Roberto Abraham Scaruffi: I "big data" servono ai governi per scatenare terrorismo e per coprire le proprie responsabilità come pupari!

Tuesday 13 January 2015

I "big data" servono ai governi per scatenare terrorismo e per coprire le proprie responsabilità come pupari!

  • Perché servono i big data nella lotta al terrorismo
    13.01.15

    Riccardo Puglisi
    Dopo l'attentato di Parigi, torna in primo piano la questione dell’utilizzo efficiente dei dati per ricavare informazione utile, che permetta di identificare le potenziali minacce terroristiche. I risultati migliori si ottengono dalla possibilità di incrociare dati appartenenti a domini diversi.
  • Deflazione, il ritorno
    13.01.15

    Le stime preliminari di Eurostat indicano che, dal mese di dicembre, l’eurozona è entrata in deflazione. Non è la prima volta che ciò avviene: l’indice dei prezzi al consumo era già diminuito nel 2009. Ma quali sono le conseguenze, e quali i rimedi? Una raccolta di articoli.
  • Il dilemma della Bce
    13.01.15

    Guido Ascari
    Il Quantitative easing non è probabilmente lo strumento migliore per stimolare la domanda nell’Europa di oggi. Non avrebbe gli stessi effetti apprezzati negli Stati Uniti e anzi potrebbe causare pericolose bolle nella valutazione degli asset. Però è anche l’unica cosa che la Bce può fare.
  • Se i tassi negativi ostacolano il Quantitative easing
    13.01.15

    Marcello Esposito

    L’anomalia dei tassi di interesse negativi rischia di creare qualche problema nella realizzazione del quantitative easing. Per quanto involontarie e tecniche, si potrebbero creare discriminazioni tra paesi membri, a favore dei più forti. Sempre più urgente rivedere il mandato della Bce.
     
  • Nel Jobs act buoni propositi per il lavoro delle donne
    13.01.2015
    Alesandra Casarico e Daniela Del Boca

    II Jobs act cerca di affrontare i due nodi cruciali della bassa partecipazione delle donne italiane al mercato del lavoro e della scarsa fecondità. E lo fa attraverso misure condivisibili. Ma non sarà semplice realizzarle, se le risorse devono essere trovate senza aumenti di spesa per lo Stato.
  • Nuova o vecchia, la casa costa sempre troppo
    Raffaele Lungarella
    13.01.15


    I prezzi delle abitazioni nuove si mantengono su livelli alti, nonostante la crisi dell’edilizia. Per quelle esistenti invece si è registrato un notevole calo. C’era invece da aspettarsi il contrario. Il ruolo delle banche, la domanda debole e la diminuzione del reddito delle famiglie.