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La successione a Berlusconi è Berlusconi, il resto è marginale
Berlusconi
non vuole mollare. Non vuole darla vinta ai magistrati e giudici
politicizzati che ne hanno decretato la decadenza con una sentenza
infida e con una scarica di processi assurdi, frutto di avversione
pregiudiziale all’Arcinemico e di una cultura inquisitoria dell’azione
penale. Non vuole darla vinta ai posseduti di Arcore, i cacciatori di
streghe sempre in funzione, che come suggerisce Guido Vitiello in prima
pagina dovrebbero prendersi un periodo di riposo, la famosa
pacificazione. Berlusconi ha fondato un partito, due partiti (Forza
Italia e poi il Pdl) di cui è sempre stato l’alfa e l’omega,
l’ispiratore e il caoticissimo leader personale.
Cerasa Alfano, Forza Italia e il tentativo impossibile di andare oltre il Cav.
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di Giuliano Ferrara
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Scandalissimo Datagate
Francia e Germania ora vogliono far parte della “seconda cerchia” dello spionaggio americano, quella degli alleati fedeli
Sei
occhi sono meglio di cinque? Il sospetto che la Germania voglia usare
il trambusto del Datagate per entrare nella “seconda cerchia” dello
spionaggio americano è forte, dopo che Angela Merkel e François
Hollande hanno informato gli altri leader europei dell’intenzione di
negoziare un nuovo accordo bilaterale sull’intelligence con gli Stati
Uniti. Berlino e Parigi condurranno “colloqui bilaterali con gli Stati
Uniti con l’obiettivo di trovare entro la fine dell’anno un’intesa sulle
relazioni reciproche” nel settore della raccolta di informazioni di
intelligence.
Corneli Dagli al libero scambio
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di David Carretta
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