MoviSol - Movimento Internazionale per i Diritti Civili - Solidarietà
Newsletter n. 35/2011
L'UE sceglie l'iperinflazione ma la Germania potrebbe
ribaltarsi
Come in una tragedia shakespeariana, l'uragano Irene che ha
colpito New York sembrava premonitore di ben più gravi sciagure. Mentre
l'economia fisica si arresta in tutto il mondo, la situazione del sistema
finanziario globale è peggio che nel 2008, alla vigilia della bancarotta di
Lehman. Il sistema finanziario è oggi insolvente come allora, con la differenza
che i governi hanno esaurito i margini di indebitamento per nuovi salvataggi
sistemici. Rimane solo la liquidità (iper)inflazionistica delle banche centrali.
A Jackson Hole, Ben Bernanke ha dichiarato di essere pronto ad attivare il
ciclostile. La Fed puntella già la BCE con una linea swap illimitata, per
interventi di emergenza sul sistema bancario dell'Eurozona in attesa che il
"Mostro del Lussemburgo", e cioè il fondo salva-banche EFSF, entri in azione.
L'EFSF è uno "special vehicle" che, secondo le decisioni del
vertice UE del 21 luglio, dovrebbe diventare una gigantesca "bad bank" che
acquista titoli spazzatura dalle banche, pagandoli in parte con debiti statali e
in futuro con liquidità creata ad hoc. Su di esso, tuttavia, pende la spada di
Damocle della sentenza costituzionale attesa in Germania per il 7 settembre.
Alla vigilia di quella data, è scoppiato un furibondo scontro
politico in Germania, che ha visto scendere in campo la Bundesbank e lo stesso
Presidente tedesco Christian Wulff. Nel suo rapporto mensile, la Bundesbank nota
che le decisioni prese al vertice UE del 21 luglio minacciano di "indebolire la
struttura istituzionale dell'Unione Economica e Monetaria". La tendenza
all'indebitamento aumenterà tra gli stati dell'UME e la politica monetaria
comune sarà esposta a maggiori pressioni per un atteggiamento lassista. Le
decisioni prese "trasferiscono rischi più ampi a quei paesi che forniscono aiuto
e ai loro contribuenti, e rappresentano un grande passo verso la concentrazione
di rischi nel caso di finanze pubbliche dissestate e aberrazioni economiche in
certi stati membri".
La Bundesbank ammonisce: "Se non ci saranno fondamentali
cambiamenti di regime con un ampio abbandono della sovranità fiscale nazionale,
è cruciale che la regola del 'no bailout' contenuta nei trattati e la relativa
disciplina di mercato non siano completamente rimosse ma piuttosto rafforzate".
Il Daily Telegraph ha giustamente notato la somiglianza
tra le formulazioni del rapporto della Bundesbank e gli argomenti giuridici
usati nei ricorsi costituzionali dai cinque Professori e dal parlamentare Peter
Gauweiler. La Corte ha ora una formidabile pezza d'appoggio, nel caso volesse
accogliere le ragioni dei ricorrenti.
Inaugurando una conferenza di economisti a Landau il 24 agosto,
Wulff ha sparato a zero contro i governi dell'UE per aver autorizzato la BCE a
violare il proprio mandato acquistando titoli di stato sul mercato secondario in
grande stile. Ciò è "giuridicamente discutibile".
Quello stesso giorno, è stata rivelata l'esistenza di un
rapporto segreto del ministro del Tesoro Wolfgang Schaeuble su come scavalcare
il parlamento per trasformare in legge le decisioni del 21 luglio. Secondo il
rapporto, il Bundestag dovrebbe concedere all'EFSF una procura generale per
tutte le azioni necessarie a salvare non solo l'Euro ma anche, direttamente, le
banche. Il parlamento tedesco non potrà mettere bocca sull'uso dei fondi (che
tra poco saranno quasi raddoppiati) del veicolo speciale del Lussemburgo. La
notizia ha suscitato un vespaio, costringendo il ministero a giustificarsi
dicendo che lo scritto non era che una spiegazione delle direttive di Bruxelles,
stilato per alcuni parlamentari. Ma se è così, si tratta di direttive che
valgono per tutti gli stati dell'UE, compresa l'Italia. I parlamenti, i partiti
e l'opinione pubblica dovrebbero allertarsi.
Benché il capogruppo CDU/CSU Norbert Lammert abbia espresso
indignazione per il contenuto e la forma del promemoria di Schaeuble,
rivendicando al parlamento la sovranità sulle decisioni di bilancio e dicendosi
fiducioso che questa prerogativa sarà confermata dalla sentenza costituzionale
attesa per il 7 settembre, non è garantito che da Karlsruhe verrà una sentenza
patriottica.
La preoccupazione in tal senso ha spinto un gruppo di 55
imprenditori tedeschi a chiedere la ricusazione del relatore del processo
costituzionale sugli euro salvataggi, Udo di Fabio, giudicato non imparziale. Il
gruppo, guidato dal prof. Markus Kerber, porta molti esempi di discorsi e
interventi pubblici di Di Fabio, comprese delle citazioni pubblicate dalla
rivista Focus, in cui si parla dei "limiti concettuali"
dell'eurosalvataggio, limiti "che potrebbero essere superati solo da un passo
coraggioso verso uno stato federale". Se un giudice costituzionale, che si
presume debba giudicare nella piena indipendenza sulla salvaguardia dei diritti
sovrani, ha già proposto di abdicare a quei diritti nell'ambito di un superstato
federale, egli evidentemente non è imparziale.
Il gruppo ha anche citato la corte costituzionale in giudizio,
alla Corte Europea dei Diritti Umani, accusandola di "erodere la legge" sia a
livello nazionale che internazionale.
Helga Zepp-LaRouche, il cui partito presenta un candidato alle
elezioni per il sindaco di Berlino, ha denunciato il "crollo completo delle
fondamenta della società", rivelato dal fatto che, a causa dell'estraniazione
totale del governo da vasti settori della popolazione, i rappresentanti della
società sono costretti a denunciare la propria corte costituzionale a un
tribunale straniero. Ella ha ricordato che l'alternativa esiste: una riforma
finanziaria lungo le linee della legge Glass-Steagall, che permetterà di uscire
dal tunnel dei salvataggi bancari e imboccare la via dello sviluppo, non solo
per l'Europa ma per il mondo intero.
"Tutto dipende da se un numero sufficientemente grande di
cittadini negli USA e nelle nazioni d'Europa si ricorderà in tempo degli ideali
di libertà, sovranità e della dignità dell'uomo, e se sarà disposto a scrollarsi
di dosso il giogo della dittatura oligarchica che gli viene messo al collo da
governi che hanno perso ogni contatto con la realtà".
I candidati larouchiani rivendicano la leadership politica
negli USA
I sei candidati larouchiani al Congresso, in qualità di
lista unica a livello nazionale, hanno emesso la seguente dichiarazione
congiunta il 21 agosto:
L'intero sistema finanziario sta crollando. Non c'è alcuna
speranza per la civiltà se proseguiremo su questa strada distruttiva. C'è una
sola opzione, destituire Obama subito e procedere con un programma di ripresa
economica nazionale guidati da una nuova generazione di leaders. La generazione
dei baby boomer (sessantottini) continua a restare attaccata
all'illusione di salvare un sistema che è già morto, ma la generazione più
giovane, cui si chiede di fungere da guida non è prigioniera della stessa
illusione. È evidente che la generazione attualmente alla guida manca del
coraggio morale per prendere le misure necessarie a salvare la nazione, e frena
lo sviluppo del paese.
La crisi che affrontiamo oggi non è soltanto una crisi
finanziaria; è una crisi esiziale per l'umanità. Tutto quello che dovrebbe
funzionare secondo la generazione dei sessantottini, dalla frode
dell'ambientalismo, alla folle stampa di denaro per i salvataggi bancari per
"risolvere" il crac finanziario del 2008, si è dimostrato un fallimento e una
menzogna.
In questo momento ci resta solo un'opportunità. Mentre il mondo
intorno a noi si sbriciola, dobbiamo catalizzare la volontà di lottare. Bisogna
far rinascere la creatività e l'audacia rappresentata dalla nazione sotto John
F. Kennedy, in una nuova generazione di leadership che non si preoccupi del
proprio piacere personale.
Dobbiamo impegnarci nuovamente a un programma che funga da
volano scientifico, orientato a una missione per la nazione. Grazie al nostro
intervento, a Capitol Hill, nelle sedi sindacali e federali di tutto il paese si
sente oggi l'urgenza del ripristino della legge Glass-Steagall. Tuttavia,
Glass-Steagall di per sé non è sufficiente; dobbiamo mettere in moto piani per
ricostruire la nazione con progetti come la piattaforma NAWAPA (North American
Water and Power Alliance), misure di emergenza per creare posti di lavoro
stabili e non precari, ristabilendo la nostra base produttiva, la creatività
scientifica e l'ottimismo culturale. Non c'è alcuna soluzione alla crisi attuale
se non pensando al futuro in termini fisici e non monetari.
In qualità di quadri della nuova leadership negli Stati Uniti,
la lista dei sei candidati per i LaRouche Democrats sta mobilitando altri che si
uniscano a noi condividendo la stessa politica: destituire Obama, ripristinare
la legge Glass-Steagall e cominciare a costruire NAWAPA.
Un economista chiede all'Irlanda di abbandonare l'Euro
Un importante economista irlandese, il Prof. Ray Kinsella, ha
chiesto all'Irlanda di abbandonare l'Eurozona e tornare alla propria valuta.
Citato dai media irlandesi, il dott. Kinsella, docente alla Michael Smurfit
Graduate School of Business, ha dichiarato: "Le previsioni economiche su cui è
stata costruita la manovra irlandese e la politica dei salvataggi si sono
dimostrate totalmente errate.
"Dunque è errata anche la politica. E non funziona per niente.
Tutto ciò che abbiamo ottenuto in cambio dei sacrifici è un declassamento del
nostro debito sovrano, una riduzione dell'occupazione del 15% e cartelli di
'chiusura' e 'in vendita' in tutto il paese. Questa non è leadership. Confina
con la stupidità attenersi a una politica che si è dimostrata inefficiente e che
ha gettato l'Eurozona in una crisi da cui non riesce ad uscire. L'Irlanda deve
andarsene". Kinsella ha anche sottolineato il "profondo sentimento anti-europeo"
che cresce nel paese e getta le basi per l'estremismo politico.
Intervistato dall'EIR, il Prof. Kinsella ha ribadito che
dal primo salvataggio greco la politica europea è dominata da un mal riposto
impegno ideologico a salvare l'Euro. Questa è negazione della realtà. La
politica dei salvataggi bancari non solo ha compromesso l'indipendenza della
Banca Centrale Europea, ma viola il suo stesso statuto. Ha compromesso anche il
Fondo Monetario Internazionale, che viene trascinato nel processo dei salvataggi
nello sforzo di tenere in piedi l'Euro.
Kinsella dichiara inoltre di temere che l'UE abbia avviato
l'unione politica come espediente dell'ultima ora nel tentativo di salvarsi dal
fallimento della sua politica economica, compreso il costringere gli stati ad
adottare misure di austerità draconiane per ripagare un debito impagabile.
Informato dell'appello di Lyndon LaRouche per una riforma
Glass-Steagall, il prof. Kinsella ha convenuto con questa richiesta dicendo che
l'attuale modello bancario non può essere riparato da alcuna riforma delle
regole.