Roberto Abraham Scaruffi: "Delitto Moro, nuove rivelazioni : «Cossiga in via Caetani 2 ore prima della telefonata Br»" Ovvio! Il rapimento ed assassinio di Moro furono un'operazione clandestina della Polizia Segreta CC su ordine di Andreotti. Le BR furono eterodirette e, poi, dopo la sceneggiata iniziale delle BR-'ndrangheta_dei_CC [la geometrica potenza di fuoco fu opera di un legionario prestato dai CC tramite "i calabresi" = i BR erano tutti imbranati, e con armi vecchie e che si inceppavano], Moro fu detenuto dalla Magliana dei CC. Andreotti era furioso che Zaccagnini e Berlinguer si fossero accordati su Moro Presidente della Repubblica nel giro di pochi mesi. Era previsto, su ordine di Andreotti, anche il rapimento ed assassinio di Berlinguer. Ma questi fu allertato da Gelli, vecchia conoscenza di Togliatti e della massoneria PCI-sassarese. Lo faranno fuori qualche anno dopo, di veleno. Andreotti non perdonava! Era un mostro romanesco fatto papista, ed antipapista nel contempo!

Sunday 30 June 2013

"Delitto Moro, nuove rivelazioni : «Cossiga in via Caetani 2 ore prima della telefonata Br»"
Ovvio! Il rapimento ed assassinio di Moro furono un'operazione clandestina della Polizia Segreta CC su ordine di Andreotti. Le BR furono eterodirette e, poi, dopo la sceneggiata iniziale delle BR-'ndrangheta_dei_CC [la geometrica potenza di fuoco fu opera di un legionario prestato dai CC tramite "i calabresi" = i BR erano tutti imbranati, e con armi vecchie e che si inceppavano], Moro fu detenuto dalla Magliana dei CC. Andreotti era furioso che Zaccagnini e Berlinguer si fossero accordati su Moro Presidente della Repubblica nel giro di pochi mesi. Era previsto, su ordine di Andreotti, anche il rapimento ed assassinio di Berlinguer. Ma questi fu allertato da Gelli, vecchia conoscenza di Togliatti e della massoneria PCI-sassarese. Lo faranno fuori qualche anno dopo, di veleno. Andreotti non perdonava! Era un mostro romanesco fatto papista, ed antipapista nel contempo!

A 35 ANNI DALL'OMICIDIO

Delitto Moro, nuove rivelazioni : «Cossiga
in via Caetani 2 ore prima della telefonata Br»

Parla Raso, antisabotatore tra i primi a scoprire il cadavere del politico: «Il sangue era fresco, erano le 11 del 9 maggio»

La telefonata delle Br
«Troverete Moro in via Caetani»
La morte di Aldo Moro non è ancora una questione per gli storici. Vitantonio Raso, il giovane antisabotatore che arrivò per primo in Via Caetani, rivela all'Ansa e al sitovuotoaperdere.org che la sua opera fu richiesta ben prima delle 11 del 9 di maggio 1978 e che arrivò davanti alla R4 amaranto in via Caetani poco dopo quell'ora. In un suo recente libro («La bomba umana») Raso aveva lasciato indeterminata la questione degli orari che ora chiarisce dopo 35 anni. La questione è rilevante perché la telefonata delle Br (Morucci e Faranda) che avvertiva dell'uomo chiuso nel bagagliaio della macchina è delle 12.13. Non solo: Francesco Cossiga e un certo numero di alti funzionari assistettero, ben prima delle famose riprese di Gbr che sono state girate a cavallo delle 14, alla prima identificazione del corpo fatta proprio da Raso. Cossiga si recò quindi due volte in via Caetani. La R4 fu ripetutamente aperta dai due sportelli laterali come testimoniano le foto a corredo di questa inchiesta.
«SEMBRAVA CHE COSSIGA SAPESSE GIA'» - «Quando dissi a Cossiga, tremando, che in quella macchina c'era il cadavere di Aldo Moro, Cossiga e i suoi non mi apparvero né depressi, né sorpresi come se sapessero o fossero già a conoscenza di tutto», dice Raso. «Ricordo bene che il sangue sulle ferite di Moro era fresco. Più fresco di quello che vidi sui corpi in Via Fani, dove giunsi mezz'ora dopo la sparatoria».
MAI INTERROGATO - Raso fornisce la prova che le cose il 9 di maggio non andarono come finora si è raccontato: «Sono ben consapevole. La telefonata delle Br delle 12.13 fu assolutamente inutile. Moro era in via Caetani da almeno due ore quando questa arrivò. Chi doveva sapere, sapeva. Ne parlo oggi per la prima volta, dopo averne accennato nel libro, perché spero sempre che le mie parole possano servire a fare un po' di luce su una vicenda che per me rappresenta ancora un forte choc. Con la quale ancora non so convivere». Raso non è mai stato interrogato.