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Newsletter del 14 settembre 2012 |
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Saper
risolvere un problema in modo innovativo è una capacità che non tutti
possiedono, nemmeno tra gli esseri umani. Sarah Benson-Amram e Kay
E. Holekamp, due zoologhe della Michigan State University, sono riuscite
a dimostrare per la prima volta che le differenze nelle capacità di
escogitare nuove soluzioni esistono anche in animali non umani: per la
precisione, in alcuni esemplari selvatici di iena maculata ( Crocuta crocuta) alle
prese con il problema dell'apertura di una gabbia contenente del cibo. Come
mostrato nel video, ogni iena ha trovato un modo "personale" per aprire
la gabbia, chi rovesciandola, chi facendo scattare quasi subito il
gancio di chiusura con i denti e chi invece aprendolo dopo lunghi giri
di esplorazione.
Ma l'aspetto più interessante della ricerca, pubblicata sui "Proceeding of the Royal Society B",
è che solo nove tra le 62
iene osservate sono riuscite a risolvere il problema, ed esattamente
quelle che hanno mostrato un atteggiamento iniziale di esplorazione
maggiormente "alternativo" rispetto alle altre. Inoltre, benché
sia gli animali giovani sia quelli adulti si siano dimostrati ugualmente
abili nell'aprire la
gabbia, le iene più giovani hanno esibito un comportamento di
esplorazione molto più diversificato, e si sono mostrate più persisteni e
meno spaventate dalle novità degli esemplari adulti. leggi
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Isolare
gli oggetti su cui si è fissata la nostra attenzione dagli elementi che
potrebbero distrarci è il compito di una regione cerebrale che
fa parte del talamo: il nucleo caudato, detto anche pulvinar. La
scoperta è di un gruppo di ricerca statunitense che è riuscito a
documentare questa importante funzione visiva in soggetti vivi grazie
alla risonanza magnetica funzionale leggi
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Quaranta
ex capi di stato e di governo lanciano un nuovo rapporto sulla crisi
idrica mondiale. Secondo il documento, se non cambierà il modo
in cui viene gestita l'acqua dolce a livello globale, entro vent'anni
molti paesi - a cominciare da Cina e India - si troveranno di fronte a
una domanda che non saranno in grado di soddisfare, con
gravi ripercussioni per la pace, la stabilità politica e lo sviluppo
economico. leggi
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Molti
farmaci si basano su principi attivi derivati da piante usate nella
farmacopea tradizionale di diverse parti del mondo. I moderni metodi
della filogenesi molecolare, che individua le parentele tra specie in
base al DNA, all'RNA e alle proteine prodotte, potrebbero fornire un
utile strumento per individuare nuove e promettenti specie vegetali da
sfruttare a fini terapeutici leggi
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Le
prime stelle massicce formatesi nell’universo primordiale ionizzarono
tutto l’idrogeno interstellare e intergalattico che permeava
l'universo. Grazie all’analisi delle “firme caratteristiche” lasciate da
questo idrogeno nella radiazione cosmica di fondo, un nuovo studio ha
stabilito che questo fenomeno iniziò non prima di 250 milioni di anni
dopo il big bang, e durò “solo” 500 milioni di anni, un risultato che
probabilmente
porterà a correzioni negli attuali modelli evolutivi del cosmo
primordiale leggi l'articolo »
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Un
originale studio su esemplari di corvo americano ha individuato le zone
del cervello che si attivano un compito in cui questo uccello ha
un particolare talento: il riconoscimento dei visi. Secondo le
conclusioni della ricerca, sono implicati sofisticati sistemi sensoriali
visivi e, proprio come nell’uomo, le risposte comportamentali integrano
le informazioni visive con aspettative ed emozioni leggi
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Dall'analisi
di circa 35.000 interazioni tra coppie di 185 ceppi di batteri della
famiglia dei vibrioni è emersa l'esistenza di una "divisione
del lavoro" all'interno di popolazioni ristrette, nelle quali alcuni
individui producono antibiotici contro i concorrenti, mentre altri sono
solo resistenti a essi. La scoperta ha implicazioni anche per la lotta
allo sviluppo della resistenza nei patogeni umani leggi
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VAI
ALL'ARTICOLO: L'attivazione neurale del corvo fisionomistaIl
video presenta una ricostruzione in 3D dell'attività cerebrale di un
corvo mentre guarda - e riconosce - una persona minacciosa. Le aree in
giallo e in rosso corrispondono a regioni in cui si sta verificando il
maggior
assorbimento del mezzo di contrasto usato dai ricercatori, cioè quelle
maggiormente attive. (cortesia PNAS/Marzluff et al.) leggi l'articolo »
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Dal metabolismo dei batteri ai social network,
nelle reti complesse si osserva il fenomeno del collegamento
preferenziale: un nuovo
nodo si connette con maggiore probabilità a uno che possiede già molte
connessioni. Un nuovo modello teorico mostra ora come sia possibile
prevedere questo comportamento ipotizzando che il principio guida dei
nuovi collegamenti sia un compromesso tra “affinità” e “popolarità” leggi
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Dall'osservazione
delle sue emissioni, alcuni ricercatori hanno dedotto che si
tratterebbe del disco protoplanetario di una stella di piccola
massa, altrimenti troppo debole per essere rilevata. Il modello
elaborato potrà essere utile per un futuro censimento delle stelle più
piccole presenti nel nucleo della nostra galassia leggi
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Il
miglioramento o il peggioramento delle condizioni di salute in seguito
alla somministrazione di una sostanza inerte non sono legati a
un'aspettativa
cosciente, ma alla risposta di alcune strutture cerebrali che sono in
grado di elaborare gli stimoli prima che arrivino alla nostra coscienza leggi l'articolo »
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In
molti processi industriali fra un liquido ad alta temperatura e il suo
contenitore si forma un sottile strato di vapore, che piccole
perturbazioni
possono far collassare, dando origine a vere e proprie esplosioni di
vapore. Ora è stato individuato un modo per stabilizzare il film di
vapore ed evitare questo fenomeno esplosivo, pericoloso sia per i
processi industriali sia per gli impianti, in particolare quelli
nucleari leggi
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Comunicato
stampa - Studiato per la prima volta in modo specifico il legame
recente tra radiazione solare e temperature utilizzando un modello
sviluppato dal premio Nobel Clive Granger. La ricerca dell'Iia-Cnr,
pubblicata su Environmental Research Letters, mostra che dagli anni '60
del secolo scorso sono soprattutto i gas serra a influenzare il clima leggi
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