Roberto Abraham Scaruffi

Friday 14 September 2012


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Newsletter del 14 settembre 2012
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Soluzioni creative per iene esploratrici

Saper risolvere un problema in modo innovativo è una capacità che non tutti possiedono, nemmeno tra gli esseri umani. Sarah Benson-Amram e Kay E. Holekamp, due zoologhe della Michigan State University, sono riuscite a dimostrare per la prima volta che le differenze nelle capacità di escogitare nuove soluzioni esistono anche in animali non umani: per la precisione, in alcuni esemplari selvatici di iena maculata (Crocuta crocuta) alle prese con il problema dell'apertura di una gabbia contenente del cibo.

Come mostrato nel video, ogni iena ha trovato un modo "personale" per aprire la gabbia, chi rovesciandola, chi facendo scattare quasi subito il gancio di chiusura con i denti e chi invece aprendolo dopo lunghi giri di esplorazione.

Ma l'aspetto più interessante della ricerca, pubblicata sui "Proceeding of the Royal Society B", è che solo nove tra le 62 iene osservate sono riuscite a risolvere il problema, ed esattamente quelle che hanno mostrato un atteggiamento iniziale di esplorazione maggiormente "alternativo" rispetto alle altre.

Inoltre, benché sia gli animali giovani sia quelli adulti si siano dimostrati ugualmente abili nell'aprire la gabbia, le iene più giovani hanno esibito un comportamento di esplorazione molto più diversificato, e si sono mostrate più persisteni e meno spaventate dalle novità degli esemplari adulti.


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Il nucleo cerebrale che fissa l'attenzione visiva

Isolare gli oggetti su cui si è fissata la nostra attenzione dagli elementi che potrebbero distrarci è il compito di una regione cerebrale che fa parte del talamo: il nucleo caudato, detto anche pulvinar. La scoperta è di un gruppo di ricerca statunitense che è riuscito a documentare questa importante funzione visiva in soggetti vivi grazie alla risonanza magnetica funzionale leggi l'articolo »
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Il mondo alle soglie della crisi idrica globale

Quaranta ex capi di stato e di governo lanciano un nuovo rapporto sulla crisi idrica mondiale. Secondo il documento, se non cambierà il modo in cui viene gestita l'acqua dolce a livello globale, entro vent'anni molti paesi - a cominciare da Cina e India - si troveranno di fronte a una domanda che non saranno in grado di soddisfare, con gravi ripercussioni per la pace, la stabilità politica e lo sviluppo economico. leggi l'articolo »
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Dalla medicina tradizionale i farmaci del futuro?

Molti farmaci si basano su principi attivi derivati da piante usate nella farmacopea tradizionale di diverse parti del mondo. I moderni metodi della filogenesi molecolare, che individua le parentele tra specie in base al DNA, all'RNA e alle proteine prodotte, potrebbero fornire un utile strumento per individuare nuove e promettenti specie vegetali da sfruttare a fini terapeutici leggi l'articolo »
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Nella radiazione di fondo l'impronta della reionizzazione

Le prime stelle massicce formatesi nell’universo primordiale ionizzarono tutto l’idrogeno interstellare e intergalattico che permeava l'universo. Grazie all’analisi delle “firme caratteristiche” lasciate da questo idrogeno nella radiazione cosmica di fondo, un nuovo studio ha stabilito che questo fenomeno iniziò non prima di 250 milioni di anni dopo il big bang, e durò “solo” 500 milioni di anni, un risultato che probabilmente porterà a correzioni negli attuali modelli evolutivi del cosmo primordiale leggi l'articolo »
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L'attivazione neurale del corvo fisionomista

Un originale studio su esemplari di corvo americano ha individuato le zone del cervello che si attivano un compito in cui questo uccello ha un particolare talento: il riconoscimento dei visi. Secondo le conclusioni della ricerca, sono implicati sofisticati sistemi sensoriali visivi e, proprio come nell’uomo, le risposte comportamentali integrano le informazioni visive con aspettative ed emozioni leggi l'articolo »
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Sorpresa: anche i batteri hanno una struttura sociale

Dall'analisi di circa 35.000 interazioni tra coppie di 185 ceppi di batteri della famiglia dei vibrioni è emersa l'esistenza di una "divisione del lavoro" all'interno di popolazioni ristrette, nelle quali alcuni individui producono antibiotici contro i concorrenti, mentre altri sono solo resistenti a essi. La scoperta ha implicazioni anche per la lotta allo sviluppo della resistenza nei patogeni umani leggi l'articolo »
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Nel cervello del corvo


VAI ALL'ARTICOLO: L'attivazione neurale del corvo fisionomista

Il video presenta una ricostruzione in 3D dell'attività cerebrale di un corvo mentre guarda - e riconosce - una persona minacciosa. Le aree in giallo e in rosso corrispondono a regioni in cui si sta verificando il maggior assorbimento del mezzo di contrasto usato dai ricercatori, cioè quelle maggiormente attive. (cortesia PNAS/Marzluff et al.) leggi l'articolo »
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I vincitori dei Premi Balzan 2012

Comunicato stampa leggi l'articolo »
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Da Facebook ai batteri, come crescono le reti complesse

Dal metabolismo dei batteri ai social network, nelle reti complesse si osserva il fenomeno del collegamento preferenziale: un nuovo nodo si connette con maggiore probabilità a uno che possiede già molte connessioni. Un nuovo modello teorico mostra ora come sia possibile prevedere questo comportamento ipotizzando che il principio guida dei nuovi collegamenti sia un compromesso tra “affinità” e “popolarità” leggi l'articolo »
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Una nube di gas in caduta verso il buco nero al centro della Via Lattea 

Dall'osservazione delle sue emissioni, alcuni ricercatori hanno dedotto che si tratterebbe del disco protoplanetario di una stella di piccola massa, altrimenti troppo debole per essere rilevata. Il modello elaborato potrà essere utile per un futuro censimento delle stelle più piccole presenti nel nucleo della nostra galassia  leggi l'articolo »
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Esplosioni di vapore


VAI ALL'ARTICOLO: Come far bollire un liquido... senza fare le bolle

Una normale sfera di acciaio (a sinistra) con una temperatura iniziale di circa 380 °C, immersa in acqua a 100 °C,  durante il raffreddamento produce un'esplosione di vapore. Se invece la superficie della sfera è stata tratta in modo da renderla superidrofobica, l'esplosione non c'è. leggi l'articolo »
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E’ l’inconscio a innescare l’effetto placebo

Il miglioramento o il peggioramento delle condizioni di salute in seguito alla somministrazione di una sostanza inerte non sono legati a un'aspettativa cosciente, ma alla risposta di alcune strutture cerebrali che sono in grado di elaborare gli stimoli prima che arrivino alla nostra coscienza leggi l'articolo »
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Come bollire un liquido... senza fare le bolle

In molti processi industriali fra un liquido ad alta temperatura e il suo contenitore si forma un sottile strato di vapore, che piccole perturbazioni possono far collassare, dando origine a vere e proprie esplosioni di vapore. Ora è stato individuato un modo per stabilizzare il film di vapore ed evitare questo fenomeno esplosivo, pericoloso sia per i processi industriali sia per gli impianti, in particolare quelli nucleari leggi l'articolo »
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CNR - Riscaldamento globale: il Sole non c'entra

Comunicato stampa - Studiato per la prima volta in modo specifico il legame recente tra radiazione solare e temperature utilizzando un modello sviluppato dal premio Nobel Clive Granger. La ricerca dell'Iia-Cnr, pubblicata su Environmental Research Letters, mostra che dagli anni '60 del secolo scorso sono soprattutto i gas serra a influenzare il clima leggi l'articolo »