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Rispondono goffamente all’inchiesta fogliante con una falsa esclusiva
Smontata la goffa indagine giudiziaria, la magistratocrazia spara un video inutile sulla “banda del 5 per cento”
Francesco primate d’Italia e la chiesa “non disfattista”
A Loreto Wojtyla riunì fede e cultura Lui vuole “il collirio della memoria”
SECONDA PAGINA
Maratone di sesso, gran debuttanti. Francesi e americani conquistano Cannes
di Mariarosa Mancuso
EDITORIALI
Abechoc sulle Borse europee
Il collasso nipponico contagia soprattutto i “sonnambuli” dell’Ue
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Concorso intorno all'acqua fresca
La giuria fogliante si è riunita e ha deciso: ecco a chi va il lambrusco
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Requiem per la destra - di Alessandro Giuli
Da Fini ai Fratelli d’Italia passando per CasaPound, così gli italiani hanno giustiziato l’ultimo equivoco
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OGGI ONLINE
Gli assassini del soldato a Londra avevano complici, programmi di viaggi per il jihad, un imam radicale di riferimento e naturalmente erano conosciuti dall’MI5. Come Merah in Francia e i fratelli ceceni a Boston
Ieri fonti del governo britannico hanno confermato al Times di Londra che i due arrestati per l’uccisione in strada del soldato Lee Rigby erano conosciuti ai servizi segreti che si occupano della sicurezza interna (MI5). Uno dei due è stato identificato dai suoi ex compagni di scuola come Michael Adebolajo, 28 anni, con passaporto britannico e origini nigeriane, grazie al video in cui rivendica l’uccisione davanti al telefonino di un passante. Il secondo assassino è anche lui inglese con origini nigeriane secondo fonti di polizia, ma la sua identità non è ancora conosciuta. I nomi di entrambi compaiono in diverse “operazioni antiterrorismo del MI5 ma nessuno dei due era considerato una figura chiave nei piani di attentati indagati”. |
di Daniele Raineri
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Il capo industriale vanta la saldatura dei crediti, ma non spiega il calo di produttività precrisi, non parla di Marchionne, della concertazione con la Cgil e di molto altro
Il raccourcis dell’intervento-manifesto di Giorgio Squinzi, ieri a Roma all’assemblea di Confindustria, è la buona e interessante stesura delle ottime intenzioni di un padre di famiglia. C’è tutto quello che ci deve essere sull’importanza del manifatturiero, su ciò che si è ottenuto e ci si attende da governo e banche, su giustizia, educazione e innovazione, mercato del lavoro, fisco eccetera. C’è un appello per la questione settentrionale, particolarmente vistoso dal momento che si dice che il nord è “sull’orlo del baratro”. C’è un augurio al governo, un omaggio a Napolitano, un buffetto alle banche e alla terza ondata del credit crunch, e una proposta di industrial fiscal compact da consegnare al vertice europeo di giugno.
Leggi Le ottime intenzioni di un padre di famiglia - Il discorso di Squinzi |
di Giuliano Ferrara
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