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riprendiamo a pubblicare la nostra newsletter bisettimanale e ci scusiamo per la lunga assenza. In questo numero riportiamo l'intero dibattito sulla legalità (o l'illegalità?) del Fiscal compact europeo avviato dal giurista Giuseppe Guarino sulle pagine del Foglio. Abbiamo indagato inoltre con articoli e interviste la portata rivoluzionaria delle recenti decisioni della Federal Reserve e delle tesi esposte da un numero crescente di banchieri centrali. Nella squadra che cura la Gazzetta entra anche Alberto Brambilla. Con il tempo torneremo a introdurre rubriche e molto altro. In attesa di vostri consigli e segnalazioni, che potete inviare anche a loprete@ilfoglio.it, auguri per un buon 2013! (ab e mvlp) ++ ++ Eurocostrizioni E SE L'EUROPA CI GOVERNASSE ILLEGALMENTE? Esistono ragioni politiche, economiche e culturali per rifiutare la dottrina dell’austerity che si è imposta in Europa, ma prim’ancora c’è una motivazione giuridica che dovrebbe obbligare il governo italiano – questo in carica e soprattutto quello che gli succederà – a liberarsi dagli attuali vincoli che gravano sulla politica di bilancio. A meno di non voler continuare ad “attentare alla Costituzione dell’Unione europea”. La tesi è di Giuseppe Guarino, giurista classe 1922, uno dei primi professori ordinari di Diritto pubblico alla Sapienza di Roma, che all’Università di Sassari ebbe come assistente Francesco Cossiga, poi a Roma esaminò Giorgio Napolitano, attuale presidente della Repubblica, e Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea. Guarino è stato inoltre amministratore e sindaco di società e istituzioni pubbliche, deputato con la Democrazia cristiana nella decima legislatura (1987-1992), quindi ministro delle Finanze nel quinto governo Fanfani (1987) e infine dell’Industria nel governo Amato tra 1992 e 1993. “Oggi però il mio atteggiamento è quello del medico”, ha esordito parlando con il Foglio lo scorso 11 dicembre. A Guarino hanno poi risposto, in ordine cronologico, Francesco Forte (economista ed ex ministro), Paolo Savona (economista ed ex ministro), Angelo De Mattia (già Banca d'Italia e Generali), Ornella Porchia (Università di Torino), i giuristi teutonici Matthias Ruffert e Frank Schorkopf. Sempre sul Foglio abbiamo anche anticipato un testo sul Fiscal compact scritto da Gian Luigi Tosato (Università La Sapienza di Roma). Guarino: "Il Fiscal compact è nullo, il governo lo certifichi" di Marco Valerio Lo Prete Ragioni (non merkeliane) per sostenere il pareggio di bilancio di Francesco Forte Diritto e prassi consigliano un “check up” a certo europeismo di Paolo Savona Perché sbaglia chi ritiene "illegale" il Fiscal compact merkeliano di Ornella Porchia Il Fiscal compact confligge con Maastricht, ma l’eurogiurista sonnecchia di Angelo de Mattia Sulla legalità del Fiscal compact s’interrogano pure i tedeschi di Giovanni Boggero Le conseguenze democratiche dell’Euro-emergenzialismo di Gian Luigi Tosato Che si tifi Merkel o meno, l’Europa è in flagranza di reato di Giuseppe Guarino Il Fiscal compact? Più bello che intelligente, dice il ministro Enzo Moavero Milanesi ++ ++ Svolte bancarie BANCHIERI CENTRALI, RIVOLUZIONARI A SUON DI CONTANTI L'inconcludente politica (europea) fa tribolare gli operosi banchieri centrali di Marco Valerio Lo Prete Il neointerventismo dei banchieri centrali può tentare Draghi di Marco Valerio Lo Prete Se i banchieri centrali (che controllano il capitale) fanno tesoro di Marx di Alessandro Corneli Così Draghi&Co. s'inchinano alla politica, parla il bocconiano Masciandaro di Alberto Brambilla ++ ++ Indiscrezioni LCdM esita, gli imprenditori vanno con Giannino dal blog Contrarian |
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