Roberto Abraham Scaruffi: Il Presidente della Repubblica è il dittatore del CSM. Se ne vedano i regolamenti. La Cassazione ha ora obbedito a Napolitano ed alle sue Polizie Segrete CC-NATO. Idem le Procure etc.

Saturday, 3 August 2013

Il Presidente della Repubblica è il dittatore del CSM. Se ne vedano i regolamenti. La Cassazione ha ora obbedito a Napolitano ed alle sue Polizie Segrete CC-NATO. Idem le Procure etc.

IL FOGLIETTO QUOTIDIANO

Edizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara

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Cassare la Cassazione

Chi dice che quello del Cav. è un destino privato è un cretinetti e un ipocrita: è stato messo fuori legge un pezzo di libertà. Che fare? Deludere gli sfascisti ed eleggere domicilio politico a casa del prigioniero libero
Gli ipocriti per stupidità o per gola dicono che bisogna distinguere, all’indomani della sentenza della Cassazione, tra il destino personale di Berlusconi e la governabilità del paese. Impossibile. E’ stato messo fuori legge un movimento, un partito, un cartello di consenso su cui si regge il governo, va ai domiciliari una leadership che si è rivelata un pilastro della prospettiva politica, senza alternative serie di alcun tipo. E un pezzo di storia italiana, di libertà italiana.
Lo Prete Una sentenza da Quarto mondo. Parla Ben Ammar
di Giuliano Ferrara
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Il buttafori

Oggi il sindaco di Roma inaugura la simil-pedonalizzazione intorno al Colosseo Qui la pensiamo come Canfora: “Si occupi di periferie invece di andare a cavallo come il Duce”
Grandeur scaccia grandeur, ad avercela, e in questa storia dei Fori romani pedonalizzati le grandeur in conflitto sono addirittura tre: quella fantasma degli antichi imperatori, quella della Roma fascista ormai architettonicamente inglobata nella Roma moderna e quella del neo sindaco democratico Ignazio Marino alla vigilia della notte d’inaugurazione (stanotte) del parziale stop al traffico sotto al Colosseo (bus, taxi e affini sono ammessi). “Qui hanno camminato Cesare, Cicerone e Catilina”, dice il sindaco in conferenza stampa; “l’operazione è parte del sogno di ridare indietro al mondo questo posto incredibile dove la storia dell’occidente si è sviluppata”, spiega il sindaco mentre un guardingo Herald Tribune parla della “strada dello scontento” e dà spazio, tra le altre cose, al parere contrario degli abitanti dell’Esquilino.
di Marianna Rizzini