“Apriamo, l’utero non sembrava rotto. Senonché, comincia a perdere da sotto… cioè il collo (dell’utero, ndr) si è staccato… Il bambino è vivo, ma qua l’utero si è staccato”. Sono alcune delle intercettazioni finite nell’inchiesta della guardia di finanza che stamattina ha portato all’arresto di 4 medici degli ospedali Riuniti di Reggio Calabria e all’iscrizione nel registro degli indagati di 11 persone. Al centro dell’inchiesta i decessi di due bimbi appena nati, le lesioni irreversibili di un altro, i traumi e le crisi di una partoriente. A questo si aggiunge anche il procurato aborto di una donna non consenziente, sorella del primario, alla quale sarebbero stati iniettati di nascosto farmaci per causare l’interruzione di Lucio Musolino