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La successione anagrafica va bene, ma ci vuole il fuoco nella pancia
Il
capo del governo è un quarantenne. Il candidato di sinistra (presunto)
alla guida del prossimo governo è alla fine dei suoi trent’anni. Il
vicepresidente del Consiglio di centrodestra è quarantenne come il
premier. C’è una pletora di economisti, civil servant, esperti
costituzionalisti, giornalisti, avvocati, imprenditori, manager,
politici di recente estrazione, ministri, dirigenti di partito,
scrittori, televisionisti, artisti che non hanno ancora né cinquanta né
sessant’anni. Condizione invidiabile per loro, in un certo senso, e
stimolo importante per la società italiana immobilista affinché
funzioni il ricambio delle classi dirigenti. A patto che si facciano
venire quello che gli anglosassoni chiamano “fire in the belly”, il
fuoco nella pancia.
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di Giuliano Ferrara
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“Oltraggioso” ma utile
Il cortocircuito americano fra giudici, tasse e media. Sounds familiar?
Intollerabile,
scandalosa, imperdonabile, oltraggiosa: l’Amministrazione Obama ha
rovistato parecchio nel cassetto degli aggettivi per qualificare con la
giusta enfasi la condotta dell’Irs, l’Agenzia delle entrate, che ha
arbitrariamente torchiato alcuni gruppi conservatori con regime fiscale
agevolato in quanto primariamente orientati al “social welfare”. Lo
status non impedisce a questi enti di occuparsi di politica, di
finanziare messaggi elettorali, di fare pressioni dall’esterno, a patto
però che la politica non sia l’attività principale.
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di Mattia Ferraresi
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