Roberto Abraham Scaruffi

Friday, 22 February 2013

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Newsletter del 15 febbraio 2013
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Un modello di laboratorio per nane bianche

Utilizzando semiconduttori drogati è possibile riprodurre il comportamento dell’atomo d’idrogeno nelle condizioni estreme di campo magnetico presenti sulla superficie delle nane bianche. Il risultato, ottenuto con un campo magnetico di poche decine di tesla, apre la strada alla modellizzazione in laboratorio di fenomeni astrofisicileggi l'articolo »
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Ancora un calo record dei ghiacci nell'Artico

I dati raccolti dal satellite CryoSat dell'agenzia spaziale europea (ESA), elaborati dai ricercatori dell'University College di Londra, rivelano una diminuzione dei ghiacciai artici non solo nella loro estensione, ma anche nel loro volumeleggi l'articolo »
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La scienza osserva i ghiacciai, due studi a confronto

I ghiacciai artici diminuiscono in superficie e volume. Questa animazione, prodotta dall'ESA, mostra i rilievi invernali 2010-2011 e 2011-2012 del satellite CryoSat (in rosso) a confronto con le simulazioni del Pan-Arctic Ice-Ocean Modelling and Assimilation System (PIOMAS), un modello sviluppato dal Polar Science Center dell'Università di Washington (in bianco). Nei dati ottenuti da CryoSat, il tasso della diminuzione del ghiaccio risulta maggiore del 60 per cento in autunno e minore del 25 per cento in inverno rispetto alle previsioni del PIOMAS. Globalmente, il calo della superficie glaciale del nostro pianeta è confermata dalle due ricerche indipendenti (animazione: cortesia ESA).

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Tradimento e castigo nella società dei babbuini

Le coppie che tradiscono il maschio dominante, l'unico legittimato ad accoppiarsi con le femmine del gruppo, riducono l'intensità delle vocalizzazioni emesse durante il rapporto fino a evitarle del tutto. Tuttavia, se i due "colpevoli" vengono scoperti e il maschio coinvolto appartiene alla cerchia dei diretti accoliti del leader, la punizione che gli verrà inflitta sarà relativamente modesta, considerata l'importanza per il maschio dominante di avere un gruppo di "fedeli" che garantisca l'assetto gerarchico leggi l'articolo »
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Da nord a sud, si festeggia il Darwin Day

Ricorre in questi giorni l'anniversario della nascita di Charles Darwin. In Italia e nel mondo si inseguono manifestazioni di ogni tipo, per ricordare l'eredità scientifica del naturalista inglese e declinare la teoria dell'evoluzione nei contesti più diversi, anche in nome di Alfred Russell Wallaceleggi l'articolo »
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Verso la ricostruzione automatica delle protolingue

Sviluppato un sistema automatico con cui ricostruire lingue parlate nell'antichità partendo da parole che fanno parte di lingue moderne. Il sistema si basa su tecniche statistiche usate in biologia computazionale per ricostruire gli alberi filogenetici degli organismi ed è stato testato con successo sulle lingue austronesianeleggi l'articolo »
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La simbiosi stimola la biodiversità, parola di moscerino

Alcuni moscerini trasportano spore di un fungo che su molte specie di piante provoca la formazione di escrescenze di cui poi gli insetti si nutrono. In questo modo i moscerini riescono ad ampliare la loro nicchia ecologica e a sfruttare tipi di vegetazione altrimenti interdetti. I generi di moscerini che adottano questa strategia sono inoltre diversificati in molte più specie rispetto ai generi strettamente affini che però non hanno un rapporto simbiotico con il fungoleggi l'articolo »
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Il canto speciale dei gufi dell'isola di Lombok

Per cent'anni si è creduto che i gufi dell'isola di Lombok, in Indonesia, appartenessero alla stessa specie di tutti gli altri gufi diffusi nell'arcipelago. Solo nel 2003 due ricercatori, indipendentemente l'uno dall'altro, hanno notato che il canto di questi uccelli differiva da quello dei loro parenti delle altre isole. La scoperta è stata appena pubblicata su "Plos One"da un team di ricerca guidato da George Sangster, dello Swedish Museum of Natural History.

Dato che i gufi riconoscono i propri simili proprio attraverso il richiamo, il fatto che quelli dell'isola di Lombok emettano un suono molto diverso dagli altri è stato un indizio determinante per individuarli come specie a sé. La nuova specie, chiamata Otus Jolandae, sembra abitare esclusivamente nell'isola di Lombok: le ricerche sul campo sono confermate anche dagli abitanti delle isole vicine, che non riconoscono il loro canto.
(Immagini e audio: cortesia Philippe Verbelen e George Sangster / Plos One)

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Non raccontiamo favole, i geni vanno più in fretta

I racconti popolari si diffondono in modo molto simile a quanto avviene con i geni, ma con più difficoltà. Lo ha dimostrato uno studio in cui sono state analizzate dal punto di vista statistico 700 varianti di una favola diffusa in 31 popolazioni etnolinguistiche dell’Europa. Questo risultato potrebbe indicare che storicamente le società umane sono state molto più chiuse nei confronti dell'integrazione culturale rispetto ai matrimoni mistileggi l'articolo »
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CNR: Conclusa la 28a campagna estiva dell’Italia in Antartide


Comunicato stampa - Prende il via la campagna invernale presso la Base italo-francese Concordialeggi l'articolo »
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Come il cervello si adatta alla sordità

Il confronto fra l'attività di aree cerebrali di soggetti nati non udenti e di soggetti diventati non udenti dopo la nascita ha permesso di distinguere per la prima volta il contributo dei fattori sensoriali e di quelli cognitivi alla plasticità cerebrale. Questo risultato inoltre ha evidenziato che le regioni cerebrali studiate conservano una propria specificità nell'elaborazione delle informazioni anche dopo la riorganizzazione plastica del cervelloleggi l'articolo »
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I raggi cosmici, figli delle supernove

I protoni ad alta energia che costituiscono la quasi totalità dei raggi cosmici che bombardano la Terra dallo spazio vengono accelerati dall’onda d’urto che si origina dalle supernove. Il processo era già stato ipotizzato, ma solo ora ne è arrivata la conferma sperimentale grazie al Large Area Telescope (LAT) montato a bordo del telescopio spaziale Fermi della NASA, che ha permesso l’osservazione nei raggi gamma dei resti di due supernove situate nella nostra galassialeggi l'articolo »
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Scoperti nuovi geni coinvolti nella miopia

Un'analisi dei dati registrati in 32 studi che hanno coinvolto complessivamente oltre 45.000 soggetti ha identificato 24 geni che aumentano il rischio di sviluppare la miopia o in generale altri disturbi collegati alla rifrazione oculare. Questi geni sono coinvolti in diversi passaggi del processo dinamico e complesso che regola la corretta lunghezza del bulbo oculareleggi l'articolo »
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INFN / INAF / ASI: i fratelli maggiori di LHC, gli acceleratori cosmici nel mirino di Fermi

Comunicato stampa - Il satellite Fermi ha avvistato le tracce dei potenti acceleratori che, come degli LHC cosmici, conferiscono alle particelle energia e velocità altissime per poi scagliarle nello spazio profondo, fino a farle giungere anche sulla Terra sotto forma di raggi cosmici.leggi l'articolo »
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Morte di una stella, lo spettacolo di una supernova

Non tutte le stelle vanno incontro a una fine così scenografica, ma quelle con una massa almeno otto volte quella del Sole muoiono diventando supernove. L'esplosione avviene quando la pressione verso l'esterno provocata dal processo di fusione non è più sufficiente a contrastare la forza gravitazionale dovuta alla massa della stella. La temperatura interna raggiunge allora 100 miliardi di gradi, mentre gli atomi di ferro precipitano gli uni sugli altri: la forza di gravità prevale sulla forza di repulsione tra i loro nuclei. L'energia liberata produce un'onda d'urto, che, propagandosi fino agli strati esterni della stella, li riscalda: si formano così nuovi elementi e isotopi radioattivi che si disperdono nello spazio (cortesia NASA/Goddard Space Flight Center).

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