Roberto Abraham Scaruffi

Sunday 23 June 2013

IL FOGLIETTO QUOTIDIANO

Edizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara

IL MEGLIO DELLA SETTIMANA
19 giugno 2013

Olgettine e Coop-ine

Anche a Firenze si fanno cene eleganti e si finisce in qualche camera da letto, e anche a Firenze le mogli telefonano ai giornalisti per sapere se nell’elenco delle persone coinvolte “c’è anche quel cretino di mio marito”. Anche a Firenze, e anche senza Silvio Berlusconi, c’è la cattiva strada, insomma, con borse di Louis Vuitton al braccio e telefoni sotto controllo, la cattiva strada che si fa seguire fin dentro il Palazzo Vecchio, quello del comune, con la regina delle escort, la bella Adriana, che ha fatto impazzire tanti (a un certo punto si stufò e andò a casa, in Romania, e molti fiorentini riscoprirono la solidarietà fra uomini e fecero una colletta per farla tornare, Bocca di Rosa alla rovescia, a lieto fine ma non troppo).
di Annalena Benini
20 giugno 2013

Ingiustizia costituzionale

La parola all’avvocato Franco Coppi, che dovrà autorevolmente convincere entro qualche mese la Corte di Cassazione delle ragioni della difesa di Berlusconi nel processo Mediaset. Il primo istinto è rispondere con il buonsenso a una decisione che va contro il buonsenso, e che smentisce la giurisprudenza costituzionale con un’ingiustizia costituzionale: la Consulta ha stabilito, e oggi sentirete gli applausi di quanti l’hanno insultata quando ha difeso il capo dello stato dalle grinfie della procura di Palermo buonanima, che presiedere un Consiglio dei ministri non è legittimo impedimento, ai sensi della legge, alla presenza in Aula di un capo dell’esecutivo impegnato contemporaneamente come guida del governo.
Leggi anche Risposta di buon senso politico a una Consulta senza buon senso. Otto mesi di lavoro per Coppi
di Giuliano Ferrara
21 giugno 2013

Renzi passa il Rubicone

Perché sì: “Io lo vorrei fare perché ci tengo davvero al Pd e sono sicuro che è solo con un partito innovativo, leggero, scattante, agile, e per questo non fragile, che possiamo cambiare l’Italia, imporre un bipolarismo di fatto, conquistare gli elettori degli altri partiti e dare una mano al governo, con lealtà ma senza piaggeria: preparandoci come è giusto che sia all’appuntamento con le prossime elezioni smettendola di smacchiare i giaguari, smettendola di farci dettare l’agenda dai nostri avversari, smettendola – che palle! – di farci governare dalle correnti e cominciando a farlo davvero, questo benedetto Pd.
di Claudio Cerasa
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