IL FOGLIETTO QUOTIDIANOEdizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara | |||||||||
OGGI IN EDICOLAPRIMA PAGINAUn occhio alle mappe ed eccola, la base segreta americana in ArabiaWired ha setacciato le foto satellitari e ha trovato fra le dune la struttura da cui la Cia bombarda lo YemenMons. Paglia tra politica e nozze gay. “Superare il bipolarismo”. “Assurdo parlare di matrimonio”di Paolo RodariSECONDA PAGINALa sinistra e il tabù della quota dodici milioni. Ovvero perché Bersani ha bisogno di Renzi, adessodi Claudio cerasaANALISILo scontro interno tra soldati maliani è il vero guaio di HollandePrimo attentato suicida a Gao. Le conseguenze politiche della faida tra parà e truppe corazzate a BamakoEDITORIALIC’è una moneta a BerlinoEuro troppo “forte” per noi, ma per la Germania resta vantaggiosoINSERTIBerlusconi vo cercandodi Paolo Nori
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“Monti è in politica per unire”. L’allusione è cauta, democristiana com’è democristiano l’uomo che la pronuncia, ma Andrea Riccardi, pur felpato e mediorientale, in realtà ci pensa eccome. E infatti quando gli si suggeriscono le parole “grande” e “coalizione” lui sorride e dice che “è una possibilità che non escludo affatto”. La verità è che la grande coalizione è proprio l’obiettivo auspicato dai montiani che si figurano un rapporto col Pd (depurato da Nichi Vendola) e con il Pdl (depurato dalla Lega e dagli ultrà berlusconiani). Non a caso l’immagine di un taglio delle estreme fa brillare gli occhi del ministro Riccardi: “Mi piace molto”, confessa.
La campagna elettorale in pieno inverno, l’ex premier che si ripresenta sugli schermi, i sondaggi in bilico e poi la bomba che cambia tutto: Sanremo non è più Sanremo, ora che il Cav. ha detto la frase che lo trasformerà in convitato di pietra di un festival che doveva mettere la politica nel congelatore a due settimane dal voto (tra il 12 e il 16 febbraio).