Roberto Abraham Scaruffi

Friday, 4 May 2012



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Newsletter del 04 maggio 2012
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Bloccare l'attacco dell'HIV

L'HIV sfrutta una proteina chiamata CCR5, che si trova sulla superficie di alcune cellule immunitarie, per infettare quelle cellule. Alcune persone hanno ereditato una mutazione che inattiva le loro copie della proteina CCR5, offrendo quindi una maggiore protezione contro l'infezione da HIV.
I ricercatori stanno sperimentando tecniche di ingegneria genetica per modificare le cellule immunitarie in modo da privarle della proteina CCR5, rendendole così resistenti all'infezione. I risultati preliminari ottenuti da studi con cui valutare la sicurezza di questo metodo negli esseri umani sono incoraggianti, ma c'è ancora molta strada da fare leggi l'articolo »
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Il futuro remoto delle stelle

Sebbene l'epoca maestosa della formazione di stelle e galassie sia terminata, l'universo è ancora dinamico e ricco di energia. In futuro le stelle cambieranno aspetto con il variare della loro composizione; le stelle doppie e i sistemi planetari si disintegreranno; oggetti celesti che oggi sono rari, come le nane bianche di elio, diventeranno comuni. Per certi aspetti, l'universo futuro potrebbe essere più adatto a ospitare forme di vita rispetto a quello attuale. Considerare il futuro lontano del cosmo non è solo interessante di per sé, ma è anche un banco di prova intellettuale per gli astrofisici, un modo per consentire loro di approfondire le implicazioni di teorie e osservazioni leggi l'articolo »
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La nuova generazione di antidepressivi

Gli antidepressivi di oggi impiegano settimane per alleviare la depressione, e in alcuni pazienti non funzionano proprio, e se funzionano oggi, magari non funzionano più domani. Sono quindi necessari farmaci ad azione più rapida, che adottino nuovi meccanismi di azione. Tuttavia le grandi aziende farmaceutiche hanno in cantiere un numero limitato di queste sostanze. Alcune piccole case farmaceutiche e ricercatori del settore pubblico provano a colmare questo vuoto seguendo strade promettenti leggi l'articolo »
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Una rete ombra per internet

Internet fu progettata come sistema decentralizzato: ogni nodo avrebbe dovuto essere connesso a molti altri. Questo disegno intendeva rendere il sistema resistente alla censura o ad attacchi esterni. Invece, in pratica, la maggior parte dei singoli utenti si trova ai bordi della rete, ognuno collegato agli altri solo attraverso il servizio commerciale che fornisce la connettività. Se si blocca questo collegamento, l’accesso a Internet sparisce. Un’altra opzione sta iniziando a emergere, sotto forma di reti senza fili a maglie (wireless mesh networks), sistemi semplici che collegano gli utenti finali gli uni agli altri e aggirano automaticamente censure e tentativi di bloccare la comunicazione. Ma ogni rete a maglie deve raggiungere una certa massa critica di utenti prima di funzionare a dovere: gli sviluppatori devono convincere i potenziali utenti a barattare la facilità d’uso con una maggiore libertà e riservatezza leggi l'articolo »
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La porta dell’HIV

L'Editoriale leggi l'articolo »
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EURAC: Ötzi: ecco il sangue di 5000 anni fa

Scoperti globuli rossi dell'Iceman. Si tratta del campione di sangue più antico a disposizione della ricerca. leggi l'articolo »
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A colpi di mazza da hockey

Michael E. Mann, autore del grafico più famoso della scienza del clima, ferocemente criticato dai negazionisti, si è appassionato alla lotta ed è deciso a mantenere il ruolo di comunicatore di verità scomode leggi l'articolo »
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INAF: Roma e Firenze commemorano Franco Pacini

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L'uomo del grano

Dagli antichi romani al XIX secolo la resa media di frumento tenero e duro è rimasta quasi costante, circa una tonnellata per ettaro. L’aumento della produzione registrato nei primi decenni del Novecento è stato possibile grazie a concimi, meccanizzazione e miglioramento genetico. Uno dei principali protagonisti di queste innovazioni è stato il genetista Nazareno Strampelli, che grazie a incroci di diverse varietà ha permesso all’Italia di aumentare notevolmente la produzione di grano senza quasi aumentare la superficie coltivata. Le varietà ottenute da Strampelli sono state poi sfruttate in molti altri paesi e usate per ottenere altre varietà ancora in tutto il mondo leggi l'articolo »
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CNR: Amesis, un modello stima la radiazione solare al suolo

Frutto di una ricerca degli Istituti di metodologie per l'analisi ambientale e per i beni archeologici e monumentali del Cnr, fornisce dati ad alta risoluzione e stime della copertura nuvolosa. Il sistema apre nuove prospettive nello studio e nell'utilizzo efficiente della risorsa solare, oggi limitato dalla scarsa accuratezza e validità dei dati leggi l'articolo »
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La vita nelle profondità sotterranee

Le grotte sembravano ambienti poco adatti alla vita, quindi scarsamente abitati e comunque esclusivamente da organismi ciechi e privi di pigmento. L’ecologia degli ambienti sotterranei si è invece dimostrata, in accordo con le ricerche condotte negli ultimi decenni, assai diversificata, e i processi evolutivi che regolano l’adattamento a questi ambienti sono sorprendenti. Fino a oggi sono state descritte decine di migliaia di specie viventi in ambienti del genere e molte altre ancora devono essere scoperte, dato che i biospeleologi hanno deciso di studiare in modo approfondito gli habitat ricchi di vita e poco conosciuti delle grotte tropicali leggi l'articolo »
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L'affinità ancestrale fra tatto e udito

Una ricerca ha dimostrato che sensibilità tattile e acuità uditiva vanno di pari passo. Questo parallelismo è legato alla presenza di geni che intervengono in entrambi i processi e indicano una probabile ascendenza evolutiva comune dei due sensi, che sfruttano entrambi, sia pure in modo differente, recettori sensibili a variazioni di pressione. La ricerca ha inoltre rilevato una significativa ereditarietà della sensibilità del tatto
(red) leggi l'articolo »
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I dinosauri del continente perduto

Tra 90 e 70 milioni di anni fa, durante il Cretaceo superiore, un mare poco profondo ricopriva la zona centrale del Nord America, dividendola in una parte orientale e una occidentale. Gli scienziati chiamano quest'ultima Laramidia. Negli anni ottanta un ricercatore ipotizzò che, per vari milioni di anni, nelle regioni settentrionali e meridionali della Laramidia convivessero comunità di dinosauri separate. L'ipotesi della coesistenza di così tanti grandi animali in un territorio relativamente piccolo fu però criticata. Ma nell'ultimo decennio le scoperte hanno rafforzato l'idea, rivelando numerose specie ancora sconosciute, tra cui molte giganti. Che cosa permettesse a così tanti colossi di convivere in un'area così piccola non è ancora chiaro; può darsi che i dinosauri avessero un fabbisogno energetico minore rispetto ai grandi animali terrestri di oggi, o che le piante del Cretaceo superiore fossero più nutrienti. leggi l'articolo »
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Come funziona l'antiossidante contenuto nel vino rosso

Gli effetti positivi sul metabolismo energetico del resveratrolo, la cui efficacia e sicurezza sono state di recente oggetto di aspre polemiche, appaiono confermati, almeno per bassi dosaggi della molecola, da una ricerca che indica nelle sirtuine le proteine che ne mediano l’azione leggi l'articolo »
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L'integrazione fragile delle emozioni bambine

Ricostruito il processo di maturazione delle connessioni tra l'amigdala, la regione cerebrale che svolge un ruolo fondamentale nell'espressione e nella regolazione delle emozioni, e le aree del cervello responsabili delle funzioni cognitive superiori. I risultati portano a concludere che nei bambini esista una debole integrazione dei circuiti dell'amigdala, con importanti ripercussioni sulla comprensione dello sviluppo emotivo normale e patologico leggi l'articolo »