Roberto Abraham Scaruffi

Friday, 30 November 2012

IL FOGLIETTO QUOTIDIANO

Edizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara

OGGI IN EDICOLA
PRIMA PAGINA

L'isolamento di Bibi

Netanyahu dice che “non cambierà nulla con la Palestina all’Onu”, ma Israele sarà più solo

Il predellino dei manettari

Gli Arancioni si convocano a teatro e ci portano il feticcio Ingroia
SECONDA PAGINA

A Bettola il primo sciopero (dei chierichetti) non si scorda mai

EDITORIALI

C'è liberista e liberista

Togli alla Cgil la concertazione e lei farà di Monti una Thatcher
INSERTI

Sopravvivere al mostro

Susan Rice è una bad girl che alza il dito medio ai capi ma ha buoni protettori. Ora vuole il posto di Hillary nella magica quota rosa della diplomazia americana

Dio strabenedica gli inglesi

Nel Regno Unito torna in voga il “paradigma Churchill”, l’appello ad accelerare l’integrazione europea a patto che Londra ne rimanga fuori. Ma al continente conviene rinviare il divorzio
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Partiti e primarie

Il Cav. abolì i partiti, il Pd gli ha trovato qualcosa di utile da fare
Berlusconi nel 1994 abolì i partiti delle vecchie coalizioni di governo smantellate dai pm di Milano e di Palermo, sostituendoli con il carisma personale, la comunicazione, il marketing politico e la capacità maggioritaria di federare poli alternativi. I post comunisti e i dc di sinistra, riuniti nel fronte antiberlusconiano, stettero competitivamente al gioco del marketing e dell’alternativa, con l’Ulivo come contro-coalizione di centrosinistra, e poi inventarono, mutuandola dall’esperienza americana, una riforma spontanea e non codificata della politica, le primarie.
Leggi Il terribile sospetto che il “tutti contro Renzi” sia un assist perfetto a Renzi di Claudio Cerasa
di Giuliano Ferrara
L’aiutino di Bruxelles al settore

Il governo tecnico soccorre l’Ilva (e la siderurgia) per decreto

Oggi in Cdm il provvedimento che impone la normativa ambientale più ferrea d’Europa
Il governo presenterà questa mattina un decreto in Consiglio dei ministri per consentire la piena operatività dello stabilimento siderurgico dell’Ilva, avviato alla chiusura dopo il sequestro dei materiali già prodotti ordinato dalla magistratura di Taranto. L’approvazione pare scontata per motivi d’urgenza, senza attendere il 6 dicembre per il parere del tribunale del Riesame sull’istanza di dissequestro presentata in precedenza dall’azienda.
di Alberto Brambilla