Roberto Abraham Scaruffi

Saturday, 29 December 2012

IL FOGLIETTO QUOTIDIANO

Edizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara

OGGI IN EDICOLA
PRIMA PAGINA

I segreti del gioiello di Francia

Sotto accusa il potente capo di Edf, Henri Proglio: avrebbe dato numeri e codici riservati ai cinesi. Bercy indaga. I leak interni al colosso permettono di ricostruire un negoziato complicato che va al cuore dei poteri di Parigi
SECONDA PAGINA

Si parla tanto di nozze gay mentre il matrimonio sparisce ovunque

di Nicoletta Tiliacos

Il tradimento degli intellò ellenici visto dal Pireo (prima della crisi)

di Dimitri Deliolanes
ANALISI

Ecco come (senza doping) riparte l’immobiliare americano

di Alberto Mucci

“Prima la Bibbia, poi lo stato”. Mai vista una Knesset così pia

Israele al voto. Un quarto dei parlamentari sarà ortodosso. E spunta anche la guerra alla “mucca bassa”
EDITORIALI

Al precario! Al precario!

Troppe contraddizioni e retorica nella Cgil che s’accorge dei giovani
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OGGI ONLINE
Impazienti / 1

Il Vaticano vota Monti, ma i cattolici lo vogliono alternativo a Bersani

Movimenti e forum si aspettano un Prof. ratzingeriano e più vicino al Ppe: “Mai con Vendola e la Cgil”
L’endorsement dell’Osservatore Romano per Monti “che vuole recuperare il senso più alto e più nobile della politica” dice che oltre il Tevere sono arrivate garanzie precise. L’azione futura di Mario Monti non romperà sui princìpi cosiddetti “non negoziabili” (vita, famiglia ed educazione) e insieme non andrà a intaccare quanto acquisito dai patti lateranensi. Che tradotto significa due cose: non sarà Monti a scendere a compromessi con la sinistra populista e antagonista; non sarà lui a intaccare gli accordi bilaterali della chiesa con lo stato italiano, con tutti i rispettivi impegni finanziari che comportano.
di Paolo Rodari
La dottrina russa

In Siria Putin lavora per togliere agli occidentali ogni ragione d’intervento

Mosca aiuta il regime a mettere le armi chimiche al sicuro e fornisce missili. ntanto s’occupa della transizione
La Russia toglie ai paesi occidentali ogni possibile ragione d’intervento in Siria in modo sistematico e preventivo. Crescono i rumor sulle chance di un’azione militare di Washington per mettere in sicurezza i depositi delle armi chimiche che rischiano di uscire dal controllo dell’esercito siriano e di cadere nelle mani dei gruppi ribelli? Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, dice ai giornalisti – sabato, su un volo di ritorno da Bruxelles – che “le armi chimiche della Siria sono state portate al sicuro, in uno o due posti, dall’esercito, che opera con l’aiuto di consiglieri militari russi”.
di Daniele Raineri