Roberto Abraham Scaruffi

Thursday 21 February 2013

GAZZETTAFINANZIARIA

La newsletter di Economia & Finanza del Foglio.it

Numero 44
lunedì 18 febbraio 2013
Elites senza tregua
PERCHE' LE ELITE ITALIANE TEMONO LA "MERITOCRAZIA ELETTIVA" DI MARIO MONTI

La scelta “meno peggiore” alle urne è l’ex presidente della Bocconi, non solo per le sue proposte di politica economica o la sua credibilità internazionale. Ma perché Monti è portatore di una concezione della democrazia che fa i conti con i condizionamenti del mondo contemporaneo. Quello scontro tra “competenza” e “volontà popolare”. Il dibattito del Foglio visto da un fondatore del Pd, Michele Salvati
-- Leggi qui tutta l'intervista di Marco Valerio Lo Prete
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LA RIVOLUZIONE DEL MANDARINO MONTI
Accusa Franco Debenedetti: Monti vuole cambiare la politica a colpi di tecnocrazia, oltre destra e sinistra. Lo difende l’americano Nathan Gardels: la democrazia è tante cose, non è solo la conta delle teste, in America gli apparati tecnici integrano il consenso. Il “modello cinese”
-- Leggi qui tutta l'intervista di Marco Valerio Lo Prete
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Usura bancaria
COSI' L'ITALIA DISINCENTIVA I PRESTITI TRA PERSONE
Anche in Italia stanno emergendo forme di finanziamento diverse dal credito bancario, ormai diventate un'esigenza per le imprese e per i privati cittadini, finora troppo dipendenti dalle banche. Tra queste forme alternative esiste il peer-to-peer lending o prestiti tra privati: è una forma di prestito tra persone possibile grazie a piattaforme online ad hoc, come ad esempio quella dell'italiana Smartika. I tassi di interesse sono interessanti sia per chi richiede (-25 per cento rispetto alla media nazionale dei prestiti personali) che per chi presta (tassi attivi intorno al 6,5 per cento lordo). Però se una persona presta denaro a un'altra, tramite questa forma di "scambio", dovrà pagare un'imposta più alta rispetto a quella applicata ai depositi bancari. Questi ultimi, infatti, sono tassati al 20 per cento. Mentre la tassazione per il peer-to-peer lending avviene al tasso dell'aliquota marginale, più alta. Non è certo un incentivo ad allargare questa pratica. Ma un cambiamento sarebbe positivo in un paese in cui l'usura è stimata a 30 miliardi di euro l'anno. Favorire il prestito tra persone (regolato) strangolerebbe questo "mercato" criminale. (abram)
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-- Leggi qui l'articolo Banche in crisi di credibilità e di credito, cercansi quattrini di Alberto Brambilla
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CONTRADDIZIONI E FILOSOFIA GIUDIZIARIE SULL'AFFAIRE FINMECCANICA
Un po’ a sorpresa, e nonostante quanto lasciato intendere negli scorsi mesi attraverso la stampa, le tangenti ai partiti politici italiani (la Lega nord, in particolare) non figurano come capi di imputazione nell’ordinanza d'arresto per Giuseppe Orsi, ex ad e presidente di Finmeccanica. Di questa ipotesi, sulla quale pure lavoravano i magistrati di Napoli che all’origine si occuparono del caso prima che fosse spostato a Busto Arsizio, si parla soltanto nell’interrogatorio di Lorenzo Borgogni, ex responsabile delle relazioni esterne di Finmeccanica, e di altri come Giuseppe Zampini (ad di Ansaldo Energia che riferisce confidenze fattegli da Haschke). Il gip precisa però che Orsi e Spagnolini sono indagati per corruzione con aggravante transnazionale di alcuni pubblici ufficiali indiani (finalizzata ad assicurarsi una gara d’appalto per 12 elicotteri da 556 milioni di euro), e per l’utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, necessarie a retribuire gli intermediari italiani e i pubblici ufficiali indiani.
-- Leggi qui tutta la ricostruzione di Marco Valerio Lo Prete
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GESTIRE AFFARE STRATEGICI IN ALGERIA E' UNA COSA SERIA. IN AMERICA.
Così Washington lascia correre quando la magistratura africana, per motivi tutti interni, se la prende con i suoi colossi
-- Leggi qui tutto l'articolo di Marco Valerio Lo Prete
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And the paper is...

L’AUSTERITA’ FA MALE ANCHE A CHI LA PREDICA
Xavier Timbeau, dell’Office Français des Conjunctures conomiques (Ofce), ha presentato, in seminari a invito in Banca d’Italia e al Tesoro, un documento in collaborazione con due altri istituti di ricerca: l’Imk di Düsserdolf e l’Eclm di Copenhagen: l’Independent Annual Growth Survey, redatto da 15 economisti dei tre istituti. E’ un duro attacco alle politiche d’austerità nell’Eurozona. Dato che il lavoro è stato commissionato dal Gruppo Socialista e Democratico del Parlamento Europeo e della Fondazione Europea per studi progressisti, ce lo si poteva aspettare
Più sorprendente, e meno noto, il paper diramato il 13 febbraio da Hans Werner Sinn, uno dei consiglieri economici più ascoltati dal Cancelliere Merkel nonché guida del CESifo di Monaco (uno dei centri studi economici più apprezzati. Il lavoro ("Austerity, Growth and Inflation - Remarks on the Eurozone's Unresolved Competitiveness Problem", CESifo Working Paper Series No. 4086) conclude che le misure di ‘tutela finanziaria’ varate della Bce e dai Governi nazionali hanno calmato i mercati, ma non hanno neanche sfiorato i nodi della competitività degli Stati meridionali dell’eurozona e della Francia. Se si continua su questa strada, avremo altri dieci ani di stagnazione nell’area meridionale dell’Eurozona e di inflazione in quella settentrionale. Non c’è quindi da stare allegri. Sempre che i capitali non vengano indotti a viaggiare verso il più competitivo Nord che spinti ad andare a Sud. C’è ancora meno da stare allegri. Per il meridione d’Europa e anche per la Francia. (di Giuseppe Pennisi)
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Dal blog del Foglio.it
SPIGOLATURE CONTRARIAN
1) Un altro caso Antonveneta per il Monte dei Paschi di Siena? I dubbi bipartisan avanzano di Marco Valerio Lo Prete
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2) Piccolo (anti) confinudustriali crescono. Parla il fondatore della fonda "Confimi Impresa", Paolo Agnelli di Pietro Salvatori