Chi siete?
di M.P.C.
Quando leggo certe notizie mi chiedo se siamo pazzi noi italiani a
continuare a mantenere in vita un sistema criminale, degenerato al punto
da precarizzare i lavoratori privandoli di ogni diritto se non del
lavoro stesso. Permettere che ci avvelenino l’acqua, la terra e l’aria
che respiriamo. Nessuno di queste migliaia di politicanti si fa carico
di imporre agli industriali l’obbligo di smaltire i loro rifiuti, che
purtroppo gettano nel ventre di questa povera nazione. Con le tecnologie
di cui disponiamo avremmo la possibilità di rendere del tutto
automatici i processi di produzioni con una riduzione dell’orario di
lavoro a parità di salario. Tutto questo non inciderebbe affatto sugli
introiti di questi signori, che invece lievitano in modo folle.
Licenziano molti dei lavoratori schiavizzando maggiormente i pochi
rimasti, guadagnano sempre più spendendo sempre meno. Questo tipo di
politica non rientra nella testa di chi è senza coscienza, come sono
appunto tutti coloro che si sono avvicendati alla guida di questo Paese.
“Chi sei!” è la domanda che vorrei rivolgere ad ogni rappresentante
delle istituzioni. Chi sono questi “cosi” che curano gli interessi dei
nemici dell’umanità, ma si fanno pagare dalle loro vittime con cifre che
nessuno di loro merita?
I 3 gradi di giudizio
di P.L.P.
Sono convinto che Berlusconi sia colpevole e che debba essere
condannato, anche se bisogna ancora vedere cosa accadrà sul serio e non
si conoscono le conseguenze successive ad un'eventuale condanna. I tre
gradi di giudizio sono una forma di garanzia per il cittadino, e su
questo non si deve transigere. Quello che è intollerabile e che deve
cambiare sono le modalità con cui si arriva al terzo grado. Qualche
esempio:
1) La prescrizione si interrompe nel momento del rinvio a giudizio se
non addirittura al momento della notifica di indagine in corso. Si deve
garantire comunque un termine massimo tra un grado di giudizio e l'altro
per evitare processi che durano all'infinito.
2) sospensione da cariche pubbliche e da mansioni connesse con il reato
in caso di condanna di primo grado o dall'arresto in caso di flagranza o
reati a sfondo sessuale (casi di pedofilia, corruzione, reati contro la
pubblica amministrazione).
3) casi particolarmente gravi (omicidio, rapina) in cui si possa prevedere il carcere anche dopo il primo grado di giudizio.