Roberto Abraham Scaruffi: ilFoglio

Friday 5 July 2013

ilFoglio

IL FOGLIETTO QUOTIDIANO

Edizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara

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Un borghese tondo tondo

Vita, opere e miracoli (ancora pochi) di Saccomanni, il ministro più adulato del governo Letta. Economista devoto a Draghi e caro a Napolitano, domatore di conflitti e bersaglio d’impazienti
Un borghese grande, grosso e facondo che si rannuvola facilmente, ma sa dissimulare e seduce. E’ forse l’unico aspetto del suo carattere e della sua personalità, l’unica debolezza che condivide con Giulio Tremonti, il suo predecessore e vecchio nemico, perché anche Fabrizio Saccomanni, come Tremonti, si innervosisce parecchio per le critiche che di rado riceve sui quotidiani (anche se incassa, e non telefona mai), specie quando gli attacchi giornalistici toccano la Banca d’Italia, e dunque le sue mostrine, le medaglie appuntate al petto di un uomo che per trentacinque anni si è identificato con la Banca centrale nella quale, giovane funzionario, lo portò Guido Carli e lo promosse Mario Draghi, suo vero grande amico.
di Salvatore Merlo
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Il nuovo presidente giura, è caccia al gruppo islamista

Così il crollo-lampo dei Fratelli al Cairo scompiglia le altre capitali della regione

L’Arabia Saudita vince, il Qatar perde, Assad festeggia e Hamas no. La Turchia rimpiange i suoi emulatori
La caduta dal potere dei Fratelli musulmani è velocissima al Cairo – “Non riesco a crederci, ora ho già visto tre presidenti egiziani nella mia vita”, è un commento che inquadra bene la differenza con i decenni immobili sotto Mubarak – ed è spiazzante anche vista dalle altre capitali e dagli altri centri di potere nella regione. Ieri, mentre il giudice capo della Corte costituzionale Adly Mansour giurava da presidente e l’esercito dava la caccia a circa trecento leader dei Fratelli musulmani per arrestarli (e impedire loro di istigare i membri del gruppo e di organizzare la resistenza), era anche ora di vedere cosa succederà fuori dall’Egitto.
di Daniele Raineri