Roberto Abraham Scaruffi

Saturday 2 May 2015


Classici vs originali

Aldo Busi è uno dei grandi classici della letteratura italiana contemporanea. Ma c'è ancora modo di fargli un'intervista che sia originale? Noi ci abbiamo provato andandoci a fare la spesa, ne è venuta fuori una commedia in 3 atti: giudicate voi il risultato. (di Giovanni Zagni, LEGGI).
Non sempre le grandi opere devono essere a tutti i costi originali: ci son grandi maestri come Scott McCloud, per esempio, che con la sua ultima graphic novel, Lo scultore, appena pubblicata da Bao Publishing, ha scritto e disegnato un fumetto imponente senza inventarsi niente di nuovo, limitandosi a pubblicare un capolavoro. (di Andrea Coccia, LEGGI).
Ma ci sono anche giovani promettenti come Stefano Amato, che con il suo Bastaddi, edito da Marcos y Marcos, ha preso un grande classico come Bastardi senza gloria e l'ha rifatto in Sicilia, con i mafiosi al posto dei nazisti. Magari non è un capolavoro, ma è divertente sul serio. (di Andrea Coccia, LEGGI).
I 40 artisti under 40 che dal 21 aprile sono esposti a Lecce nella mostra La Bellezza fa 40 di certo non sono ancora dei classici, anzi, a fatica riescono a essere considerati dall'establishment artistico. Ma qualcuno scommette che lo saranno, e basta vedere le loro opere per capire che ha ragione. (di Andrea Coccia, LEGGI).
E ancora: grandi classici che ritornano dopo 18 anni come Goku e Dragonball (LEGGI), novità al cinema che, ci scommettiamo, saranno i classici di domani, come Youth di Paolo Sorrentino (LEGGI) e libri che cercano di mappare la nostra modernità (di Jacopo Cirillo, LEGGI).
E poi:
L’Italia impreparata e priva di un’opinione pubblica, secondo Erri De Luca (intervista di Gianmaria Tammaro, LEGGI), il fallimento di #ioleggoperché, che forse è stata una perdita di tempo (di Andrea Camillo, LEGGI) e la storia della caduta di Saigon, giusto 40 anni fa (di Giovanni Zagni,LEGGI).