Roberto Abraham Scaruffi

Thursday, 2 January 2014

IL FOGLIETTO QUOTIDIANO

Edizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara

OGGI IN EDICOLA
PRIMA PAGINA

I vescovi Usa a Obama: first freedom

Kurtz, nuovo capo dell’episcopato, non molla nulla sui valori

Gli auguri di Hollande sono un ballon d’essai sopra Parigi (e Berlino)

Vago il patto sui tagli fiscali. “Abbassare le tasse”, ma l’Iva cresce. Così l’Eliseo cerca di uscire dal suo angolo a sinistra
SECONDA PAGINA

Crocetta, altro giro altra patacca. Le province cancellate sono resuscitate

di Pietrangelo Buttafuoco
EDITORIALI

Romeni a luton

Il mercato del lavoro europeo, le ovvie paure e il realismo di Londra
ANALISI

Perché i tedeschi non temono l’inflazione, anzi la snobbano

INSERTI

Siamo tutti Nigella

Gli uomini, i dolori, la passione per il caramello. Ecco perché la Lawson è patrimonio nazionale
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OGGI ONLINE
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Marchionne trionfa su tutti

Fiat compra Chrysler alla faccia di Uaw. E dei sindacati all’italiana
Nella vita di ogni grande organizzazione e delle sue persone ci sono momenti importanti, che finiscono nei libri di storia. L’accordo appena raggiunto con Veba è senza dubbio uno di questi momenti per Fiat e per Chrysler”.Così Sergio Marchionne ieri sera ha annunciato l’accordo con il sindacato dell’auto Usa per rilevare il 41,5 per cento della casa di Detroit. Ma l’operazione promette di finire sui libri di storia soprattutto per un altro motivo.
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Logica del tempo breve

Il leale passo indietro di Napolitano, uomo solo obbligato al comando

Il fallimento della pacificazione e la fine del consenso unanime per il Quirinale. Moral suasion ma senza aut-aut
Giorgio Napolitano era chiamato a una sfida non facile, quella di pronunciare, unico tra i presidenti italiani, l’ottavo discorso di fine anno, che alcuni, a cominciare da Beppe Grillo, avevano annunciato di voler sabotare. Quell’invito esasperato è caduto nel nulla, e va forse considerato tra le ragioni che hanno accresciuto la curiosità degli italiani per le parole del presidente, che infatti hanno ascoltato in un numero sensibilmente superiore a quello dell’anno scorso.
di Sergio Soave