e poi Confindustria e Grillo. Il sindaco e il manifesto per un nuovo Pd
Perché sì: “Io lo vorrei fare perché ci tengo davvero al Pd e sono sicuro che è solo con un partito innovativo, leggero, scattante, agile, e per questo non fragile, che possiamo cambiare l’Italia, imporre un bipolarismo di fatto, conquistare gli elettori degli altri partiti e dare una mano al governo, con lealtà ma senza piaggeria: preparandoci come è giusto che sia all’appuntamento con le prossime elezioni smettendola di smacchiare i giaguari, smettendola di farci dettare l’agenda dai nostri avversari, smettendola – che palle! – di farci governare dalle correnti e cominciando a farlo davvero, questo benedetto Pd. |
di Claudio Cerasa
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