Roberto Abraham Scaruffi: MoviSol

Monday 15 July 2013

MoviSol


MoviSol - Movimento Internazionale per i Diritti Civili - Solidarietà
Newsletter n. 28/2013
L'affare Snowden e la caduta della Presidenza Obama
Mentre il cosiddetto affare Snowden sta alimentando le sceneggiate su ambo le sponde dell'Atlantico e nel resto del mondo, le rivelazioni del trentenne ex agente della NSA sulle massicce attività di spionaggio domestico vanno collocate nel contesto della spinta per la caduta di Obama. Le rivelazioni di Snowden riguardano l'ultima di una serie di denunce dei programmi illegali lanciati all'indomani dell'11 settembre 2001 e che Obama ha non solo mantenuto ma intensificato.
Fonti altolocate in quella che chiameremo la "corrente patriottica" dell'establishment di sicurezza americano hanno rimarcato all'EIR che la sequenza e il tempismo di questi scandali ha scosso l'amministrazione Obama. Gli scandali vengono fatti emergere da funzionari governativi che sono giunti alla conclusione che occorra mettere fine agli abusi di potere dell'Esecutivo compiuti nelle ultime due presidenze, prima che negli USA vengano distrutte le ultime vestigia di diritto costituzionale.
Poiché né il Congresso né i tribunali federali - entrambi contrappesi agli abusi dell'Esecutivo - hanno fatto il proprio dovere, ciò ha costretto persone individuali negli enti e nei ministeri a compiere il passo coraggioso di togliere il velo agli abusi.
Le denunce cominciarono due mesi fa con le udienze agli attacchi terroristici dell'11 settembre 2012 a Bengasi, che portarono all'assassinio dell'ambasciatore Christopher Stevens e altri tre funzionari americani. Dipendenti del Dipartimento di Stato e della CIA denunciarono aspetti del tentativo di insabbiamento e di depistaggio delle indagini, mentre successivamente un trafficante di armi libico concedeva interviste che confermavano che il Presidente Obama era al corrente di un programma di traffico illegale di armi libiche per i ribelli siriani non più tardi dell'aprile 2012. Obama ha ripetutamente mentito in pubblico su entrambe le questioni.
Da allora, come abbiamo riferito, sono state fatte rivelazioni sull'uso del fisco per colpire organizzazioni critiche verso Obama, sia moderate che progressiste, seguite dallo scandalo sull'FBI e la NSA che spiavano giornalisti dell'Associated Press e di Fox News.
È stato solo a quel punto che sono uscite le rivelazioni di Snowden. Qualunque sia l'esito dell'affare in sé, l'impatto cumulativo delle rivelazioni è stato tremendo.
La "special relationship" tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, che ha raggiunto vette assolute sotto Obama, è ora sotto scrutinio in Europa, dopo che recentemente Londra ha bloccato un'inchiesta formale dell'UE sullo spionaggio dell'NSA - che Washington ha compiuto in partnership segreta con l'organizzazione di spionaggio britannica, la Government Communications Headquarters (GCHQ) di Cheltenham.
Le dimensioni dell'operazione di spionaggio - il monitoraggio di tutte le emails e di tutte le chiamate telefoniche passanti per nove grandi provider di internet, l'intercettazione degli uffici UE di Washington e Bruxelles, la riproduzione fotografica di ogni lettera spedita per posta ordinaria da e negli Stati Uniti, l'osservazione di ogni data-sharing finanziario mondiale - indicano chiaramente che lo scopo non è quello di trovare potenziali "terroristi" che minacciano la sicurezza nazionale. Piuttosto, come abbiamo già scritto, questo ha sinistre implicazioni per bersagliare potenziali avversari economici e politici, nel contesto di un incombente stato di polizia.
Egitto: l'adesione di Morsi all'assalto contro la Siria è stato il punto di svolta
Il rovesciamento del governo di Mohamed Morsi in Egitto è una drammatica reazione all'imposizione della nuova politica alla Sykes-Picot da parte delle potenze occidentali. Le forze armate egiziane si sono mosse contro il Presidente dopo che tutti e cinque i ministri non Fratelli Musulmani e due portavoce presidenziali si erano dimessi in solidarietà con i milioni di manifestanti in tutto il paese.
Morsi si era insediato un anno fa dopo che l'alleanza anglo-saudita di gruppi radicali islamici collegata ad Al Qaeda, cui la Fratellanza Musulmana (FM) è associata, aveva dirottato la cosiddetta Primavera Araba. Questa stessa alleanza aveva trasformato le proteste in Libia in una sanguinosa guerra civile sostenuta dall'intervento militare di Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti, che ha gettato il paese nel caos e lasciato la popolazione alla mercé delle bande armate. La trasformazione della Primavera Araba in Siria si è spinta ancor più in là, minacciando di creare un conflitto tra sunniti e sciiti in tutta la regione, come preludio ad un attacco all'Iran e alla fine uno scontro nucleare tra gli Stati Uniti e la Russia.
Le proteste in Egitto contro la Fratellanza Musulmana hanno fatto seguito alle dimostrazioni di massa in Turchia, che erano dirette non solo contro la politica sempre più autoritaria del partito Islamico della Giustizia e dello Sviluppo, ma anche contro il sostegno alla politica di aggressione alla Siria.
In Egitto, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata raggiunta il mese scorso, quando il Presidente Obama e il suo security team alla Casa Bianca hanno chiesto al Pentagono di bombardare le basi militari siriane, richiesta alla quale si è opposto con forza il capo degli Stati Maggiori Riuniti, il gen. Martin Dempsey. Nonostante questa opposizione, Obama ha annunciato che gli USA avrebbero ufficialmente cominciato ad armare i ribelli.
Entro pochi giorni dall'annuncio, il Presidente Morsi ha ordinato il taglio delle relazioni diplomatiche con la Siria, mentre la FM indiva una manifestazione a cui parlava Morsi incitando alla Jihad e all'intervento militare straniero in Siria, chiamando "infedeli" Hezbollah e gli sciiti iraniani che appoggiano Assad.
Un dispaccio della Reuters che cita fonti militari egiziane anonime ha osservato che quella manifestazione di islamisti radicali è stata la molla che ha scatenato "le preoccupazioni delle forze armate per il modo in cui il Presidente Morsi stava governando il paese".
Non appena Morsi è stato deposto, il capo delle Forze Armate Abdul-Fattah El-Sisi ha nominato Adly Mahmoud Mansour, capo della Corte Costituzionale, capo del governo di transizione col mandato di presiedere alla stesura di una nuova costituzione e a nuove elezioni. La situazione rimane però pericolosa, perché la Fratellanza Musulmana spinge all'insurrezione ed è noto che dispone di armi arrivate dalla Libia.
Inoltre, la deposizione di Morsi è "bad news" per la Turchia, dove il partito al governo non solo aveva allacciato forti legami con Morsi, ma ne condivideva la politica anti-Siria. Mentre il governo turco denunciava le FFAA egiziane per aver eseguito uno "sporco colpo di stato", un commentatore turco scriveva sull'Hurriyet Daily News: "Se si riesce a riconquistare la 'primavera' che era stata scippata in Egitto. dobbiamo prepararci a vederne le ricadute nel resto della regione".
Progresso della campagna internazionale per la Glass-Steagall
La scorsa settimana ha visto un significativo progresso nella campagna internazionale a sostegno della riforma Glass-Steagall (separazione bancaria), con una mozione introdotta in un nuovo stato americano, l'Oregon, una mozione adottata dal Parlamento Europeo e, last but not least, un nuovo disegno di legge presentato al Senato italiano da quarantotto senatori.
  • Il disegno di legge S 906 è stato depositato ufficialmente il 2 luglio dal sen. Giuseppe Vacciano del M5S, e firmata da 48 dei 50 membri del gruppo M5S al Senato. In un breve video pubblicato su Byoblu , Vacciano spiega: "La legge prevede la separazione tra banche commerciali e banche di affari, un argomento del quale la politica discute da tanto tempo ma su cui nessuno sembra realmente intenzionato a fare qualcosa. Ora spetterà al presidente del Senato, Pietro Grasso, assegnarlo alla commissione Finanze del Senato, che e' la commissione di cui faccio parte. In seguito toccherà al presidente della nostra Commissione, Marino, calendarizzarlo per la discussione, sperando di trovare il più ampio consenso possibile dato che questo non è un problema del Movimento 5 Stelle, non è un problema di un qualunque partito politico, ma è un problema della nazione intera. Questa situazione - conclude - ha portato in Italia ad uno scandalo che conosciamo bene: si chiama Monte dei Paschi di Siena".

    Nella lunga introduzione al dispositivo della legge (qui il testo completo) si fa ampio riferimento alla legge Glass-Steagall del 1933, voluta dal Presidente Roosevelt, e si propone una simile separazione netta invece che le versioni "soft" attualmente sotto esame (Dodd-Frank, Volcker Rule, Liikanen, Vickers ecc.). Per la prima volta in un testo di legge si chiede l'applicazione della separazione bancaria ad un caso concreto, quello del Monte dei Paschi di Siena:

    "Prima il governo sottopone MPS ad una 'radiografia' finanziaria per porre in luce le attività speculative e commerciali, poi si divide in due la banca, quindi la parte commerciale riceve fondi pubblici per garantire depositi e prestiti erogati, l'altra parte verrà fatta fallire in modo controllato (gran parte dei debiti dovranno essere 'cancellati')".

    La legge impegna il governo "affinché provveda ad una riforma normativa volta ad affermare la separazione tra Banca commerciale e Banca d'Affari secondo i principi ed il modello della legge Glass - Steagall, tenendo conto della esigenza di valorizzare un modello di Banca tradizionale, non speculativa, riconoscendone la specificità ed il ruolo economico e sociale".

    Con il ddl Vacciano, sono quattro i disegni di legge nei due rami del Parlamento italiano: ce n'è un altro al Senato depositato da Giulio Tremonti e ce ne sono due alla Camera, uno di Davide Caparini (Lega) e l'altro di Marco Di Lello (PD).
  • Il 3 luglio il Parlamento Europeo ha votato la mozione McCarthy sulla separazione bancaria. Il testo è passato con il considerando "Glass-Steagall" proposto da Claudio Morganti, con 622 si, 22 no e 19 astenuti. L'emendamento dice: "Considerando che per uscire dalla peggior crisi finanziaria mondiale prima di quella attuale ha contribuito l'introduzione negli Stati Uniti della legge Glass-Steagall sulla separazione bancaria nel 1933, e che dopo la sua eliminazione nel 1999 sono aumentati in maniera considerevole gli investimenti speculativi bancari e i dissesti finanziari". Sfortunatamente, è passato anche un "considerando" completamente opposto, che dice: "Considerando che non ci sono prove nel passato che un modello di separazione possa contribuire in modo positivo ad evitare crisi finanziarie nel futuro o a diminuirne il rischio". Quest'ultimo, però, ha incontrato una forte opposizione, ottenendo 396 si, 288 no e 17 astensioni. Ora la Commissione UE deve stilare una proposta che segua le direttive del documento del PE.
  • In Oregon è stato depositato un Joint Memorial nel Senato dello stato, firmato da 26 membri di entrambi i rami dell'assemblea. L'Oregon è il 23mo stato degli USA a introdurre una risoluzione che sollecita "il Congresso a sostenere gli sforzi per reintrodurre la separazione tra le funzioni di banca commerciale e banca d'affari esistenti sotto la Legge Bancaria del 1933".
Oltre a queste iniziative legislative, c'è da segnalare due autorevoli interventi pubblici in Italia e Spagna.
L'economista Nino Galloni è stato intervistato da Abruzzoweb il 28 giugno, all'indomani della disastrosa missione a Bruxelles da cui la delegazione de L'Aquila, guidata dal sindaco Massimo Cialente, è tornata "con le ossa rotte". "La moneta c'è e non costa nulla, non è vero quello che dice Bruxelles", spiega Galloni. "Per migliorare le cose basterebbe reintrodurre la legge Glass-Steagall, che impone la netta separazione tra soggetti che fanno attività speculative e quelli che devono fare credito all'economia". Dire che la ricostruzione a L'Aquila è ferma per mancanza di denaro "equivale a dichiarare che mancano i chilometri per costruire le strade". "Non è che risolviamo tutto - spiega Galloni - stampando moneta così come viene. La moneta va investita al meglio, solo che qui da noi non esiste, è assente, è sparita. Ritroviamo la moneta, che c'è e non costa nulla, poi pensiamo a cercare l'equilibrio, una via che sia adeguata alle capacità e alle esigenze dei popoli europei".
In Spagna, il conduttore radiofonico Mitoa Campos, che è vicino al movimento Democrazia Reale Ora (DRY), è impegnato in un tour nazionale per promuovere Glass-Steagall. In un discorso pronunciato nei pressi di San Sebastian, nella provincia basca, pubblicato sul numero del 2 giugno di DarioVasco.com, Campos ha paragonato la crisi attuale a quella degli anni trenta. "Allora ci fu una persona, Pecora, un siciliano, che era il terrore delle banche. La commissione da lui presieduta indagò su quanto accadde a Wall Street, e con Roosevelt mise sotto accusa i banchieri più potenti. Fu in quel periodo che fu creata la legge Glass-Steagall, che fu la salvezza del sistema. È un concetto che dovrebbe essere reintrodotto nel sistema attuale per salvarci, costringendo le banche a separarsi in banche commerciali e banche d'affari".