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Newsletter del 03 maggio 2013 | |
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Scimmie, a ogni gruppo la sua tradizione alimentare
VAI ALL'ARTICOLO: Trasmissione culturale e conformismo nei cercopitechi
(Video © Erica van de Waal)leggi l'articolo »
I cercopitechi adulti della località di Baie Dankie, nella riserva naturale di Mawana, in Sudafrica, sono stati istruiti a mangiare solo mais tinto di blu, mentre quelli di Noha solo il mais tinto di rosa. Questa “tradizione alimentare” viene recepita anche dai piccoli delle nuove generazioni, che imparano a ignorare il mais del colore rifiutato dai grandi. Una volta cresciuti, però, quando migrano in cerca di femmine nel gruppo che preferisce il colore opposto, si adeguano immediatamente alle diverse abitudini alimentari. "La volontà dei maschi immigrati di adottare le consuetudini dei loro nuovi gruppi ci ha sorpreso", osserva Erica van de Waaal, dell'Università di St Andrews, uno degli autori dello studio. "Il comportamento di imitazione sia dei piccoli naïve sia dei maschi che migrano rivela la potenza e l'importanza dell'apprendimento sociale in questi primati selvatici, estendendo anche a essi il conformismo che conosciamo così bene negli esseri umani." |
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Trasmissione culturale e conformismo nei cercopitechi
Quando i giovani cercopitechi maschi abbandonano il proprio gruppo d'origine per cercare di accoppiarsi con femmine di un gruppo differente, acquisiscono subito le consuetudini alimentari del nuovo gruppo, anche se sono completamente differenti da quelle di origine. Questo fenomeno di trasmissione culturale è stato osservato in uno studio sul campo che anche ha evidenziato l'importanza dell'apprendimento sociale in queste scimmieleggi l'articolo »
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INAF-ASI: Ciao, Herschel!
Comunicato stampa - Si è conclusa la missione spaziale dell’ESA dedicata all’osservazione dell’universo nell’infrarosso. Dallo studio delle stelle in formazione alla scoperta di acqua in sistemi planetari extrasolari, è lunghissima la serie di successi ottenuti dalla missione, nella quale fondamentale è stato il contributo scientifico e tecnologico italianoleggi l'articolo »
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I rischi imprevisti delle infrastrutture intelligenti
I sistemi informatici di gestione delle infrastrutture critiche nazionali sono vulnerabili anche quando non sono direttamente collegati a Internet, come ha dimostrato l'attacco all'impianto di ritrattamento nucleare iraniano di Natanz. Inoltre, questa minaccia, troppo a lungo sottovalutata, è alla portata non solo degli Stati ma anche della criminalità, e gli esperti temono il diffondersi di un racket della protezione informaticaleggi l'articolo »
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Arriva dal CERN la prima "bilancia" per l'antimateria
La collaborazione ALPHA del CERN di Ginevra ha ottenuto per la prima volta una misurazione diretta dell'effetto della gravità su atomi di antidrogeno confinati in trappole magnetiche. Gli esperimenti in programma permetteranno di scoprire anche se per l'antimateria massa inerziale e massa gravitazionale sono uguali, o se invece su di essa il campo gravitazionale agisce come una antigravitàleggi l'articolo »
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San Raffaele-Telethon: Scoperta carta d'identità delle cellule Tr1, potenziali farmaci contro rigetto e malattie autoimmuni
Comunicato stampa - La scoperta, realizzata dal team di Maria Grazia Roncarolo e pubblicata su Nature Medicine, facilita l’utilizzo clinico di queste celluleleggi l'articolo »
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Chi bara mette a rischio la comunità: parola di lievito
Una popolazione che si fonda sulla collaborazione dei suoi membri può sopportare senza danni la presenza di un numero elevato di "profittatori", vale a dire di individui che beneficiano della collaborazione senza dare nulla in cambio. Se però - come ha dimostrato una ricerca sui lieviti - si presenta uno shock ambientale, le comunità in cui abbondano i profittatori sono destinate al collasso o all'estinzione, mentre quelle di soli cooperatori riescono a sopravvivere e riprendersileggi l'articolo »
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Maria Chiara Carrozza: come cambiare l'università |
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Alla Festa di Foligno, scienza, filosofia e società a confronto
Apre oggi a Foligno la terza edizione della Festa di scienza e filosofia, dedicata quest'anno ai rapporti ambivalenti fra scienza e società. Nel corso della manifestazione, che si conclude domenica 5 maggio, sarà presentato il progetto del Parco delle scienze e delle arti, un nuovo centro di diffusione della cultura scientificaleggi l'articolo »
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Niente staminali, la riserva ovarica è definita alla nascita
Nelle ovaie di topo adulto non sono presenti cellule staminali in grado di differenziarsi in ovociti: le conclusioni di uno studio confermano che nelle femmine dei mammiferi il pool di follicoli primordiali è definito alla nascita ed è in grado di sostenere la produzioni di ovuli per tutta la vita riproduttiva. Nessun riscontro, quindi, per i risultati degli anni scorsi che avevano fatto sperare in una cura per l’infertilità femminileleggi l'articolo »
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Dagli insetti, un occhio diverso per guardare il mondoVAI ALL'ARTICOLO: Una microcamera digitale che imita l'occhio degli insetti La tecnologia spesso prende spunto dalla natura. In questo caso il modello è l'"occhio composto" degli insetti, una complessa struttura a mosaico che è stata riprodotta con microlenti e fotorivelatori. Risultato: un occhio emisferico che non ha eguali per ampiezza del campo visivo, in cui tutto è virtualmente a fuoco leggi l'articolo » |
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Il bernoccolo della matematica? Per i bambini è nell'ippocampo
Uno studio ha dimostrato che i bambini con un maggior volume dell'ippocampo, la regione cerebrale che sovraintende ai processi di memoria, hanno maggiori probabilità di migliorare le capacità matematiche dopo otto settimane di lezioni individuali. Il risultato mette in discussione altri metodi di valutazione del talento dei bambini per l'aritmetica, come il quoziente d'intelligenza o i test di capacità di calcolo e di lettura, ponendo le basi per nuovi programmi didattici dedicati ai più piccolileggi l'articolo »
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Una microcamera digitale che imita l'occhio degli insetti
Una nuova microcamera, costruita con un mosaico di unità ottiche elementari, consente di osservare la realtà con una visione emisferica e con una lunghezza di campo virtualmente infinita. Realizzata da un gruppo di ricercatori statunitensi e cinesi, si basa sul modello dell'occhio composto, l'apparato di visione primordiale degli artropodi, e potrebbe trovare applicazione come sensore sui velivoli senza pilotaleggi l'articolo »
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Foglie a punta e petali arrotondati, ecco perché
La necessità che le foglie inizino rapidamente a svolgere la fotosintesi e che i petali richiamino gli impollinatori esponendo un'ampia superfice colorata impone alle due strutture vincoli selettivi diversi. Attraverso l'azione di alcune classi di proteine, questi due vincoli agiscono su un'unica "mappa di costruzione" codificata nel genoma, alterandola e dando origine alle differenti formeleggi l'articolo »
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