Roberto Abraham Scaruffi

Thursday, 21 February 2013

IL FOGLIETTO QUOTIDIANO

Edizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara

OGGI IN EDICOLA
PRIMA PAGINA

Al G20 della crescita fiacca le Banche centrali si riprendono il potere

Ocse e Fmi: più liquidità fa crescere, non accusate Tokyo. L’inflazione di parole diventa una politica monetaria

Concita e i suoi fratelli

Il neorealismo esorcistico del nuovo libro della De Gregorio, fasullo come un’impuntatura
SECONDA PAGINA

Ripa di Meana, un dandy alle elezioni indossa Grillo, o meglio il Cav.

EDITORIALI

Dopo il mariage gay, l’eutanasia

La Francia di Hollande insegue Zapatero. Di questo passo lo supererà
INSERTO DEL SABATO

Il castigamatti

Michele Boldrin, liberista combattente di Fermare il declino, picchia duro in tv su chiunque parli di tutto e di niente

Roma con due Papi

Viaggio immaginario dentro le sacre mura dove Benedetto XVI dovrà convivere con il nuovo Vicario. Finirà che l’ombra dell’uno appannerà la luce dell’altro
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La campagna elettorale, dall’estero

Le interferenze sul voto italiano pongono alcune nuove questioni
Nel corso della visita negli Stati Uniti di Giorgio Napolitano, che proprio perché svolta in modo inusuale alla vigili della fine della sua presidenza sembra testimoniare il particolare rapporto di stima con Barack Obama, sono giunte congratulazioni per la scelta a suo tempo sostenuta dal presidente della Repubblica di dare vita a un governo tecnico, molto apprezzato oltreatlantico. Indicazioni persino più robuste a favore di Mario Monti sono venute, oltre che dalla stampa finanziaria anglosassone (ancora l’ultimo numero dell’Economist), dal governo tedesco per bocca del ministro dell’Economia Wolfgang Schäuble e da vari esponenti della Commissione europea.
Ora succede davvero

I ribelli siriani ricevono armi straniere contro Assad e i ribelli islamisti

Uno sponsor cede alla guerriglia “laica” armi controcarro (ma non antiaeree) per contenere lo strapotere dei jihadisti
I ribelli siriani ricevono massicce quantità di armi pesanti, mai viste prima in quasi due anni di  guerra civile. Sono armi portatili controcarro che non si trovano in Siria o nei paesi confinanti, ma vengono in blocco dagli arsenali delle nazioni dell’ex Yugoslavia. Lanciarazzi Rpg-22 e M79 Osa, cannoni senza rinculo M60, capaci di neutralizzare i carrarmati di epoca sovietica dell’esercito del presidente Bashar el Assad, e quindi di rovesciare la situazione su un campo di battaglia durissimo, dove i guerriglieri erano costretti ad affrontare i corazzati con fucili e bombe artigianali.
di Daniele Raineri