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OGGI ONLINE
										
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Anche DDV lascia a bagnomaria un’impresa costosa e confusa. Capitalisti inani e concorrenti egemoni La
 resa dei borghesi continua. Diego Della Valle sta abbandonando, salvo  
sorprese, il progetto di fare l’editore del Corriere della Sera. Costa  
troppo. Non c’è un quadro di riferimento sicuro per l’esercizio di un  
potere manageriale, editoriale. La galassia milanese resterebbe una  
confusa divinità celeste, finanziariamente debole, e l’impresa di  
razionalizzare il regime dei patti di sindacato nel nome del famoso  
“nuovo capitalismo”, costruendo un vero fattore di concorrenza  
identitaria al gruppo De Benedetti, sembra destinata al fallimento. Si  
torna ai consorzi bancari, a una Fiat più o meno disimpegnata, al  
reticolo autoparalizzante e pasticcione del gigante di carta senza un  
vero editore. 
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di Giuliano Ferrara |  |  
										
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“Le nozze gay sono un prodotto culturale che nega la realtà, non un diritto ineludibile” “L’uguaglianza
 intesa come negazione di ogni differenza è qualcosa che  va contro la 
realtà”, dice al Foglio il cardinale Camillo Ruini  commentando la 
sentenza con cui mercoledì la Corte suprema degli Stati  Uniti ha 
dichiarato incostituzionale parte del Defense of Marriage Act,  la legge
 che definiva il matrimonio come unione esclusiva tra uomo e  donna 
sotto la giurisdizione federale. “Ci illudiamo se pensiamo di  poter 
cancellare la natura con una nostra decisione personale o  collettiva”, 
aggiunge ancora l’ex presidente della Cei. La decisione della Corte 
sembra confermare che ci si trovi davanti a una  valanga inarrestabile 
in cui ogni eccezione sull’equiparazione tra  matrimonio eterosessuale e
 omosessuale sarà superata. 
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di Matteo Matzuzzi |  |  |