IL FOGLIETTO QUOTIDIANOEdizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara | |||||||||
OGGI IN EDICOLAPRIMA PAGINAL'isolamento di BibiNetanyahu dice che “non cambierà nulla con la Palestina all’Onu”, ma Israele sarà più soloIl predellino dei manettariGli Arancioni si convocano a teatro e ci portano il feticcio IngroiaSECONDA PAGINAA Bettola il primo sciopero (dei chierichetti) non si scorda maiEDITORIALIC'è liberista e liberistaTogli alla Cgil la concertazione e lei farà di Monti una ThatcherINSERTISopravvivere al mostroSusan Rice è una bad girl che alza il dito medio ai capi ma ha buoni protettori. Ora vuole il posto di Hillary nella magica quota rosa della diplomazia americanaDio strabenedica gli inglesiNel Regno Unito torna in voga il “paradigma Churchill”, l’appello ad accelerare l’integrazione europea a patto che Londra ne rimanga fuori. Ma al continente conviene rinviare il divorzio
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Berlusconi nel 1994 abolì i partiti delle vecchie coalizioni di governo smantellate dai pm di Milano e di Palermo, sostituendoli con il carisma personale, la comunicazione, il marketing politico e la capacità maggioritaria di federare poli alternativi. I post comunisti e i dc di sinistra, riuniti nel fronte antiberlusconiano, stettero competitivamente al gioco del marketing e dell’alternativa, con l’Ulivo come contro-coalizione di centrosinistra, e poi inventarono, mutuandola dall’esperienza americana, una riforma spontanea e non codificata della politica, le primarie.
Il governo presenterà questa mattina un decreto in Consiglio dei ministri per consentire la piena operatività dello stabilimento siderurgico dell’Ilva, avviato alla chiusura dopo il sequestro dei materiali già prodotti ordinato dalla magistratura di Taranto. L’approvazione pare scontata per motivi d’urgenza, senza attendere il 6 dicembre per il parere del tribunale del Riesame sull’istanza di dissequestro presentata in precedenza dall’azienda.