IL FOGLIETTO QUOTIDIANOEdizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara |
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OGGI IN EDICOLAPrima paginaLa frusta di Draghi sulle bancheLa Bce rassicura sui tassi bassi, ma spinge su prestiti e trasparenzaIl lamento di Dolan per la chiesa di FrancescoL’arciverscovo di NY in attesa delle riforme che tardano “un po’ troppo”Seconda paginaI paladini dell’eutanasia dovrebbero leggere la storia di Peggy e BrookeEditorialiLa legge davanti ai buoiParlare ora di sistema elettorale accorcia la vita a un governo già fragileAnalisiPrivatizzare è bello di per sé, non per sdebitarsi o per abbassare le tasse: fa arretrare lo stato inefficienteInsertiDiffidate dei buoniGli sforzi per non sentirsi cattivi fanno diventare cattivissimi, Dante e il dottor Jekyll ne sanno qualcosa. L’anima è sempre nera, quelle bianche sono solo stinte
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Everyday of Freedom is an Act of Faith for my writings ============> http://robertoscaruffi.blogspot.com for something on religions ===> http://scaruffi1.blogspot.com
La
logica parruccona, con un micragnoso tentativo di compromesso
sull’interdizione dai pubblici uffici, ha portato a una sentenza che
disonora la giustizia italiana, impegnata da vent’anni in un attentato
continuato alla sovranità democratica del paese mascherato da guerra
all’outsider populista, al leader che non doveva entrare in politica. Le
lobby civili, giornalistiche, intellettuali e politiche avverse
all’Arcinemico hanno avuto il loro premio giudiziario, complimenti.
L’alleanza era nata su solide e sinistre basi, con la cancellazione manu
giudiziaria dei partiti della Repubblica costituzionale, tra accuse di
corruzione e di mafia, tonnellate di carcerazione preventiva.
“Né
ruberie, né tangenti”. Così ieri Repubblica, in un articolo a pagina
23 nemmeno richiamato sulla prima del giornale, sintetizzava
nell’incipit del pezzo la chiusura dell’indagine della procura di Siena
sull’acquisizione di Antonveneta da parte del Monte dei Paschi di Siena
avvenuta nel 2007. Non esattamente una degna e squillante conclusione
per quella che lo stesso quotidiano, il 27 gennaio scorso, annunciava
come l’inchiesta sulla “madre di tutte le tangenti”. D’altronde
“l’inchiesta giudiziaria che promette sfracelli” (Massimo Giannini,
vicedirettore di Rep., dixit) ha preso una piega inaspettata per molti.