IL FOGLIETTO QUOTIDIANOEdizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara | |||||||||
OGGI IN EDICOLAPRIMA PAGINARisentimento - di Giuliano FerraraMa quanto saranno scemi i cronisti che hanno visto a piazza Farnese i “fedelissimi”?Latorre spiega la demagogia dei populisti anti F-35“Non si può dire tagliamo gli aerei e facciamo asili, c’è un’altra verità”SECONDA PAGINAIl Papa si riprende lo Ior in punta di chirografo e lo mette sotto inchiestaEDITORIALIIl governo dello 0-0Iva, Imu, legge elettorale e F-35. Per ora Letta non risolve, rinviaINSERTILa nuova MatteonomicsTasse da abbassare, spending review da non rimandare, produttività da rivoluzionare. La piattaforma di Renzi per conquistare il Pd e dettare l’agenda a Letta svelata dalle slide segrete del suo guru economicoANALISIAdesso questo salotto buono (e un po’ malconcio) a chi lo do?Attese e sommovimenti in Rcs, provocati dal free-rider Della Valle, e il rischio “irrilevanza” di Mediobanca
Per abbonarsi:
Vuoi leggere il quotidiano online o poterlo scaricare sul tuo computer? Abbonati ora! | OGGI ONLINE
| ||||||||
![]() | |||||||||
Everyday of Freedom is an Act of Faith for my writings ============> http://robertoscaruffi.blogspot.com for something on religions ===> http://scaruffi1.blogspot.com
Al di là dei dettagli, la questione è quella dell’eguaglianza. Eguaglianza alla francese che si prende tutto il mondo occidentale e finalmente la vince anche sull’eguaglianza all’americana, sua parente per molti aspetti. 224 anni fa l’égalité, gridata da Jean-Jacques Rousseau in memorabili discours e realizzata a colpi di maglio dai giacobini, diventò un dogma. Un dogma coattivo con il suo corollario: bisogna costringere l’uomo a essere libero dalla sottomissione alla civilizzazione tradizionale, e per farlo va idolatrato come soggetto razionale eguale, non in quanto creatura di Dio e titolare di commisurati diritti della persona, ma come numero individuo nella catena seriale degli altri numeri. E i numeri come gli angeli non hanno sesso, tra l’altro.
Non sapendo più che cosa fare e che cosa dire pur di continuare a riscuotere uno stipendio di magistrato senza mettere piede in un ufficio giudiziario, il dottor Antonio Ingroia, meglio conosciuto come l’eroico pubblico ministero della fantomatica Trattativa tra lo stato e la mafia, ha fatto il gran gesto di rinunciare alla toga per dedicarsi corpo e anima all’impegno politico: da vero partigiano difenderà la Costituzione da ogni aggressione presente e futura.