Newsletter del 26 aprile 2013 | |
Austerità e salute pubblica, dalla Grecia un segnale negativo
Un'analisi dettagliata ha mostrato che in Grecia la riduzione del reddito medio dovuta alla recessione ha portato a una diminuzione del ricorso a strutture mediche private e a un incremento delle domande ai servizi pubblici, in particolare ai servizi ospedalieri, già colpiti da pesanti tagli. Questo nuovo scenario ha causato un netto peggioramento dello stato di salute della popolazione. Le politiche di austerità, concludono gli autori della ricerca, non dovrebbero incidere sull'offerta sanitaria pubblica, perché il rischio è un aggravarsi della salute pubblicaleggi l'articolo »
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Da staminale del midollo a cellula cerebrale, in un solo passo
Un anticorpo monoclonale è in grado di attivare in modo anomalo un recettore delle cellule del midollo, inducendole a produrre precursori di cellule nervose invece di globuli bianchi. La nuova tecnica, più semplice e sicura di quelle finora disponibili per ottenere neuroni da staminali del midollo, potrebbe rendere molto più agevoli le terapie cellulari, ma indica anche che uno stesso recettore può attivare reazioni biologiche molto differentileggi l'articolo »
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Resistenza agli antibiotici, uno sguardo alla genetica
Ad accelerare lo sviluppo della resistenza dei batteri agli antibiotici sarebbero proprio le terapie antibiotiche più aggressive: una contraddizione solo apparente, venuta alla luce grazie a un esperimento su Escherichia coli. Secondo lo studio, i batteri sopravvissuti a un uso massiccio di medicinali si trovano avvantaggiati dalla mancanza di competizione con gli altri batteri, sensibili agli antibiotici. I risultati ottenuti sono stati confermati da modelli matematici e dal sequenziamento del genoma di ceppi batterici resistenti e non resistentileggi l'articolo »
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La vita segreta delle formiche operaie
Una nuova tecnica di tracciamento degli spostamenti delle formiche e delle loro interazioni ha confermato che la casta delle operaie è divisa in tre classi e ha scoperto che il passaggio dall'una all'altra classe non è determinato unicamente dall'età, come avviene invece nelle api. Ora i ricercatori cercheranno di capire quali siano gli altri fattori che determinano l'ascensore sociale di questi piccoli insettileggi l'articolo »
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A cinque mesi la prima coscienza visiva
Anche i bambini più piccoli ricordano quello che hanno visto. Lo ha dimostrato uno studio con risonanza magnetica funzionale, che ha rilevato in bambini di cinque mesi una specifica firma di attivazione neuronale simile a quella rilevata negli adulti dopo che avevano riconosciuto immagini in appositi test. Lo studio inoltre ha scoperto che questo primo abbozzo di coscienza visiva si consolida rapidamente nei mesi successivileggi l'articolo »
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La marcia delle formiche
Usando telecamere a infrarossi ad alta risoluzione, i ricercatori dell'Università di Losanna sono riusciti a mappare per 41 giorni gli spostamenti di 200 singole formiche, identificate da un codice a barre riportato su una targhetta incollata sul loro dorso. Ogni linea colorata rappresenta il percorso di una formica nel minuto precedente. La velocità del filmato è cinque volte superiore a quella reale e le formiche senza linee visibili sono rimaste immobili nel minuto precedente. In questo modo gli scienziati hanno ricostruito le interazioni sociali di questi piccoli insetti, confermando che la casta delle operaie è divisa in tre classi. Il passaggio da una classe all'altra però, hanno osservato gli autori dell'esperimento, non è determinato solo dall'età, come invece avviene nelle api
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Diretta streaming dal World Wide Rome - Open Science
Dal Tempio di Adriano a Roma, in diretta dalle 11 alle 19 del 22 aprile, il mondo della ricerca celebra l'anniversario della nascita di Rita Levi Montalcini con un evento diretta web. Nell'incontro, che vede tra i partecipanti il Premio Nobel Aaron Ciechanover e il Premio Lasker Napoleone Ferrara, scienziati e ricercatori indagheranno sul rapporto tra web e ricerca scientifica, sul ruolo chiave del fattore di crescita delle cellule nervose, sul futuro delle neuroscienze
VAI ALLA DIRETTA Il programma dell'evento: h 11:00 - Saluti istituzionali h 11:30 - La conoscenza nella società aperta - Maurizio Napolitano, portavoce di Open Knowledge Foundation in Italia h 11:40 - La scienza aperta e le istituzioni della ricerca - Alessandro Delfanti, ricercatore e autore del libro Biohackers, The Politics of Open Science h 11:50 - Open Sky - Patrizia Caraveo, direttore dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano (IASF-INAF) h 12:00 - A more open biology with synthetic biology - Jason Fontana, biotecnologo e blogger h 12:10 - Art is open source - Salvatore Iaconesi, ingegnere elettronico, docente e ideatore del sito h 12:15 - In scienza e coscienza. In memoria di Aaron Swartz - Andrea Zanni, Wikimedia Italia h 12:25 - Rehub: una gallery per mettere in mostra la ricerca - Marco Meola, architetto e creatore di Rehub h 12:35 - Una proposta di legge subito - On. Ilaria Capua, e ricercatrice del Dipartimento di Scienze Biomediche Comparate presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie h 12:45 - L'Italia avanguardia dell'open access - Francesco Profumo, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca h 14.00 - Perché il Nerve Growth Factor (NGF) ha cambiato il modo di capire il cervello -“Porta la luce dove era il caos”, Rita Levi Montalcini Un ricordo personale di Rita - Prof. Aaron Ciechanover, Premio Nobel per la Chimica – Technion-Israel Institute of Technology h 14.30 – Le autostrade nervose - Prof. William Mobley, San Diego University, California.Il lungo viaggio del NGF all’ interno delle fibre nervose per portare ai neuroni le istruzioni di funzionamento. (In inglese). h 14.50 – I tre passi verso Stoccolma - Prof. Pietro Calissano, Presidente EBRI. Tre esperimenti che hanno portato alla scoperta del NGF, molecola fondamentale dalla nascita alla terza età. h 15.10 – Il ruolo del NGF nell'apprendimento - Prof. Moses Chao, ex-Presidente della Society of Neuroscience. Lo scopritore dei recettori del NGF discute il futuro de lle ricerche sui fattori neurotrofici nell’apprendimento, nella memoria e nei disordini psichiatrici. h 15.30 - Le applicazioni terapeutiche del NGF Una speranza per l'Alzheimer -Prof. Antonino Cattaneo, Coordinatore Scientifico EBRI.Il NGF inibisce il meccanismo di accumulo delle proteine amiloidi e tau, ritenute la causa dell’Alzheimer. Una nuova formulazione permette ora di iniettarlo in modo indolore, aprendo nuove speranze a una terapia precoce della malattia. Occhio al NGF - Dott. Francesco Sinigaglia, Chief Operating Officer Anabasis, Milano. Il NGF anche per la cura di malattie neurodegenerative dell’occhio. Un toccasana per la pelle- Prof. Roberto Bernabei, Policlinico Gemelli, Roma.Come il NGF può essere utilizzato per guarire le piaghe da decubito e altre malattie cutanee. h 17.00 - Dal NGF ai fattori di crescita non neuronali - Introduce Prof. Pietro Calissano, Presidente Ebri In viaggio con il NGF: dall'allergia alla riparazione dei tessuti e ritorno - Prof. Francesca Levi-Schaffer, Università Ebraica di Gerusalemme.Le più recenti ricerche sui fattori di crescita hanno aperto la strada ad un’innovativa terapia per le allergie. Il progetto di collaborazione EBRI-HUJ: L'attività angiogenica del NGF - Prof. Philip Lazarovici, Università Ebraica di Gerusalemme. Nel nome di Rita Levi Montalcini, un protocollo di lavoro che culminerà nella nascita di un laboratorio dedicato alla scienziata, all’interno del nuovo edificio dedicato alla ricerca interdisciplinare del cervello. Il progetto è dell’architetto Norman Foster. h 18.30 - Lectio magistralis: Affamare i tumori - Prof. Napoleone Ferrara, Premio Lasker, Breakthrough Prize in Life Sciences. VeGF, il fattore di crescita che apre la strada a nuove terapie per trattare i tumori e prevenire la cecità. Lo racconta lo scienziato che lo ha scoperto. leggi l'articolo » |
INFN: Una nuova imperfezione nello specchio dell'universo
Comunicato stampa - Osservata a LHC una disparità tra materia e antimaterialeggi l'articolo »
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Il navigatore del pipistrello e quello del ratto
Due ricerche hanno dimostrato che il cervello dei pipistrelli elabora le informazioni dello spazio in cui si muove in modo diverso del cervello di ratti. Per i pipistrelli lo spazio tridimensionale non ha direzioni privilegiate, come invece avviene nei ratti che di fatto si spostano in uno spazio a due dimensioni. Inoltre, nei pipistrelli sembrano assenti le onde cerebrali teta, che secondo precedenti studi sarebbero associate all'orientazione spaziale in tutti i mammiferileggi l'articolo »
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CNRNANO: Alessandro Tredicucci, 'padre' della fotonica a terahertz, premiato in USA e in Europa
Comunicato stampa - Alessandro Tredicucci, del Cnr di Pisa, si aggiudica il premio per la fotonica della Optical Society of America. Al ricercatore anche uno dei prestigiosi finanziamenti europei dedicati a scienziati leader. Il suo lavoro pionieristico ha aperto la strada alla fotonica terahertz con promettenti sviluppi applicativileggi l'articolo »
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Il volo del pipistrello
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Quando un topo si muove nello spazio, nel suo cervello si attiva un segnale elettrico continuo, chiamato "onda teta". Dato che questo segnale è localizzato nella corteccia entorinale media - uno snodo cruciale per la memoria e per l'elaborazione dell'informazione spaziale - era considerato lo strumento chiave per la navigazione, e si credeva che potesse essere così per molte altre specie. Michael Yartsev e il suo team di ricerca del Weizmann Institute of Science, in Israele, hanno preso in esame un animale simile al topo, ma con esigenze molto diverse rispetto allo spazio: il pipistrello. Il gruppo ha registrato l'attività neuronale di pipistrelli lasciati liberi di volare all'interno di grandi stanze. Questo studio e una seconda ricerca condotta alle Università del Maryland e di Boston hanno rivelato come, in realtà, nei pipistrelli in volo non ci sia traccia di onde teta. Il fatto che due specie tanto simili abbiano sviluppato meccanismi cerebrali così diversi per il controllo del movimento suggerisce che a questa funzione corrisponda una varietà di mappe cerebrali molto diversificate da specie a specie. In particolare, gli animali che volano come i pipistrelli si muovono lungo tre dimensioni e non due: questa potrebbe essere, al livello evolutivo, una delle distinzioni chiave.leggi l'articolo » |
Alle origini del genoma degli europei
Un'analisi di DNA mitocondriale prelevato da scheletri di antichi europei ha permesso di ricostruire gli spostamenti degli abitanti del Vecchio Continente durante diverse fasi del Neolitico e il contributo di questi spostamenti alla definizione del patrimonio genetico degli europei di oggi. In particolare, l'analisi ha riguardato una serie di mutazioni del DNA mitocndriale, note come aplogruppo H, che oggi risulta dominante nel 40 per cento della popolazione dell'Europa occidentale. leggi l'articolo »
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Come stimolare i topi a migliorare memoria e apprendimento
Topi in cui sono state trapiantate cellule neuronali ottenute differenziando cellule staminali embrionali umane hanno mostrato un miglioramento nei test di memoria e di apprendimento. Il risultato è stato raggiunto riparando un danno neurologico indotto dai ricercatori nell'ippocampo di topi geneticamente modificati per non rigettare impianti di tessuti di altre specieleggi l'articolo »
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Gli antenati degli uccelli in 3D
VAI ALL'ARTICOLO: Da dinosauri a uccelli, questione di zampe
Il video mostra i cambiamenti che hanno portato all'evoluzione dai primi arcosauri, simili agli attuali coccodrilli, ai dinosauri ad andatura bipede fino agli uccelli. I modelli dei dinosauri, mostrati nell'ordine che gli animali hanno lungo l'albero evolutivo, sono stati ottenuti creando un'immagine digitale dalle scansioni dei loro scheletri, 17 in tutto, risalenti a diversi periodi geologici. Alle immagini 3D è stata in seguito applicata un'anatomia muscolare, ovviamente digitale, in modo da ottener modelli dei dinosauri sui quali condurre studi di biomeccanica. Grazie a questi studi, un gruppo di ricerca diretto da John Hutchinson, del Royal Veterinary College a Hatfield, in Regno Unito, ha scoperto che la postura accovacciata degli uccelli, in cui il femore è quasi orizzontale anche durante la camminata, è un'eredità dei loro antenati arcosauri bipedi, come il Velociraptor, che l'avevano evoluta in seguito all'allungamento delle zampe posteriori. Questo allungamento era a sua volta funzionale alla capacità di muoversi più agilmente su un terreno difficile. (Credit: Vivian Allen, Julia Molnar)leggi l'articolo » |
Da dinosauri a uccelli, questione di zampe
La postura accovacciata degli uccelli, in cui il femore è quasi orizzontale anche durante la camminata, è un'eredità dei loro antenati dinosauri ad andatura bipede, come il Velociraptor, che l'avevano evoluta in seguito all'allungamento delle zampe posteriori. Questo scoperta è stata possibile grazie all'analisi di modelli virtuali tridimensionali ottenuti dalla scansione delle strutture ossee di dinosauri appartenenti a diversi periodi geologicileggi l'articolo »
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