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Il Fantino della RepubblicaNessuno
si azzardi a modificare la Giustizia insieme al partito capeggiato da
un delinquente. Il M5S non starà a guardare, né si limiterà a
interpellanze parlamentari, ma mobiliterà i suoi elettori. Le
coincidenze non esistono e questa fretta di riformare la Giustizia dopo
la condanna di Berlusconi è altamente sospetta. Letta Nipote la vuole.
Servirebbe a tirare a campare. Capitan Findus Letta ama Berlusconi,
grazie a lui è diventato presidente del Consiglio, senza diventerebbe
come la descrizione che Bossi diede di Miglio "una scoreggia nello
spazio", ha persino invitato a votarlo al posto del M5S alle elezioni
politiche "Meglio il Pdl piuttosto che il M5S".
... [continua]
Berlusconi è morto. Viva Berlusconi!Berlusconi
è morto. Viva Berlusconi! La sua condanna è come la caduta del Muro di
Berlino nel 1989. Il Muro divise la Germania per 28 anni. L'evasore
conclamato, l'amico dei mafiosi, il piduista tessera 1816 ha inquinato,
corrotto, paralizzato la politica italiana per 21 anni, dalla sua
discesa in campo nel 1993 per evitare il fallimento e il carcere. Un
muro d'Italia che ci ha separato dalla democrazia. Oggi questo muro, da
tempo un simulacro, un'illusione ottica, tenuto in vita dagli effetti
speciali dei giornali e della televisione, è caduto. Chi piangerà
Berlusconi? Non i suoi che, come tutti i servi, cercheranno subito un
altro padrone. E' nella loro natura.
... [continua]
Il crollo di un regimeIl
comunicato ufficiale del M5S Senato sull'incandidabilità di Berlusconi e
la sua decadenza dal ruolo di senatore: "Silvio Berlusconi è stato
condannato a 4 anni di reclusione. Ai sensi del Decreto Legislativo 235
del 2012, art. 1 e 3, è ora incandidabile. Nel caso di “incandidabilità
sopravvenuta”, la legge prevede che il Senato debba deliberare di
conseguenza. Oggi stesso chiederemo al Presidente della Giunta per le
Elezioni di convocarla il prossimo lunedì, e di prendere atto delle
implicazioni della decadenza dall’incarico di senatore di Silvio
Berlusconi."
... [continua]
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Pompei tra pomodori e autogrillleggi il post
di Maria Pia Caporuscio, Roma  (Voti: 4)
Io invece non mi meraviglio affatto che musei archeologici della
portata di Pompei vengano lasciati cadere a pezzi, perché questo Paese è
governato dalla classe politica più ignorante, arrogante e immorale che
si possa concepire. Se questa gente non temesse la stampa straniera,
per sfregio al popolo italiano ci passerebbero la ruspa, per costruirci
supermercati. Così farebbero anche con gli altri monumenti, li
spianerebbero per costruirci palazzi, facendo felice i compari coi quali
fanno affari. Se così non fosse non lascerebbero fuggire all’estero i
cervelli importando “vu comprà”, non avrebbero massacrato l’istruzione,
cancellato la ricerca, chiuso i teatri. Non avrebbero disintegrato i
colossi statali, privatizzandoli e lasciandoli fallire, creando una
paurosa disoccupazione, ma avrebbero rispettato questa Nazione, invece
di umiliarla e depredarla di tutto quel che la faceva grande. Avrebbero
combattuto l’evasione fiscale invece di favorirla, avrebbero costretto
gli imprenditori a reinvestire gli enormi guadagni nella
ristrutturazione delle imprese invece di permettere che tutti i miliardi
incassati finissero nei paradisi fiscali, non avrebbero permesso la
cancellazione dei diritti dei lavoratori, non si sarebbero circondati di
vergognosi privilegi, mentre la popolazione si impoveriva per pagare i
loro debiti. Non esiste più nulla che riesca a stupirmi da parte di
questa vergognosa classe dirigente. Conoscendo di quale pasta sono
fatti, li ritengo capaci di ogni bassezza. Invece mi stupirei e molto
anche, se per una volta fossero capaci di un gesto decoroso.
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Sentenza Berlusconi di F.I.
Io aspetterei un attimo prima di gioire e stappare bottiglie.
Naturalmente anch'io sono contento per la condanna di Berlusconi, ma il
potere del nano è intoccato. Basta sentire il suo pronto appello
televisivo al "popolo italiano". Solo una seria legge sul conflitto di
interessi potrebbe metterlo definitivamente fuori gioco. Ma chi mai la
proporrà? Unico fra tutti i pregiudicati, usa legittimamente i suoi
mezzi mediatici per mantenere la sua influenza sull'opinione pubblica.
Solo in Italia può succedere una cosa simile. Per questo vedo questa
sentenza come una vittoria di Pirro. Oltre ai suoi servi ha troppi
complici in larga parte del Pd, e non è certo malvisto dallo stesso
Napolitano che probabilmente in un modo o nell'altro cercherà di
aiutarlo. Cercheranno di annacquare tutta la faccenda e di mantenere gli
attuali equilibri di potere, alla faccia di chi spera nel cambiamento.
Il governo non cadrà e i 5 Stelle saranno sempre ostracizzati e additati
come pericolosi estremisti dalle idee confuse. Nulla cambierà, a meno
che gli italiani non si sveglino e inizino a protestare tutti insieme,
cosa di cui dubito fortemente. Naturalmente spero di sbagliarmi, ma la
storia insegna che non basta una sentenza a fare una rivoluzione.
Compito imprescindibile dei nostri Cittadini eletti è di continuare la
loro opposizione, con tutti i loro mezzi.
Gli ostacoli alla democrazia di B.P.
Caro Beppe,
in Itali ci sono ancora delle ampie sacche di ignoranti per scelta e
sono queste che rappresentano l'ultima resistenza alla democrazia
diretta. Sono coloro che si ostinano a seguire i tg telecomandati, in
essi trovano la forza dell'ipocrisia e la scusante per non impegnarsi di
persona per produrre un reale cambiamento. Sono quelli arrabbiati con
tutto e con tutti e il M5S è diventata la loro ultima ossessione. Non
guardano oltre il loro naso, il loro piccolo indotto lavorativo, il loro
paesino o la loro piccola cerchia di amici. Sono quelli che abitano a
pochi metri dai parenti delle vittime di un disastro ma non vanno ad
onorare i loro morti. Quelli che il voto è un dovere civico ma non sanno
chi e cosa votare. L'ambiente è una cosa lontana dalle mura domestiche e
si protesta per una discarica solo se è vicina alla propria abitazione.
La Tav è lontana, come la guerra in Afghanistan, gli F-35 danno lavoro e
senza l'Ilva l'Italia è perduta. Sono gli ignoranti che scelgono la non
informazione, la via del menefreghismo e in fondo in fondo sono
contenti che ci sia un governo di inetti, perché ciò da forza alla loro
apatia. Non si indignano però per i soldi che i politici guadagnano in
qualsiasi maniera e con ogni sfregio alla dignità umana. La crisi
giustifica ogni bassezza. Sono questi Italiani che frenano la Nazione e
la sua evoluzione migliorativa. Non credono nel loro lavoro e neanche in
alternative innovative perché sono mossi dal nulla assoluto che
lasceranno in eredità ai loro figli. L'Italia sta collassando ma a molti
Italiani non interessa.
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