Roberto Abraham Scaruffi

Thursday, 1 August 2013

IL FOGLIETTO QUOTIDIANO

Edizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara

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Gestire l’attesa

Così un Cav. socratico conforta l’inner circle in attesa del suo calice

Aspettando la Cassazione, Berlusconi accoglie gli intimi inconsolabili e scherza sui prossimi vertici ai domiciliari
“Condanna o assoluzione, io non mi abbatto”. E alla fine è sempre lui a gestire, persino con buonumore, l’attesa di questa sentenza che, come la morte, è uno di quegli eventi così intrattabilmente, spigolosamente, certi, che non si sa mai bene dove metterli nel quotidiano possibilismo della vita. E così è vero che la famiglia, l’azienda e i vecchi amici gli si stringono attorno, e ieri a Palazzo Grazioli erano ancora tutti lì, come fossero al capezzale d’un ammalato, chi per tenerlo su, chi soltanto per dimostragli affetto. Eppure alla fine è sempre lui, il Cavaliere, straordinariamente adattabile a tutte le contingenze del suo tempo dinamico, “a fare coraggio agli altri”.
di Salvatore Merlo
La guerra dopo il 2014

Il ritiro da Kabul sarà lento, dice il Pentagono a Obama

Le tabelle, i dati e i consigli dei militari rovinano i piani della Casa Bianca
Meno di un mese fa i traccheggiamenti e le manovre torbide del presidente afghano, Hamid Karzai, hanno portato Barack Obama all’ultimo stadio dell’esasperazione, e da allora funzionari della Casa Bianca hanno cominciato a sussurrare ai giornali l’avanzare della “zero option” nei corridoi della Casa Bianca: portare a casa alla fine del 2014 tutte le truppe della coalizione occidentale, senza forze residuali a condurre la transizione delle responsabilità nelle mani del fragile esercito di Kabul. L’opzione di un ritiro drastico e repentino non s’accorda però con le raccomandazioni dei militari.
di Mattia Ferraresi