Roberto Abraham Scaruffi

Friday, 1 June 2012



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Newsletter del 01 giugno 2012
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La strana masticazione del rettile arcaico

Il tuatara (Sphenodon punctatus), un piccolo rettile simile a una lucertola che vive su alcune isole al largo della Nuova Zelanda, è noto in qualità di ultimo rappresentante sopravvissuto di un gruppo, quello dei rincocefali, che era diffuso in tutto il pianeta all'epoca dei dinosauri, circa 225 milioni di anni fa, e che si è estinto completamente - tuatara a parte - da circa 60 milioni di anni.

Oggi, questa sorta di fossile vivente è una specie protetta, minacciata dalla distruzione del suo habitat e dall'introduzione di predatori alieni nel suo areale. Ma una ricerca appena pubblicata sulla rivista The Anatomical Record ne rivendica il diritto alla fama anche per un'altra insolita caratteristica: il modo di masticare.

Il tuatara (il cui nome significa "con le spine sul dorso" in lingua maori) ha infatti una masticazione estremamente specializzata: la mandibola si serra su due file di denti superiori dai bordi taglienti, e poi scorre in avanti di qualche millimetro tagliando il cibo un po' come fa un coltello da bistecca.

Un modo di masticare così sofisticato è unico tra i rettili, che spezzano il cibo con morsi ripetuti, oppure, come i serpenti, lo ingoiano senza masticarlo, e finora una tale specializzazione era sempre stata associata al metabolismo elevato tipico dei mammiferi.

Secondo i ricercatori, questa masticazione era però presente circa 160 milioni di anni fa tra alcuni antenati del tuatara, ed era probabilmente assai più diffusa di adesso, anche grazie al vantaggio che conferiva, permettendo una scelta più ampia di prede e quindi una dieta più variabile.

(Cortesia Chester Zoo e University College London) leggi l'articolo »
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Il transito di Venere: storia di un'impresa scientifica

Nella notte tra il 5 e il 6 giugno prossimi, Venere effettuerà uno dei suoi rarissimi transiti davanti al Sole, un evento che si verifica solo quattro volte ogni 243 anni. Il successivo avverrà l'11 dicembre 2117: questo significa che la prossima generazione di persone che vedranno Venere passare tra noi e il disco del Sole non è ancora nata.

Lo spettacolo non è grandioso come un’eclisse o l’arrivo di una cometa: il pianeta è così distante da noi che appare come un puntino 30 volte più piccolo del Sole. A renderlo eccezionale, oltre alla sua rarità, è la parte importante che ha avuto nella storia della scienza, poiché è collegato a un’impresa che ha impegnato gli astronomi per secoli: misurare la grandezza del sistema solare, e in particolare la distanza tra la Terra e il Sole, che oggi usiamo come unità astronomica (per la precisione un'unità astronomica è circa la distanza media tra Terra e Sole).



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Sequenziato il genoma del pomodoro 

Il risultato, di grande importanza per ottenere varietà più resistenti ai parassiti e alla siccità, ha anche rivelato - grazie al confronto fra una cultivar domestica e la specie selvatica - che circa 60 milioni di anni fa, poco dopo l'ultima grande estinzione di massa, il genoma di questa solanacea ha subito un'improvvisa triplicazione leggi l'articolo »
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Come registrare un film in... una fialetta di gas

Sviluppando tecniche già utilizzate per la risonanza magnetica, un gruppo di ricercatori è riuscito a usare un gas atomico come mezzi di archiviazione di immagini. Anche se il film registrato è composto da soli due fotogrammi, questo risultato apre le porte alla creazione di un tipo di memoria ad accesso casuale applicabile in prospettiva ai futuri computer quantistici leggi l'articolo »
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Gli uccelli, forme giovanili di dinosauro

Il passaggio dagli arcosauri agli uccelli è il frutto di un'improvvisa accelerazione dell'orologio biologico che ha fatto raggiungere agli antenati degli attuali uccelli la maturità sessuale prima che avvenissero le normali trasformazioni di sviluppo somatico di quei dinosauri leggi l'articolo »
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CNR - Adolescenti e sostanze psicotrope: italiani nella 'top ten'

Comunicato stampa leggi l'articolo »
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Università di Trento: ERC advanced grant assegnato a un progetto del CIMeC

Comunicato stampa leggi l'articolo »
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INGV: Pericolosità sismica, zone sismiche e normativa sismica nella zona dei terremoti del maggio 2012

Comunicato stampa
Con riferimento alle affermazioni circolate in questi giorni circa la necessità di aggiornare la mappa del rischio sismico o della pericolosità sismica dell'area colpita dai recenti terremoti o addirittura di tutta l'Italia, l'Istituto precisa quanto segue:

a) i terremoti sono avvenuti in una zona che non era stata classificata come sismica fino al 2003, a dispetto di molteplici evidenze fornite dagli studi scientifici;
b) la mappa di mappa di pericolosità sismica di riferimento per il territorio nazionale (Ordinanza PCM 3519/2006 *), considera la zona a pericolositàmedia;
c) i parametri dei terremoti avvenuti sono compatibili con le assunzioni che stanno alla base della mappa citata. In particolare, viene ipotizzata per  questa       zona una magnitudo massima pari a 6.2;
d)    l'assegnazione dei comuni a una delle quattro zone sismiche, sulla base della suddetta mappa di riferimento, è assegnata dalla legge alla competenza delle Regioni, non degli istituti di ricerca;
e)    l'applicazione delle norme sismiche del 2003 ha proceduto a rilento, anche perché era rimasta in vigore la possibilità di applicazione delle normative precedenti;
f)    le nove Norme Tecniche per le Costruzioni, deliberate nel 2008, fanno riferimento ad azioni sismiche ottenute dalla sinergia fra INGV e Dipartimento della Protezione Civile. Tuttavia, queste norme sono entrate in vigore in tutta l'Italia solo all'indomani del terremoto dell'Aquilano del 2009.
g)    a causa di questi ritardi, nelle zone colpite in questi giorni si è accumulato un notevole deficit di protezione sismica, che è in parte responsabile dei danni avvenuti;
h)    una situazione analoga interessa un notevole numero di Comuni, localizzati principalmente nell'Italia settentrionale.

E' opinione di questo Istituto che la mappa di pericolosità sismica di riferimento sia perfettibile, ma che l'eventuale aggiornamento che tenga conto solo degli ultimi terremoti non ne determini, complessivamente, variazioni significative.

Si ritiene più urgente che venga assicurato il suo pieno recepimento da parte delle Regioni e che vengano ulteriormente sviluppate le iniziative per la riduzione della vulnerabilità sismica, già avviate in alcune zone del Paese. leggi l'articolo »
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L'odore del corpo cambia con l'età. E si sente.

L’odore emanato dagli esseri umani cambia nel corso della vita e il nostro olfatto è in grado di percepirlo, come ha verificato una recente ricerca. Sorprendentemente, l’odore delle persone anziane è risultato più facile da identificare, ma anche meno intenso e spiacevole, di quello di soggetti più giovani leggi l'articolo »
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Smart Cities: approvate 26 'idee' del CNR

Comunicato stampa leggi l'articolo »
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La scelta della donna alle origini della monogamia

Le spiegazioni proposte per la transizione nella nostra specie da un periodo in cui vigeva la promiscuità a una società basata sul legame di coppia incontrano diverse difficoltà. Ora un nuovo modello mostra che questo passaggio sarebbe stato innescato dalla preferenza delle donne per maschi di basso rango sociale che avrebbero offerto uno scambio fra garanzia di approvvigionamenti e fedeltà leggi l'articolo »
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Il primo del nostro genere

L’origine del genere a cui apparteniamo Homo, è ancora misteriosa per gli studiosi dell’evoluzione umana. In base agli scarsi dati disponibili, gli scienziati hanno ipotizzato che Homo sia emerso in Africa orientale, dove Australopithecus afarensis, la specie a cui appartiene Lucy, avrebbe dato origine alla specie fondatrice della nostra linea di discendenza, Homo habilis. Alcuni fossili scoperti di recente in un sito a nord-ovest di Johannesburg, in Sudafrica,potrebbero però rovesciare questo scenario. I fossili rappresentano una specie prima ignota di ominini, con una miscela di caratteri da australopiteco e tratti tipici di Homo che suggerisce ai suoi scopritori che possa trattarsi dell’antenato di Homo leggi l'articolo »
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La radioattività di Fukushima arriva in California con i tonni

Il disastro giapponese del marzo del 2011 ha riversato in mare cesio-134 e cesio-137. Nuove misurazioni mostrano notevoli concentrazioni di questi due isotopi radioattivi nei tonni che migrano dal Giappone verso est arrivando alle coste della California. Il risultato dimostra che le specie migratorie possono fare da vettori di trasporto dei radionuclidi leggi l'articolo »
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Le Scienze n.526

In edicola dal 4 giugno

L'EDITORIALE di Marco Cattaneo


Anteprima

Lavori in corso


Concorso fotografico

Intervista
Dai nutrienti ai geni

di Giovanni Sabato

Made in Italy
Pellicole intelligenti

di Letizia Gabaglio

Scienza e filosofia
Analizzo, dunque non credo

di Telmo Pievani

Appunti di laboratorio
Che cosa insegna il "cervello diviso"

di Edoardo Boncinelli

Il matematico impertinente
Aurea soliditas

di Piergiorgio Odifreddi

Astri & Particelle
I mattoni dell'universo

di Roberto Battiston

Homo sapiens
Il pianeta delle scimmie

di Giorgio Manzi

Evoluzione umana
Il primo del nostro genere

di Kate Wong
Fossili sensazionali scoperti in Sudafrica riaccendono il dibattito su come siamo diventati umani


Astronomia
La prima luce cosmica

di Adriano Fontana e Andrea Ferrara
Quali oggetti celesti hanno emesso la prima radiazione che ha illuminato l'universo e ne ha influenzato l'evoluzione?

       
Dossier Polio

Sanità pubblica
Polio, ultimo atto

di Helen Branswell
A un passo dall'eliminazione totale della poliomielite, le organizzazioni internazionali devono affrontare un problema complicato: un componente del vaccino più usato provoca più casi di malattia del virus che dovrebbe combattere


Storia della medicina
Il vaccino che venne dal freddo

di William Swanson
Al culmine della Guerra Fredda, per testare il suo nuovo vaccino orale contro la polio Albert Sabin si rivolse a un alleato inaspettato: uno scienziato sovietico

                

Evoluzione
L'evoluzione della morale

di Telmo Pievani
Gentilezza e altruismo non sono esclusive della nostra specie, ma si manifestano anche in altri primati, suggerendo un'evoluzione biologica della moralità


Fisica
La gravità quantistica a Flatlandia

di Steven Carlip
Immaginiamo che lo spazio sia bidimensionale anziché tridimensionale. Come funzionerebbe la forza di gravità? Le sorprendenti risposte guidano i fisici verso una teoria unificata della natura


Paleontologia
L'artista che viaggiava nel tempo

di Richard Milner
Charles R. Knight mise a frutto la sua vasta esperienza nel rappresentare gli animali viventi per riportare in vita gli animali preistorici


Esplorazione spaziale
Destinazione Luna

di Michael Belfiore
Forse il prossimo rover che esplorerà la superficie lunare non verrà realizzato dalla NASA ma sarà costruito con un budget ridotto da studenti universitari e società private


Fisiologia
I limiti dell'apnea

di Michael J. Parkes
Il bisogno di ossigeno del cervello è il fattore che limita quanto a lungo riusciamo a trattenere il respiro. Studi recenti suggeriscono però che le basi biologiche dell'apnea sono più complicate


Coordinate
Il commercio dell'a
cqua
di Mark Fischetti

Rudi matematici
Tris stocastici per tre

di Rodolfo Clerico, Piero Fabbri e Francesca Ortenzio

Libri & tempo libero

Povera scienza
Flatulenze giurassiche

di Paolo Attivissimo

Pentole & provette
Il colore dell'odore del vino

di Dario Bressanini
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Se non ci fossero i vaccini