Roberto Abraham Scaruffi: LeScienze

Friday 5 July 2013

LeScienze


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Newsletter del 05 luglio 2013
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Il Neanderthal che è in me

L'editoriale del numero 539 di Le Scienze
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Il museo totale

A Trento apre il nuovo Museo delle scienze, una struttura che punta a essere molto più di un museo, sviluppando la dimensione interattiva
tipica degli science center e quella sociale del luogo di incontroleggi l'articolo »
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Il Neanderthal che c'è in te

Nuove tecnologie di datazione al carbonio di reperti fossili stanno mettendo in discussione la cronologia della transizione tra Paleolitico medio e superiore, un periodo della storia umana in cui la nostra specie ha convissuto con i Neanderthal, forse incrociandosi con loro. Questa riscrittura della storia sposta sempre più indietro nel tempo la presenza di Neanderthal e umani anatomicamente moderni in Europa, coinvolge quella che era considerata la prova più forte della parità cognitiva tra le due specie e mette in discussione l’ipotesi di estinzione tardiva dei neanderthaliani in rifugi iberici. Secondo molti scienziati la genetica chiarirà le relazioni tra uomini anatomicamente moderni e Neanderthal. Per ora però risultati delle analisi di DNA nucleare e mitocondriale neanderthaliano e di popolazioni umane attuali non forniscono un quadro univocoleggi l'articolo »
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Le Scienze n.539

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Molecole a specchio

Gli amminoacidi, i mattoni fondamentali delle proteine, possono esistere in due forme che, come le mani, destra e sinistra, sono l’immagine speculare l’una dell’altra. Quando è sorta sul nostro pianeta, la vita ha favorito una sola delle due forme, quella levogira, per lo svolgimento delle attività cellulari. Per lungo tempo, le sole eccezioni a questa regola sono state trovate nei batteri. Di recente però sono diventate sempre più numerose quelle individuate negli organismi superiori, esseri umani compresi. I ricercatori studiano possibili applicazioni biomediche di questi amminoacidi insoliti per il trattamento di condizioni come schizofrenia, fibrosi cistica e degenerazione maculareleggi l'articolo »
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Banda più larga con i fotoni a elica

Una modifica della composizione delle fibre ottiche standard permette di sfruttare una proprietà dei fotoni, il momento angolare orbitale, per la codifica delle informazioni, arrivando alla trasmissione di 1,6 terabit di dati al secondo, l'equivalente di otto DVD Blu-ray ogni secondo. La nuova tecnica permetterà di evitare la temuta congestione di Internet dovuta all'uso sempre più diffuso dello streaming di video   leggi l'articolo »
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Cartoline da Lindau, lectio magistralis e torte della nonna

Dedicata alla chimica la 63esima edizione del Lindau Nobel Laureate Meeting, che si tiene fino al 5 luglio nella cittadina tedesca sul lago di Costanza. Seicento giovani ricercatori arrivano qui da tutto il mondo per condividere idee, progetti, entusiasmo e soprattutto per incontrare 35 premi Nobelleggi l'articolo »
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Protoni e neutroni accoppiati nel nucleo? Ce lo diranno i neutrini

I primi risultati dell'esperimento MINERvA del Fermilab, in cui fasci di neutrini colpiscono bersagli di diverso tipo, fanno una luce su uno sfuggente fenomeno: i nucleoni, ovvero le particelle che compongono i nuclei degli atomi, potrebbero essere legati in coppie. Se confermata, questa tendenza all'accoppiamento dei nucleoni potrebbe influenzare le analisi degli esperimenti che studiano le oscillazioni tra i differenti tipi di neutrinileggi l'articolo »
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Chimica nello spazio grazie all'effetto tunnel

Nello spazio profondo, dove la temperatura è estremamente bassa e quindi l'energia disponibile è assai limitata, la produzione e la distruzione di molecole complesse avviene a un tasso notevolmente più alto a quello stimato fino a oggi. È il risultato di esperimenti di laboratorio, che nel caso del radicale metossile hanno trovato un tasso di produzione addirittura 50 volte più grande di quello che si registra a temperatura ambiente dovuto all'effetto tunnel, un fenomeno tipico della meccanica quantisticaleggi l'articolo »
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Correre e camminare, movimenti controllati da reti neuronali diverse

La capacità di coordinare il movimento alternato degli arti del lato destro e sinistro è controllata da due differenti popolazioni di neuroni del midollo spinale. Una popolazione coordina i movimenti a bassa velocità, l'altra agisce quando la frequenza dei passi è elevata. Se ciascuna di queste popolazioni viene disattivata, alla corrispondente velocità subentra un'andatura a balzi, come quella osservata nei coniglileggi l'articolo »
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Cartoline da Lindau, bisogni, opportunità e sfide secondo Steven Chu

I cambiamenti climatici sono la vera grande emergenza del momento, secondo il premio Nobel ed ex segretario per l'energia dell'amministrazione Obama, che al meeting di Lindau afferma che studiare e attuare le strategie per limitare i danni è una resposabilità moraleleggi l'articolo »
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Come nasce un fegato nuovo (di 5 millimetri)

VAI ALL'ARTICOLO: Il primo fegato funzionale da cellule staminali
Nel video viene mostrata la formazione di un abbozzo di fegato a partire da una miscela di tre diverse popolazioni di cellule: staminali pluripotenti indotte differenziate in cellule dell'endoderma epatico, cellule umane endoteliali primarie ottenute da vena ombelicale e mesenchimali. Le immagini, registrate nell'arco di 72 ore, mostrano l'auto-organizzazione delle cellule in una massa di condensata di tessuto epatico che arriva a un diametro di 4-5 millimetri (Cortesia Takanori Takebe)leggi l'articolo »
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Il primo fegato funzionale da cellule staminali

Un gruppo di ricercatori giapponesi è riuscito a generare un fegato da cellule staminali pluripotenti indotte umane. Questo organo è risultato del tutto vascolarizzato e in parte funzionale. Il risultato permette di compiere un importante passo in avanti nella sintesi di organi in laboratorio da poter poi usare per trapianti su pazientileggi l'articolo »
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La selezione asimmetrica e l'evoluzione della "corsa agli armamenti"

Difendersi dagli agenti patogeni è essenziale per la sopravvivenza ed è una capacità adattativa. Ma difendersi troppo può causare seri pericoli e danni, come mostrano malattie autoimmuni e allergie gravi. Eppure, come dimostra un nuovo modello evolutivo, la selezione naturale non è neutrale e, mentre punisce un eventuale difetto di questa capacità, dà un piccolo premio a un suo eccessoleggi l'articolo »
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Cartoline da Lindau, Dan Shechtman e la sua rivoluzione dei quasicristalli

Il premio Nobel per la chimica racconta le difficoltà incontrate per la sua scoperta, lo scetticismo della comunità scientifica e dei colleghi che arrivarono fino a consigliargli di abbandonare la ricercaleggi l'articolo »
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Shechtman e il cambio di paradigma

VAI ALL'ARTICOLO: Cartoline da Lindau, Shectman e la rivoluzione dei quasi cristalli
 “La mia è stata una rivoluzione”, intesa in senso scientifico, cioè un cambio di paradigma. Esordisce così Dan Shechtman, premio Nobel per la chimica nel 2011 per il suo contributo alla teoria dei cristalli quasi-periodici, al meeting di Lindau. Questo un brano dell'intervista rilasciata nel corso del Lindau Nobel Meetingleggi l'articolo »
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DAL NOSTRO ARCHIVIO
L'illusione della gravità

da "Le Scienze", n. 449, gennaio 2006

La forza di gravità e una delle tre dimensioni dello spazio potrebbero essere illusioni generate da particolari interazioni tra particelle e campi che avvengono in un universo a due dimensionileggi l'articolo »
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Lindau

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CNR: Cebi, quando le scimmie hanno personalità

Comunicato stampa - Come gli uomini, anche questi primati mostrano tratti ‘caratteriali’ che distinguono un individuo dall’altro. Lo dimostra una ricerca dell’Istc-Cnr, pubblicata sul Journal of Research in Personality, che evidenzia il loro differente modo di reagire di fronte a situazioni simili
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Cartoline da Lindau, Robert Grubbs e il green 'conveniente'

Robert Grubbs viene dal Kentucky: a Lindau è uno di quelli che ha firmato più autografi perché per gli studenti di chimica, soprattutto quelli lanciati nella chimica verde, è una specie di mito. Ha vinto il premio Nobel nel 2005 insieme a Yves Chauvin e Richard Schrock, per lo sviluppo di catalizzatori per le reazioni di metatesi nella chimica organica, cioè per il disegno di una reazione di sintesi intorno alla quale si sono rapidamente sviluppate, e sono cresciute, numerose possibilità industriali. Per esempio in ambito green quelle in uso nelle bioraffinerie, dove si usano oli vegetali per ottenere carburanti, o quelle per progettare pesticidi non tossici che somiglino ai feromoni.
“Perché non basta che qualcosa sia verde – ha spiegato Grubbs durante la sua lectio – come un pesticida atossico: deve essere anche conveniente”. La reazione sviluppata da Grubbs e dagli altri premiati col Nobel per la chimica nel 2005 ha permesso di rendere la produzione del feromone più efficiente, quindi più economica, e più pulita, cioè con minori scarti, rispetto ai precedenti sistemi di sintesi: “E questo dev’essere l’obiettivo. C’è ancora tanto da lavorare in chimica e le questioni ambientali devono essere uno dei nostri terreni privilegiati!”. Ma non solo, o almeno non in senso stretto, visto che la reazione di Grubbs è ormai usata di routine nell’industria farmaceutica. Si è trattato di “una combinazione di serendipità e teoria, alla quale abbiamo lavorato 15 anni”: 15 anni di intenso lavoro di ricerca di base, che ha dimostrato presto di poter diventare applicativaleggi l'articolo »