Roberto Abraham Scaruffi

Saturday, 5 May 2012


MoviSol - Movimento Internazionale per i Diritti Civili - Solidarietà
Newsletter n. 18/2012
"Consiglio di Prevenzione delle Atrocità": la nuova atrocità di Obama per giustificare le guerre preventive
Barack Obama ha dichiarato che le violazioni dei diritti umani - secondo la sua definizione - in qualsiasi parte del mondo costituiscono una minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Ergo, se ne deduce che le forze armate americane interverranno ovunque il Presidente americano lo ritenga necessario, in flagrante violazione del diritto internazionale. Con questo, Obama si è spinto un altro passo avanti nel ruolo di moderno Nerone.
La sua intenzione è stata resa chiara durante un intervento al Museo dell'Olocausto a Washington il 23 aprile, quando ha annunciato una serie di misure unilaterali da parte del governo americano:
  • convocazione, nello stesso giorno, della prima riunione del Consiglio di Prevenzione delle Atrocità (Atrocities Prevention Board, AFB) da lui recentemente creato, per preparare nuove avventure militari. Il consiglio è presieduto da Samantha Power, rabbiosa fautrice della dottrina R2P (responsability to protect) promossa da Tony Blair e George Soros in particolare, così come del bombardamento "umanitario" della Libia (vedi sotto);
  • ordine impartito ai 15 enti di intelligence americani di preparare una Valutazione di Intelligence Nazionale sui rischi di atrocità di massa che richiedono l'intervento americano. Stando ad alcune fonti, almeno 80 paesi sono sull'elenco dei bersagli compilato dal National Security Council, che fa parte del consiglio APB. In cima alla lista, oltre a Siria e Iran, c'è il Sudan.
  • un decreto per nuove sanzioni contro le società che forniscono tecnologia internet a Iran e Siria, compresa la confisca dei beni. Il decreto del 23 aprile dichiara chiaramente: "Io, Barack Obama. stabilisco con il presente che le gravi violazioni dei diritti umani del popolo di Iran e Siria da parte dei loro governi, facilitate dal monitoraggio, l'identificazione e il disturbo alla rete via internet, e commesse da entità in Iran e Siria che sono complici col malvagio uso della tecnologia da parte di tali governi per i propri scopi, minacciano la sicurezza nazionale e la politica estera degli Stati Uniti" (enfasi aggiunta).
Si noti che Obama ha preso questa decisione proprio nel momento in cui erano stati fatti dei progressi nei colloqui P5+1 con l'Iran, e mentre i russi, Kofi Annan ed altri tentano di far funzionare il cessate il fuoco in Siria.
La creazione dell'APB ha suscitato numerose proteste all'interno degli Stati Uniti in quanto apre i cancelli a guerre preventive illimitate sotto le mentite spoglie di interventi umanitari. Il rovesciamento di Gheddafi è stato citato dal Presidente Obama come un precedente per il tipo di intervento che raccomanda l'APB, così come gli interventi in Uganda e nel Sudan meridionale.
Come ha scritto il rinomato giurista Bruce Fein, il principio di interventismo di Obama giustificherebbe "guerre presidenziali senza fine ovunque". "A meno che non venga ripudiato dalla leadership politica degli Stati Uniti, il principio se ne starà lì come un'arma carica pronta ad essere utilizzata da qualche futuro Caligola che si proclama dio da solo per giustificare la legge marziale".
La questione sottostante è: che cosa definisce le "atrocità"? Non c'è alcuna definizione di questo nel diritto internazionale. In effetti, si tratta di un semplice strumento politico, escogitato presumibilmente dal Presidente stesso. Esattamente come i diritti umani che sono un concetto molto flessibile. Come abbiamo visto ripetutamente negli ultimi anni, un regime può passare da un giorno all'altro dall'essere un "solido alleato" a diventare un "protettore di terroristi" o "colpevole di abusi sui diritti umani" a seconda delle esigenze geopolitiche del momento. Nel frattempo, le dittature dell'Arabia Saudita e del Qatar non vengono menzionate. A quale punto, ci si potrebbe chiedere, la Casa Bianca deciderà di accusare ufficialmente Russia e Cina di abusi dei diritti umani?
Questa è la realtà che molti europei, ancora accecati dalle proprie illusioni su Barack Obama, fingono di non vedere. Non così il New York Times che, in un articolo di fondo il 29 aprile, intitolato "Guerriero in Capo", ha scritto che il Presidente che ha vinto il Nobel per la Pace "si è rivelato uno dei leader militarmente più aggressivi da decenni".
Eurozona: il collasso di un impero
Rifinanziare i debiti bancari con soldi del Monopoli mentre si schiaccia l'economia reale con politiche deflazionistiche è un'ovvia ricetta per il disastro e il farlo ha certamente aggravato la crisi di insolvenza del sistema transatlantico. Ma invece di riconoscere il fallimento e sottoporre il sistema a procedure di riorganizzazione fallimentare secondo i criteri di Glass-Steagall, le autorità finanziarie esigono più salvataggi e più austerità micidiale. Alla vigilia del ponte del Primo Maggio, una disperata BCE ha messo le carte in tavola, confessando che la crisi dell'euro è in realtà una crisi bancaria e ha chiesto un fondo di salvataggio bancario europeo.
Parlando ad una conferenza della BCE a Francoforte, il vicepresidente dell'istituto di emissione europeo Vitor Conscancio ha dichiarato: "La sequenza è ora muoverci il più possibile verso un regime di risoluzione [bancaria] paneuropeo che sia armonizzato". E ha aggiunto: "Per quanto riguarda le banche di rilevanza sistemica - ce ne sono trentasei - abbiamo veramente bisogno di un fondo di risoluzione, perché questo è il solo modo per superare il tema spinoso del condividere il fardello in una crisi".
Ovviamente, il fondo dovrebbe essere finanziato dai contribuenti, ma una volta spremuti questi, il denaro dovrà essere stampato perché stiamo parlando di migliaia di miliardi.
Nel suo Global Financial Stability Report semestrale, rilasciato alla vigilia della riunione di FMI e Banca Mondiale il 20-22 aprile a Washington, il FMI ha ammonito di un'imminente meltdown da 3,8 mila miliardi di dollari (2,87 mila miliardi di euro) delle banche dell'Eurozona. Ma un alto funzionario che ha partecipato agli incontri ha riferito all'EIR che circolava una versione precedente con un quadro molto più preoccupante, che stimava a 9 mila miliardi di dollari (6,8 mila miliardi di euro) la cifra necessaria per salvare le banche private europee nel 2012.
L'impero sta crollando, ha commentato l'economista americano Lyndon LaRouche il 21 aprile. "Si sta disintegrando sia economicamente che in ogni altro modo". La casa brucia in Europa, ma gli Stati Uniti sono anch'essi in bancarotta e sull'orlo di un collasso dell'economia fisica.
L'UE getta il popolo spagnolo sotto il Bus
L'incompetenza e la vera e propria follia delle ricette UE sono oggi visibili in Spagna, fino a ieri l'allievo modello dei programmi di austerità dettati dal FMI e dalla BCE. La disoccupazione è al 25%, il deficit di bilancio all'8,5% e il debito dello stato salirà dal 70% all'80% nel 2012, un balzo di dieci punti in un solo anno. Cervelli e capitali (65 miliardi negli ultimi mesi) sono in fuga mentre le banche hanno ritardato l'insolvenza con trucchi contabili e con i prestiti della BCE. In marzo, il debito delle banche spagnole verso la BCE era di 316 miliardi, di cui 200 erano i prestiti triennali (LTRO) contratti nell'asta di febbraio. Si tratta di un terzo del PIL del paese.
Una sola banca, Santander, ha "attivi" superiori all'intero PIL, una situazione in cui si trovano altri settori nazionali dell'UE, ma resa difficile dal collasso dell'economia fisica spagnola in gran parte basata sul settore immobiliare. Secondo un rapporto di Barclays, le banche spagnole hanno già perso 155 miliardi sugli investimenti immobiliari, a cui si aggiungeranno altri 100 miliardi l'anno prossimo. Ma siccome il settore immobiliare è in caduta libera, nessuno sa quale sarà la vera cifra.
Benché il governo spagnolo abbia annunciato piani per creare una Bad Bank, la Spagna non sarà in grado di salvare le sue banche da sola. Standard & Poor's ha declassato il rating di Madrid a BBB+, a due gradini dal livello di "spazzatura". A questo punto, la Spagna paga uno spread superiore a quello italiano e non può sostenerlo.
Se una grande banca spagnola salta, cade l'intero sistema finanziario mondiale. Ma la Spagna è la punta dell'iceberg e la crisi bancaria spagnola non è un problema spagnolo. L'intero sistema va riorganizzato, come ha sottolineato Helga Zepp-LaRouche in un dialogo online dedicato alla penisola iberica il 27 aprile. L'ESM va respinto e va ripristinato un sistema di credito per finanziare la ripresa dell'economia fisica con grandi progetti infrastrutturali.
PETIZIONE STRATEGICA
Proposta di legge Glass-Steagall: Il Senato agisca subito!
Il ddl n. 3112 presentato da Oskar Peterlini con la firma di numerosi altri Senatori che rappresentano i vari gruppi parlamentari all'interno del Senato propone di separare le banche commerciali dalle banche d'affari per isolare le attività finanziarie ordinarie dalla bisca speculativa sui mercati internazionali.
Da anni ai contribuenti si chiede di pagare per i salvataggi bancari - in modo sia diretto che indiretto - con la conseguenza che l'economia reale e il tenore di vita della popolazione continuano a crollare, mentre si fà di tutto per tentare di salvare la bolla basata su un debito speculativo impagabile.
Una netta separazione tra i due tipi di attività finanziarie permetterà la creazione di un sistema creditizio in grado di fornire i finanziamenti necessari per le famiglie e le imprese, lasciando invece al suo destino la finanza speculativa.
Chiediamo al Presidente del Senato Renato Schifani e al Presidente della Commissione Finanze Mario Baldassarri (quest'ultimo già firmatario del ddl Peterlini) di iniziare subito l'iter parlamentare per l'approvazione della proposta di legge sul modello Glass-Steagall, aprendo la discussione in Commissione con un ampio coinvolgimento di rappresentanti della società e dell'economia reale.
Non ci illudiamo che l'attuale Governo dei tecnici intenda mettersi contro il sistema delle banche centrali e dei loro soci nelle grandi banche internazionali, ma come avviene in altri paesi quali gli USA e la Francia, sta ai cittadini esercitare pressioni e costringere le istituzioni ad assumersi le loro responsabilità.
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Petizione al Senato in favore del ddl Peterlini (Glass-Steagall)
Appello a formare un fronte unito di tutte le proteste
Appello di Helga Zepp-LaRouche contro la guerra mondiale
Convegno di Bologna, 5/11/11
La nuova lira
Diffuse a Bologna l'8 settembre 2011 le prime 300 lire nuove che recavano sul retro una sintesi del programma di ripresa economica globale del movimento internazionale di Lyndon LaRouche.
Chi ha previsto la crisi
ne conosce la soluzione (2)
Diffusa a Bologna una variante con richiamo alla legge Glass-Steagall, del volantino con i cinque punti:
1. Cancellazione dei titoli speculativi - 2. Ritorno ad un sistema creditizio -
3. Potenza nucleare e infrastrutture su scala globale - 4. Rilancio della conquista spaziale - 5. Educazione nazionale ad "imago viva dei".
Petizione per la Nuova Commissione Pecora
L'Italia ed il mondo intero affrontano la peggiore crisi economica da secoli, paragonabile solo in parte alla Grande Depressione degli anni Trenta. [...] Se la Federal Reserve, le banche centrali europee e la BCE continueranno a promuovere pacchetti di salvataggio per le banche, senza fare una netta separazione tra le funzioni ordinarie delle banche e i titoli tossici, affosseranno quello che resta dell'economia. [...] ecco perché LaRouche propone che venga istituita al Congresso USA una "Nuova Commissione Pecora".. [che] anche in Italia sarebbe opportuno costituire...

Leggi e firma la petizione.

Diffondila!
Morire per l'Euro?
Diffondi il volantino contro la decisione di dotare l'UE di poteri d'emergenza e per il ritorno allo standard Glass-Steagall.
Ordine del Giorno a favore di una Legge sul Credito Produttivo
Non è ora che i consiglieri comunali che ti rappresentano presentino questo OdG? Puoi consegnare loro o diffondere anche questo volantino di introduzione alla proposta di legge.
Altri aggiornamenti saranno disponibili nel corso della settimana sul sito http://www.movisol.org.
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