Roberto Abraham Scaruffi: Why does LaRouche not ask the USA to give up dollar and to create local currencies?

Saturday, 3 September 2011

Why does LaRouche not ask the USA to give up dollar and to create local currencies?


MoviSol -
Movimento Internazionale per i Diritti Civili - Solidarietà
Newsletter n. 35/2011
L'UE sceglie l'iperinflazione ma la Germania potrebbe ribaltarsi
Come in una tragedia shakespeariana, l'uragano Irene che ha colpito New York sembrava premonitore di ben più gravi sciagure. Mentre l'economia fisica si arresta in tutto il mondo, la situazione del sistema finanziario globale è peggio che nel 2008, alla vigilia della bancarotta di Lehman. Il sistema finanziario è oggi insolvente come allora, con la differenza che i governi hanno esaurito i margini di indebitamento per nuovi salvataggi sistemici. Rimane solo la liquidità (iper)inflazionistica delle banche centrali. A Jackson Hole, Ben Bernanke ha dichiarato di essere pronto ad attivare il ciclostile. La Fed puntella già la BCE con una linea swap illimitata, per interventi di emergenza sul sistema bancario dell'Eurozona in attesa che il "Mostro del Lussemburgo", e cioè il fondo salva-banche EFSF, entri in azione.
L'EFSF è uno "special vehicle" che, secondo le decisioni del vertice UE del 21 luglio, dovrebbe diventare una gigantesca "bad bank" che acquista titoli spazzatura dalle banche, pagandoli in parte con debiti statali e in futuro con liquidità creata ad hoc. Su di esso, tuttavia, pende la spada di Damocle della sentenza costituzionale attesa in Germania per il 7 settembre.
Alla vigilia di quella data, è scoppiato un furibondo scontro politico in Germania, che ha visto scendere in campo la Bundesbank e lo stesso Presidente tedesco Christian Wulff. Nel suo rapporto mensile, la Bundesbank nota che le decisioni prese al vertice UE del 21 luglio minacciano di "indebolire la struttura istituzionale dell'Unione Economica e Monetaria". La tendenza all'indebitamento aumenterà tra gli stati dell'UME e la politica monetaria comune sarà esposta a maggiori pressioni per un atteggiamento lassista. Le decisioni prese "trasferiscono rischi più ampi a quei paesi che forniscono aiuto e ai loro contribuenti, e rappresentano un grande passo verso la concentrazione di rischi nel caso di finanze pubbliche dissestate e aberrazioni economiche in certi stati membri".
La Bundesbank ammonisce: "Se non ci saranno fondamentali cambiamenti di regime con un ampio abbandono della sovranità fiscale nazionale, è cruciale che la regola del 'no bailout' contenuta nei trattati e la relativa disciplina di mercato non siano completamente rimosse ma piuttosto rafforzate".
Il Daily Telegraph ha giustamente notato la somiglianza tra le formulazioni del rapporto della Bundesbank e gli argomenti giuridici usati nei ricorsi costituzionali dai cinque Professori e dal parlamentare Peter Gauweiler. La Corte ha ora una formidabile pezza d'appoggio, nel caso volesse accogliere le ragioni dei ricorrenti.
Inaugurando una conferenza di economisti a Landau il 24 agosto, Wulff ha sparato a zero contro i governi dell'UE per aver autorizzato la BCE a violare il proprio mandato acquistando titoli di stato sul mercato secondario in grande stile. Ciò è "giuridicamente discutibile".
Quello stesso giorno, è stata rivelata l'esistenza di un rapporto segreto del ministro del Tesoro Wolfgang Schaeuble su come scavalcare il parlamento per trasformare in legge le decisioni del 21 luglio. Secondo il rapporto, il Bundestag dovrebbe concedere all'EFSF una procura generale per tutte le azioni necessarie a salvare non solo l'Euro ma anche, direttamente, le banche. Il parlamento tedesco non potrà mettere bocca sull'uso dei fondi (che tra poco saranno quasi raddoppiati) del veicolo speciale del Lussemburgo. La notizia ha suscitato un vespaio, costringendo il ministero a giustificarsi dicendo che lo scritto non era che una spiegazione delle direttive di Bruxelles, stilato per alcuni parlamentari. Ma se è così, si tratta di direttive che valgono per tutti gli stati dell'UE, compresa l'Italia. I parlamenti, i partiti e l'opinione pubblica dovrebbero allertarsi.
Benché il capogruppo CDU/CSU Norbert Lammert abbia espresso indignazione per il contenuto e la forma del promemoria di Schaeuble, rivendicando al parlamento la sovranità sulle decisioni di bilancio e dicendosi fiducioso che questa prerogativa sarà confermata dalla sentenza costituzionale attesa per il 7 settembre, non è garantito che da Karlsruhe verrà una sentenza patriottica.
La preoccupazione in tal senso ha spinto un gruppo di 55 imprenditori tedeschi a chiedere la ricusazione del relatore del processo costituzionale sugli euro salvataggi, Udo di Fabio, giudicato non imparziale. Il gruppo, guidato dal prof. Markus Kerber, porta molti esempi di discorsi e interventi pubblici di Di Fabio, comprese delle citazioni pubblicate dalla rivista Focus, in cui si parla dei "limiti concettuali" dell'eurosalvataggio, limiti "che potrebbero essere superati solo da un passo coraggioso verso uno stato federale". Se un giudice costituzionale, che si presume debba giudicare nella piena indipendenza sulla salvaguardia dei diritti sovrani, ha già proposto di abdicare a quei diritti nell'ambito di un superstato federale, egli evidentemente non è imparziale.
Il gruppo ha anche citato la corte costituzionale in giudizio, alla Corte Europea dei Diritti Umani, accusandola di "erodere la legge" sia a livello nazionale che internazionale.
Helga Zepp-LaRouche, il cui partito presenta un candidato alle elezioni per il sindaco di Berlino, ha denunciato il "crollo completo delle fondamenta della società", rivelato dal fatto che, a causa dell'estraniazione totale del governo da vasti settori della popolazione, i rappresentanti della società sono costretti a denunciare la propria corte costituzionale a un tribunale straniero. Ella ha ricordato che l'alternativa esiste: una riforma finanziaria lungo le linee della legge Glass-Steagall, che permetterà di uscire dal tunnel dei salvataggi bancari e imboccare la via dello sviluppo, non solo per l'Europa ma per il mondo intero.
"Tutto dipende da se un numero sufficientemente grande di cittadini negli USA e nelle nazioni d'Europa si ricorderà in tempo degli ideali di libertà, sovranità e della dignità dell'uomo, e se sarà disposto a scrollarsi di dosso il giogo della dittatura oligarchica che gli viene messo al collo da governi che hanno perso ogni contatto con la realtà".
I candidati larouchiani rivendicano la leadership politica negli USA
I sei candidati larouchiani al Congresso, in qualità di lista unica a livello nazionale, hanno emesso la seguente dichiarazione congiunta il 21 agosto:
L'intero sistema finanziario sta crollando. Non c'è alcuna speranza per la civiltà se proseguiremo su questa strada distruttiva. C'è una sola opzione, destituire Obama subito e procedere con un programma di ripresa economica nazionale guidati da una nuova generazione di leaders. La generazione dei baby boomer (sessantottini) continua a restare attaccata all'illusione di salvare un sistema che è già morto, ma la generazione più giovane, cui si chiede di fungere da guida non è prigioniera della stessa illusione. È evidente che la generazione attualmente alla guida manca del coraggio morale per prendere le misure necessarie a salvare la nazione, e frena lo sviluppo del paese.
La crisi che affrontiamo oggi non è soltanto una crisi finanziaria; è una crisi esiziale per l'umanità. Tutto quello che dovrebbe funzionare secondo la generazione dei sessantottini, dalla frode dell'ambientalismo, alla folle stampa di denaro per i salvataggi bancari per "risolvere" il crac finanziario del 2008, si è dimostrato un fallimento e una menzogna.
In questo momento ci resta solo un'opportunità. Mentre il mondo intorno a noi si sbriciola, dobbiamo catalizzare la volontà di lottare. Bisogna far rinascere la creatività e l'audacia rappresentata dalla nazione sotto John F. Kennedy, in una nuova generazione di leadership che non si preoccupi del proprio piacere personale.
Dobbiamo impegnarci nuovamente a un programma che funga da volano scientifico, orientato a una missione per la nazione. Grazie al nostro intervento, a Capitol Hill, nelle sedi sindacali e federali di tutto il paese si sente oggi l'urgenza del ripristino della legge Glass-Steagall. Tuttavia, Glass-Steagall di per sé non è sufficiente; dobbiamo mettere in moto piani per ricostruire la nazione con progetti come la piattaforma NAWAPA (North American Water and Power Alliance), misure di emergenza per creare posti di lavoro stabili e non precari, ristabilendo la nostra base produttiva, la creatività scientifica e l'ottimismo culturale. Non c'è alcuna soluzione alla crisi attuale se non pensando al futuro in termini fisici e non monetari.
In qualità di quadri della nuova leadership negli Stati Uniti, la lista dei sei candidati per i LaRouche Democrats sta mobilitando altri che si uniscano a noi condividendo la stessa politica: destituire Obama, ripristinare la legge Glass-Steagall e cominciare a costruire NAWAPA.
Un economista chiede all'Irlanda di abbandonare l'Euro
Un importante economista irlandese, il Prof. Ray Kinsella, ha chiesto all'Irlanda di abbandonare l'Eurozona e tornare alla propria valuta. Citato dai media irlandesi, il dott. Kinsella, docente alla Michael Smurfit Graduate School of Business, ha dichiarato: "Le previsioni economiche su cui è stata costruita la manovra irlandese e la politica dei salvataggi si sono dimostrate totalmente errate.
"Dunque è errata anche la politica. E non funziona per niente. Tutto ciò che abbiamo ottenuto in cambio dei sacrifici è un declassamento del nostro debito sovrano, una riduzione dell'occupazione del 15% e cartelli di 'chiusura' e 'in vendita' in tutto il paese. Questa non è leadership. Confina con la stupidità attenersi a una politica che si è dimostrata inefficiente e che ha gettato l'Eurozona in una crisi da cui non riesce ad uscire. L'Irlanda deve andarsene". Kinsella ha anche sottolineato il "profondo sentimento anti-europeo" che cresce nel paese e getta le basi per l'estremismo politico.
Intervistato dall'EIR, il Prof. Kinsella ha ribadito che dal primo salvataggio greco la politica europea è dominata da un mal riposto impegno ideologico a salvare l'Euro. Questa è negazione della realtà. La politica dei salvataggi bancari non solo ha compromesso l'indipendenza della Banca Centrale Europea, ma viola il suo stesso statuto. Ha compromesso anche il Fondo Monetario Internazionale, che viene trascinato nel processo dei salvataggi nello sforzo di tenere in piedi l'Euro.
Kinsella dichiara inoltre di temere che l'UE abbia avviato l'unione politica come espediente dell'ultima ora nel tentativo di salvarsi dal fallimento della sua politica economica, compreso il costringere gli stati ad adottare misure di austerità draconiane per ripagare un debito impagabile.
Informato dell'appello di Lyndon LaRouche per una riforma Glass-Steagall, il prof. Kinsella ha convenuto con questa richiesta dicendo che l'attuale modello bancario non può essere riparato da alcuna riforma delle regole.