Roberto Abraham Scaruffi

Friday 29 May 2015

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Per Hamas e Autorità Palestinese il
compromesso con Israele è “alto tradimento"

Per Hamas e Autorità Palestinese il compromesso con Israele è “alto tradimento"

Incoraggiando i palestinesi a manifestare contro la nascita di Israele e a rimanere attaccati al miraggio del "ritorno", i capi arabi ingannano la loro gente
La dirigenza dell'Autorità Palestinese continua ad alimentare false speranze nei palestinesi per quanto riguarda il "diritto al ritorno" nei villaggi e nelle città all’interno di Israele
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La malsana risoluzione della Sanità Mondiale

La malsana risoluzione della Sanità Mondiale

Se queste sono le "pressioni" con cui il mondo pensa di convincere gli israeliani…
E’ stata prestata ben poca attenzione, anche in Israele, all'ultima stravaganza anti-israeliana andata in scena alle Nazioni Unite, presumibilmente perché ci siamo tutti un po’ assuefatti all'odio riversato sullo stato ebraico.
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Netanyahu: Siamo pronti a parlare di confini

Netanyahu: Siamo pronti a parlare di confini

"E’ chiaro che in qualunque accordo di pace vi saranno aree che rimarranno sotto controllo israeliano e aree sotto controllo palestinese”. Netto rifiuto palestinese
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto la scorsa settimana all’alto rappresentante della politica estera dell'Unione Europea, Federica Mogherini, che Israele è pronto a riprendere i negoziati con i palestinesi e a definire i confini dei maggiori blocchi di insediamenti in Cisgiordania destinati a restare israeliani nel quadro del futuro accordo di pace.
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Campagne anti-palestinesi, anti-Israele e
anti-pace

Campagne anti-palestinesi, anti-Israele e anti-pace

I movimenti "anti-normalizzazione" e per il boicottaggio hanno molto in comune con Hamas e i gruppi terroristici che vogliono distruggere ogni possibilità di dialogo e di pace
Lo scorso 11 maggio un gruppo di attivisti ha interrotto una conferenza a Gerusalemme est in cui israeliani e palestinesi discutevano della soluzione "a due stati". Gli attivisti fanno parte della campagna "anti-normalizzazione" che mira a impedire tutti gli incontri tra israeliani e palestinesi.