Roberto Abraham Scaruffi: Il Presidente della Repubblica è il dittatore assoluto del CSM. Se ne vedano i regolamenti. I deliranti interessati del "complotto giudiziario" preferiscono ignorarli ed ignorarlo

Friday, 2 August 2013

Il Presidente della Repubblica è il dittatore assoluto del CSM. Se ne vedano i regolamenti. I deliranti interessati del "complotto giudiziario" preferiscono ignorarli ed ignorarlo

IL FOGLIETTO QUOTIDIANO

Edizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara

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Accanimento ad personam e viltà in una sola sentenza

Il verdetto sarà rispettato, ma è politicamente e civilmente nullo
La logica parruccona, con un micragnoso tentativo di compromesso sull’interdizione dai pubblici uffici, ha portato a una sentenza che disonora la giustizia italiana, impegnata da vent’anni in un attentato continuato alla sovranità democratica del paese mascherato da guerra all’outsider populista, al leader che non doveva entrare in politica. Le lobby civili, giornalistiche, intellettuali e politiche avverse all’Arcinemico hanno avuto il loro premio giudiziario, complimenti. L’alleanza era nata su solide e sinistre basi, con la cancellazione manu giudiziaria dei partiti della Repubblica costituzionale, tra accuse di corruzione e di mafia, tonnellate di carcerazione preventiva.
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di Giuliano Ferrara

La “nuova Tangentopoli” pataccara

Perché chi ha ingigantito l’affaire Mps ora ne scrive sottovoce
“Né ruberie, né tangenti”. Così ieri Repubblica, in un articolo a pagina 23 nemmeno richiamato sulla prima del giornale, sintetizzava nell’incipit del pezzo la chiusura dell’indagine della procura di Siena sull’acquisizione di Antonveneta da parte del Monte dei Paschi di Siena avvenuta nel 2007. Non esattamente una degna e squillante conclusione per quella che lo stesso quotidiano, il 27 gennaio scorso, annunciava come l’inchiesta sulla “madre di tutte le tangenti”. D’altronde “l’inchiesta giudiziaria che promette sfracelli” (Massimo Giannini, vicedirettore di Rep., dixit) ha preso una piega inaspettata per molti.