Roberto Abraham Scaruffi

Thursday, 21 March 2013

IL FOGLIETTO QUOTIDIANO

Edizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara

OGGI IN EDICOLA
PRIMA PAGINA

Il socialista Hollande assalito dalla realtà a quattro ruote

Anche Peugeot apre ai licenziamenti. Fiat soffre ma non pesa sul pubblico

Nato per fare il Papa

Roma riconoscente, piazza festosa, è il nuovo inizio ed è antico
SECONDA PAGINA

Il legame tra colonie e poesia, innocente e corrotto, secondo Walcott

EDITORIALI

"Linea rossa" varcata in Siria?

Ribelli e governo si scambiano accuse su attacchi con armi chimiche
INSERTI

A Santa Maria Maggiore c’è la storia dei tre papi francescani (e poco poverelli) che molto hanno speso per lo splendore di Roma

ANALISI

Obama in Israele farà il “turista” sotto la protezione di Iron Dome

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Padre, ho paura della tenerezza

Beatissimo Padre, non è questione di psicologia del profondo o almeno non credo. Sono un essere imperfetto, d’accordo, e mi farebbe bene diventare buono, tenero. Ma la ragione mi comanda altro
Beatissimo Padre Francesco, sono tra quei pochi che hanno paura della tenerezza, e lo dicono senza troppa ostentazione, e tra quei pochissimi che considerano parte della misericordia divina anche il giudizio e l’esercizio dell’autorità, senza dei quali la persona umana, centro di relazioni impegnative e caritatevoli, si riduce alla sua identità originaria, piuttosto ferina prima di aver varcato la soglia della civilizzazione (cristiana, fra l’altro). La osservo da giorni, beatissimo Padre, con voluttà crescente di laico innamorato della fede degli altri, di papista tendenziale. La sua simpatia è travolgente. Porto scarpe brutte, simili alle sue. Mi piacciono le novità in un mondo penosamente stagnante.
di Giuliano Ferrara

La marcia sul Cav.

Da MicroMega (in piazza) al Pd (in Aula): lo vogliono ineleggibile, condannato e senza roba
Costretto a un percorso di guerra ra fra tribunali, procedimenti d’ineleggibilità e norme sul conflitto d’interesse, Silvio Berlusconi si prepara a combattere. Come sempre è il Cavaliere ad accorgersi per primo del pericolo, più dei suoi tanti obbedienti cavalli, più dei suoi deputati e senatori che in queste ore inseguono scombiccherati negoziati sulla nomina di un capo dello stato “di garanzia”. Berlusconi avverte, non senza timore, la geometrica potenza di fuoco che gli si va dispiegando di fronte: un Parlamento favorevole al suo grillage giudiziario, il Pd sempre più concorrente del Movimento 5 stelle: non è più tempo di compromessi, non è aria.
di Salvatore Merlo
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