Roberto Abraham Scaruffi

Friday, 3 February 2012



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Newsletter del 03 febbraio 2012
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Le formiche e l'arte della guerra

Alcuni tipi di formiche vivono in colonie molto coese formate da migliaia o milioni di membri che entrano in guerra con altre colonie per il controllo di risorse come il territorio o il cibo. Le tattiche usate in combattimento da questi insetti sono sorprendentemente simili alle strategie belliche degli esseri umani e cambiano a seconda della posta in gioco. L’attitudine alla guerra delle formiche è esasperata dalla fedeltà assoluta di ciascun membro alla colonia di appartenenza leggi l'articolo »
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Cristalli impossibili, o quasi

La materia è formata da atomi uniti tra loro da legami chimici. Gli atomi a volte sono disposti in perfetto ordine, altre volte no. Quando gli atomi formano una schiera ordinata si parla di «cristalli»; l’esempio più noto sono i minerali, in cui l’ordine atomico si riflette nelle forme geometriche regolari che questi cristalli assumono. In altri materiali gli atomi si dispongono un po’ a casaccio, in maniera disordinata, e in questi casi si parla di «amorfi». Il vetro è uno degli esempi più noti. Fino al 1984 si credeva che non ci fossero vie di mezzo tra il perfetto ordine e il totale disordine. Invece non è così. Daniel Schechtman, premio Nobel per la chimica nel 2011, ha scoperto nei primi anni ottanta materiali in cui gli atomi si dispongono in un modo che non si può definire ordinato, ma neppure disordinato: potremmo dire «quasi» ordinato oppure «quasi» disordinato. Per le loro proprietà questi bizzarri materiali sono stati chiamati «quasicristalli». leggi l'articolo »
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Impermeabile a tutto, tranne che all'acqua

Membrane a base di ossidi di grafene sono in grado di bloccare la diffusione di qualsiasi tipo di molecola, comprese quelle estremamente sfuggenti di elio, ma lasciano passare selettivamente quelle di acqua. L'insolito comportamento può avere interessanti applicazioni nella progettazione di membrane di filtrazione o separazione per la rimozione selettiva di acqua  leggi l'articolo »
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Quando le piante modellarono la Terra

Fu la diffusione delle prime, primitive piante terrestri a determinare 450 milioni di anni fa una serie di glaciazioni e infine un'imponente estinzione di massa negli oceani. Allo sviluppo delle piante vascolari si deve invece la presenza dei fiumi dall'alveo ben definito che sostituirono quelli dai letti instabili che, complici le sabbie portate dal vento, formavano immense piane fangose leggi l'articolo »
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Abbaglianti miniature

Sotto la lente del microscopio, il mondo dell’ultra-piccolo appare in tutta la sua magnificenza leggi l'articolo »
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Formiche in guerra

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Quando grandi colonie di formiche - che possono contare a volte fino a milioni di membri - entrano in guerra con altre colonie per il controllo del territorio o del cibo, le loro tattiche di combattimento sono sorprendentemente simili alle strategie belliche degli esseri umani. Mark Moffett, entomologo e fotografo, ricercatore allo Smithsonian Museum of National History, ne ha documentato le operazioni militari, riferendo i risultati delle sue ricerche in un articolo pubblicato su "Le Scienze", n. 522, febbraio 2012 leggi l'articolo »
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Anatomia del neutrone

Per lungo tempo il neutrone è stato considerato uno spettatore quieto delle dinamiche atomiche e una particella semplice da descrivere, composta da due quark down e da un quark up tenuti insieme da gluoni e in orbita intorno Negli ultimi dieci anni però diversi laboratori hanno studiato il neutrone con una risoluzione senza precedenti che ha stravolto la visione di questa particella elettricamente neutra. I dati indicano che il neutrone è dinamico: emette e assorbe in continuazione particelle subatomiche di ogni tipo. Inoltre la superficie del neutrone è dominata dai quark down, con carica elettrica negativa, mentre all’interno c’è una regione in cui si trova il quark up, carico positivamente. Il centro è soggetto a forti effetti relativistici e sembra dominato dal quark up. leggi l'articolo »
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Il primo uomo

In edicola con Le Scienze di febbraio
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Come anticipare il crimine

La metodologia predittiva applicata alla sicurezza pubblica combina i normali dati sul crimine con informazioni più particolari, come i giorni di paga, per formulare previsioni su dove è probabile che sarà commesso un reato. La città di Memphis sta usando il sistema predittivo Blue CRUSH per ridurre i tassi di criminalità. Da quando è stato introdotto, nel 2006, i reati gravi contro il patrimonio e la persona sono scesi del 26 per cento. Queste tecniche predittive sollevano però il dubbio di un loro possibile impiego per giudicare colpevole una persona prima che abbia commesso un reato. Inoltre, i criminologi non sono ancora certi della loro completa efficacia. leggi l'articolo »
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Le parole nella mente: dal suono al segnale neurale

Grazie alla registrazione dell'attività elettrica del cervello di alcuni volontari, un gruppo di ricercatori statunitensi è riuscito a ricostruire le parole udite dai soggetti durante una normale conversazione. Il risultato potrebbe rappresentare il primo passo verso la realizzazione di dispositivi protesici per persone con deficit di linguaggio leggi l'articolo »
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Esperimenti sul pensiero

La classica immagine del filosofo è quella di un tipo etereo perso nei suoi pensieri e distaccato dalle preoccupazioni della vita quotidiana. Ora però una nuova corrente di pensatori sta sfruttando le scienze cognitive per studiare a fondo le cause della diversa percezione della realtà da parte delle persone. La filosofia sperimentale può chiarire se il libero arbitrio esista davvero e se la morale sia relativa. leggi l'articolo »
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Lo strano comportamento dell'ossigeno "sotto pressione"

Grazie a una simulazione al computer, è stato definito in 1,9 terapascal il limite di pressione dell'ossigeno, il cui comportamento all'aumentare di questo parametro ha sorpreso i ricercatori: la sua conducibilità elettrica, per esempio, al crescere della pressione, prima aumenta poi diminuisce, e infine aumenta ancora leggi l'articolo »
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Il codice epigenetico della mente

Nuove scoperte suggeriscono che le esperienze contribuiscono alla genesi delle malattie mentali, aggiungendo o rimuovendo marcatori «epigenetici» sui cromosomi. Queste etichette sono sostanze che influenzano l’attività dei geni, ma senza alterare l’informazione contenuta nei geni. Studi sui topi mostrano un ruolo delle modifiche epigenetiche a lungo termine in disturbi mentali come la dipendenza o la depressione. I cambiamenti epigenetici influenzano anche il comportamento materno con modalità che riproducono gli stessi comportamenti nei figli, anche se questi cambiamenti non sono trasmessi nella linea germinale. I ricercatori sperano che le nuove scoperte portino a trattamenti più efficaci, anche se la strada è ancora piena di incognite. leggi l'articolo »
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Prevedere la collera dei supervulcani 

Le esplosioni vulcaniche che portano alla formazione delle caldere sono rarissime e per questo non sono ancora chiari i segni premonitori che preludono a questi eventi. Ora uno studio condotto a Santorini sui processi magmatici pre-eruttivi e l'arco di tempo in cui si sviluppano indica che sono sufficienti 100 anni per ricaricare il serbatoio di magma con decine di milioni di chilometri cubi di materiale eruttabile leggi l'articolo »
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AIRC: Metti il cancro all’angolo, scegli le Arance della Salute

Comunicato stampa leggi l'articolo »