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Come resistere al Caimano
La mediazione, i punti di equilibrio, la sintesi tra Amato e Renzi e i guai (e la tattica) sul percorso del governo
Nuovo
e vecchio. Giovane e anziano. Destra e sinistra. Zio e nipote.
Rottamati e rottamatori. Direzione e controdirezione. Rupture e
antirupture. Il film dell’investitura di Enrico Letta a presidente del
Consiglio incaricato comincia lo scorso 26 febbraio con una dura
telefonata di Giorgio Napolitano e si conclude 58 giorni dopo con una
promettente stretta di mano tra il capo dello stato e il vicesegretario
del Pd. In questo lungo arco di tempo nel centrosinistra è successo di
tutto (azzeramento di un gruppo dirigente, dissoluzione di una
coalizione, dimissioni del segretario, lotte intestine, candidature
bruciate, pugnalate alle spalle).
Leggi Ritratto di un premier da cucciolo di Mattia Feltri
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di Claudio Cerasa
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Il senso di Papa Francesco per le burocrazie che devono solo “aiutare”. Riforme e conti segreti
Come
tutti gli uffici, anche lo Ior è necessario. Ma fino a un certo punto.
Per la prima volta dall’elezione avvenuta lo scorso 13 marzo, Papa
Francesco ha parlato ieri dell’Istituto per le opere religiose, la
banca vaticana. Tema cruciale sì, ma soprattutto per i media, che da
quaranta giorni aspettavano invano. Bergoglio ha paralto, ma lo ha fatto
non discutendo con i cardinali in una delle tante sale del palazzo
apostolico né in un’udienza particolare. Ha preferito – come sempre più
spesso accade – l’ambiente familiare della piccola cappella di Santa
Marta, durante la consueta messa mattutina celebrata alle sette.
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di Matteo Matzuzzi
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