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Newsletter del 26 luglio 2013 |
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L'oscillazione
del neutrino dal sapore muonico a quello elettronico è stata dimostrata
in modo definitivo dall'esperimento T2K, in Giappone,
a cui collaborano ricercatori italiani dell'Istituto nazionale di fisica
nucleare. La scoperta conferma un risultato preliminare ottenuto nel
2011 dallo stesso esperimento e permette di approfondire sempre più la
conoscenza della fisica del neutrino, aprendo la strada a nuove ipotesi
sulla prevalenza
della materia sull’antimateria nei primi istanti del big bang leggi l'articolo »
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Le
membrane che costituiscono il reticolo endoplamsmatico, un organello
delle cellule tra i cui diversi compiti c'è la produzione di proteine,
sono organizzate in una struttura elicoidale simile a quella della rampa
di accesso a più piani. Lo rivelano nuove immagini in 3D, ottenute con
un decisivo progresso nelle tecniche microscopiche. Secondo gli autori,
la struttura osservata è quella che meglio riesce a ottimizzare il denso
impacchettamento
delle membrane e dei ribosomi che vi sono legati leggi l'articolo »
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VAI
ALL'ARTICOLO: La memoria proustiana dello scimpanzéGli
esseri umani sono in grado di ricordare eventi passati della propria
vita, spesso per effetto di elementi inaspettati nella realtà presente,
come un sapore o un odore. Anche orangutan e scimpanzé hanno facoltà
simili, come dimostra questo
video: gli animali hanno dimostrato di poter ricordare come trovare uno
strumento nascosto da uno sperimentatore se la situazione è simile a
quella che hanno vissuto per quattro volte tre anni prima o una sola
volta due settumane prima (Cortesia: Gema Martin-Ordas) leggi
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I
primati non umani sono in grado di ricordare ciò che hanno imparato
alcuni anni prima, dimostrando di avere una memoria autobiografica molto
simile a quella degli esseri umani. Lo ha dimostrato una ricerca
sperimentale in cui orangutan e scimpanzé sono stati posti nelle stesse
situazioni sperimentali vissute alcuni anni prima leggi
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Comunicato
stampa: gli esperimenti LHCb e CMS dell'acceleratore di particelle LHC
del CERN di Ginevra hanno presentato le misure
relative a uno dei processi più rari tra quelli misurabili in fisica, il
decadimento del mesone Bs in due muoni, che confermano quanto
ipotizzato dal modello standard. leggi
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La
guerra non è un elemento intrinseco della specie umana, presente fin
dalle prime forme di aggregazione sociale, ma un'acquisizione
relativamente
recente. A concluderlo è uno studio basato sull'analisi statistica delle
aggressioni letali nelle società contemporanee di
cacciatori-raccoglitori, che smentisce l'ipotesi che la guerra sia un
fattore fondamentale nell'evoluzione della nostra specie leggi
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Scoperti
di recente, raggiungono il micron di lunghezza e all'apparenza
potrebbero essere scambiati per batteri. Possiedono un genoma
spropositatamente
grande rispetto agli altri virus, nel quale sono presenti geni
completamente diversi da quelli che caratterizzano archea, batteri ed
eucarioti, suggerendo che possano derivare da antichi parassiti
appartenenti a un nuovo dominio della vita leggi
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Il video mostra un esemplare maschio della specie Anolis marcanoi,
che vive nella Repubblica Dominicana, mentre espande la pappagorgia.
Specie appartenenti allo stesso genere, trovate sulle altre grandi isole
dei Caraibi (Giamaica, Cuba, Porto Rico e Hispaniola) anche se non
strettamente imparentate, hanno caratteri simili, come documenta uno
studio pubblicato su "Science" da Luke Mahler e colleghi del Center for Population Biology dell'Università della California a Davis. L'analisi
delle lucertole anolidi suggerisce che nel corso dell'evoluzione una
loro antenata sia arrivata su ciascuna di queste isole. La
colonizzazione ha poi
dato origine a specie diverse, adattatesi alle diverse condizioni
ambientali locali. Questa rapida diversificazione delle specie a partire
da un progenitore comune, nota come radiazione adattativa o evolutiva,
sul lungo periodo può dare luogo a una convergenza fenotipica: specie
diverse tendono
a evolvere caratteristiche anatomiche simili in risposta a pressioni
ambientali analoghe trovate in diverse nicchie ecologiche. Su
una scala macroevolutiva, ovvero su scale temporali molto estese, questo
implica che la diversificazione può essere sorprendentemente
deterministica, dando luogo
a una gamma di specie con fenotipi simili in regioni distinte. In
pratica (e a differenza di quanto, riteneva, per esempio, un grande
evoluzionista come Stephen Jay Gould), l'evoluzione non sarebbe affatto
irripetibile e imprevedibile: se si potesse riavvolgere il nastro della
storia naturale
e ripartire da zero, lasciando che l'evoluzione faccia nuovamente il suo
corso, probabilmente le specie sarebbero assai simili a quelle che
osserviamo ora. (Cortesia Miguel Landestoy) leggi
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Una nuova puntuale analisi della sequenza genetica del cromosoma X, la controparte "femminile" del cromosoma Y, rivela che
parti significative di esso si sono evolute per svolgere uno specifico ruolo nel processo di produzione dello spermaleggi l'articolo »
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Comunicato
stampa - I dati evidenziano disparità a livello locale: l’incidenza è
maggiore al Nord, la mortalità è maggiore al Sud. Un progetto,
coordinato dall’Istituto di neuroscienze del Cnr, intende identificare i
fattori per migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei
pazienti leggi l'articolo »
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Evoluti
come adattamento alla vita terrestre, i polmoni mostrano una
strettissima integrazione con il sistema dei vasi cardiaci. La perfetta
coordinazione nel loro sviluppo è infatti dovuta alla comune discendenza
da un piccolo gruppo di particolari cellule pluripotenti. La scoperta
può chiarire l'origine di malattie come l'ipertensione polmonare che
interessano entrambi gli organi leggi
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Realizzato
un modello versatile per studiare in laboratorio i sistemi biologici
che si autoassemblano. L'apparato sperimentale è costituito
da un fluido ferromagnetico posto su un substrato superidrofobico e da
un campo magnetico controllabile dallo sperimentatore, che consente di
riprodurre in laboratorio un sistema ordinato che si auto-organizza
partendo da gocce di fluido in equilibrio statico. Inoltre, variando il
campo magnetico
in modo periodico, è possibile visualizzare la transizione da un sistema
in equilibrio a uno dinamico leggi l'articolo »
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Il
legame tra un organismo superiore e i miliardi di microbi che vivono
nel suo corpo è molto più profondo di quanto si pensi, come mostra un
nuovo studio di Robert Brucker e Seth Bordenstein pubblicato sulla rivista "Science", che riguarda tre specie di vespe parassitoidi del genere
Nasonia: N. giraulti e N. longicornis, molto vicine geneticamente, e N. vitripennis, che mantiene rispetto alle due precedenti notevoli differenze nel genoma e nel microbioma. La ricerca ha dimostrato che il microbioma intestinale di Nasonia
contribuisce
a tenere separata una specie da un'altra, uccidendo la prole frutto
dell'accoppiamento di specie diverse, secondo un fenomeno denominato
letalità degli ibridi. Per tenere conto di questi fenomeni, occorre
pensare alla speciazione come a un processo che riguarda l'insieme del
genoma dell'ospite e di quello
del bioma, definito ologenoma, mentre la somma degli organismi che
vivono in simbiosi è definita olobionte. Le splendide immagini
ottenute al microscopio elettronico a scansione (SEM) mostrano le
diverse fasi dell'accoppiamento, della deposizione delle uova (che
avviene parassitizzando alcune
specie di mosche) e dello sviluppo delle pupe. leggi l'articolo »
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Strutture
e dispositivi nanoscopici in futuro potrebbero essere prodotti con
apparecchiature di piccole dimensioni e con materiali economici.
Lo ha dimostrato una ricerca in cui è stata messa a punto una tecnica
litografica a fasci di luce in grado di incidere un substrato
fotosensibile in poche ore e secondo lo schema desiderato. Le prime
prevedibili applicazioni sono nel campo dei semiconduttori per
l'industria elettronica leggi
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Anche
allo stato naturale questi animali mostrano una capacità essenziale per
lo sviluppo di un linguaggio complesso, ovvero l'apprendimento
di segnali vocali che identificano i diversi membri del proprio gruppo.
Questi segnali, i cosiddetti "fischi firma", sono caratterizzati da una
particolare modulazione delle frequenze emesse, in questo modo gli altri
delfini possono riprodurre il "fischio firma" per chiamare
specificamente un singolo
membro leggi l'articolo »
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Comunicato
stampa - Assegnati dalla Commissione medico scientifica internazionale i
fondi 2013 per le malattie genetiche: quattro i gruppi
di ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche che hanno meritato un
finanziamento leggi l'articolo »
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Sabato
27 luglio si inaugura a Trento il nuovo Museo delle scienze, una
struttura che punta a essere molto più di un museo, sviluppando la
dimensione
interattiva tipica degli science center e quella sociale del luogo di
incontro leggi l'articolo »
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Una
ricerca dimostra per la prima volta che anche gli esseri umani hanno un
orologio biologico che segue i cicli lunari. In particolare, durante
le fasi di luna piena si ridurrebbero i tempi del sonno profondo e la
produzione di melatonina. Finora l'esistenza di ritmi biologici analoghi
era stata provata solo in alcuni animali, nei quali sono appaiono a
comportamenti riproduttivi leggi
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"Sono
stato condannato a sei anni di reclusione per non aver comunicato bene
il rischio sismico cui erano sottoposti gli abitanti de L’Aquila
nel 2009". Inizia così la lettera – che Marco Cattaneo ha deciso di
pubblicare sul suo blog - con cui Enzo Boschi, presidente dell’Istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia all'epoca del sisma, espone per la
prima volta le sue impressioni sul processo conclusosi nove mesi fa leggi
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